Ciao Roberta, fiore volato in cielo

Un’estate davvero amara sul finire dei suoi giorni. La notizia di un’amica che che se ne va a soli 39 anni, per il solito male incurabile, ti lascia senza parole, ti toglie il fiato e vai in apnea, nella speranza di realizzare veramente ciò che sia successo. E quella mancanza di fiato dura a lungo, perchè tu non ci credi che possa essere accaduto.
Sempre sorridente, anche di fronte agli inciampi che la vita ti mette di fronte, sempre allegra, Roberta Rinaldi era amica di tutti, perchè non poteva essere altrimenti. Amante della compagnia e del teatro, molte le sue collaborazioni a Rieti e provincia, un’arte che la faceva sentire libera, come scrisse lei riportando la frase di Judith Malina: “Credo che la possibilità di creare Teatro Libero dipenda dalla facoltà di agire liberamente anche nella vita. Il Teatro Libero dipende dall’agire libero. Se siamo persone libere, se siamo in grado di essere liberi nella vita – se cioè all’interno di una situazione che non consente libertà, riusciamo ad impegnarci in una prospettiva di liberazione – allora possiamo fare Teatro Libero, dipende da questo. Perchè le qualità dell’attore sono quelle della persona e un attore non può essere libero sul palco quando non lo è nella vita  reale: può esserlo, ma resterà una menzogna piena di non comunicazione.”
Noi di Rietinvetrina e Radiomondo abbiamo conosciuto Roberta qualche anno fa, nel 2012, quando tramite una conoscenza in comune venne ospite nei nostri studi. Subito si percepì la sua bontà d’animo, caratteristica assai rara al giorno d’oggi. Il rapporto poi si costruì nelle settimane a seguire, fino alla nascita di una collaborazione lavorativa radiofonica. Tra un sorriso ed un caffè ci conoscemmo un pò di più. Anche negli anni a seguire, seppur con meno intensità, non mancava di incontrarla e di fermarsi a chiacchierare con lei, sempre di fretta e sempre indaffarata in mille cose.
Oggi questa notizia, che lascia sgomenti e che crea un solco indelebile tra lo ieri e l’oggi, tra ciò che è stato e ciò che sarebbe potuto essere, un solco che non si riempirà mai.
Il contraccolpo per questa perdita è grande e fa male, ed è amplificato per la famiglia, che perde un fiore volato in cielo. Non sappiamo cosa ci sia al di là di questa vita, ma vogliamo sperare e credere che anche Roby abbia trovato la strada che la faccia stare bene ed in serenità. Anzi, abbiamo la certezza che lassù abbia già trovato un palco sul quale esibirsi e sul quale ricevere scroscianti applausi.
Ciao Roberta.
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