Cgil, Cisl, Uil: “Contrattazione per nuovi modelli welfare locali”

«L’emergenza sanitaria dovuta al contagio da Covid-19 e la conseguente crisi economica ha aumentato le disuguaglianze sociali, economiche, geografiche, di genere e alle povertà già conosciute se ne sono aggiunte di nuove. Parliamo di un precariato diffuso, uno stato di disoccupazione crescente e di lungo termine per partite Iva, lavoratori autonomi, artigiani. Se a questa tragedia umana e sociale aggiungiamo il peso dei ritardi nel pagamento degli ammortizzatori sociali – affermano Rinaldi CGIL, Bianchetti CISL e Paolucci UIL – ci troviamo di fronte a migliaia di persone che si sono trovate dall’oggi al domani nell’impossibilità di mettere insieme il pranzo con la cena, pagare un affitto e le bollette».

Dopo che le diverse istanze sono state poste al tavolo regionale, CGIL CISL e UIL territoriali di Rieti, raccogliendo le sollecitazioni provenienti anche dal mondo dei pensionati e del pubblico impiego, ritengono che la Provincia di Rieti non faccia eccezione: «Gli interventi economici della Protezione Civile e della Regione Lazio- l’acquisto di generi alimentari e farmaci hanno scontato l’incapacità della politica di governare la burocrazia, con conseguente insostenibile allungamento dei tempi di risposta, generando ulteriori disuguaglianze e discriminazioni nell’emergenza povertà. L’attuale situazione ha quindi drammaticamente evidenziato tutti i limiti e le fragilità del nostro sistema di welfare, delle politiche sociali e per l’inclusione. Il welfare locale – aggiungono Rinaldi, Bianchetti e Paolucci – va quindi totalmente ripensato alla luce di quanto sta avvenendo e alle nuove regole di distanziamento sociale. Auspichiamo che questa tragedia sia almeno l’occasione per ripensare un nuovo welfare in senso davvero generativo e solidale, capace di ridurre gli squilibri sociali e, partendo dagli ultimi, sappia rimettere al centro la persona, le sue necessità e i suoi diritti».

CGIL CISL e UIL anche per il territorio della Provincia di Rieti ritengono che sia necessario rilanciare una nuova stagione di concertazione in tutti i distretti e con i comuni capofila per dare risposte concrete a bisogni primari: «Purtroppo dobbiamo registrare da parte di alcune amministrazioni locali, il tentativo, nemmeno troppo celato, di procedere in totale autonomia sulle scelte dei servizi rivolti a persone e famiglie in difficoltà, cercando la facile via della disintermediazione dei rapporti fra sindacato e cittadinanza. Crediamo invece -. concludono i segretari confederali – che proprio in questi tempi il Paese, i cittadini, le famiglie, i lavoratori, i pensionati, i giovani, abbiano bisogno di un rinnovato coinvolgimento delle parti sociali. Se qualcuno pensa che ci lasceremo mettere all’angolo, ha sbagliato certo indirizzo».

Stefano RINALDI CGIL RIETI ROMA EVA, Paolo BIANCHETTI CISL ROMA CAPITALE E RIETI, Alberto PAOLUCCI UIL RIETI e SABINA ROMANA