Cacciatore, M5S: Borgorose, un impianto biogas nella splendida Valle del Salto

“Stamattina ho partecipato alla Conferenza dei Servizi relativa all’AIA del progetto di impianto biogas di Borgorose, presentato da Acea Ambiente.

Borgorose è un piccolo Comune di circa 4000 abitanti, presso la Valle del Salto, negli ultimi km che separano la Provincia di Rieti dal confine con l’Abruzzo. Si trova in quel fazzoletto di territorio incastonato tra la Riserva Naturale Monte Navegna/Monte Cervia e la Riserva Naturale Monte Velino. Un’area ad altissima vocazione paesaggistica e naturalistica, dal forte potenziale turistico, poco distante dal principale acquedotto che alimenta la città di Roma, la sabina e l’agro romano.

Una realtà lontana dai ritmi e dai fabbisogni di centri urbani densamente popolati e fortemente industrializzati come Rieti o la Capitale, delineando una cornice di difficile compatibilità con una centrale biogas da ben 70.000 tonnellate annue. Questo infatti sarebbe il cabotaggio, qualora approvato, dell’impianto in oggetto: che ha suscitato le rimostranze della cittadinanza, costituitasi in un Comitato locale contrario alla realizzazione.

Se da un lato è giusto rispettare l’indipendenza dell’attività amministrativa, dall’altro non è possibile restare inermi di fronte ad un progetto che, per natura stessa del tessuto demografico e urbano in cui è concepito, andrebbe a localizzare un’attività di trattamento rifiuti importante, con il rischio di attrarre rifiuti organici anche da altre provincie, impattando dannosamente sulla vivibilità e sul pregio di un’area da preservare. A tutto questo si aggiungono le numerose criticità di natura urbanistica, emerse durante la Conferenza dei Servizi di oggi, oltre all’impiego di una tecnologia come il biogas che la normativa, nella gerarchia delle 5R, identifica come “pre-residuale”, da preferire solo allo smaltimento in discarica e invece successivo a tutti i trattamenti di minor impatto, che ancora nel Lazio non sono affatto promossi né realizzati. Rispetto al biogas o “compostaggio anaerobico”, andrebbero quindi adottate in maniera prioritaria forme di trattamento di puro riciclo come il compostaggio aerobico.

Ho ascoltato con interesse l’intervento del Sindaco di Borgorose, nonché Presidente della Provincia di Rieti Mariano Calisse. Personalmente credo che per il momento, specie senza Piano rifiuti né fabbisogni impiantistici, questo tipo di impianti andrebbero impediti. In sede di Piano sosterrò poi che andrebbe ottimizzato il trattamento di altre tipologie meno impattanti, senza ricorrere a queste forme. Poi, quando la raccolta differenziata e il trattamento meno impattante, diffuso, di minori dimensioni e preferibilmente pubblico avrà ridotto l’indifferenziato, allora saranno le comunità a decidere come ‘chiudere il ciclo dei rifiuti’.

Per questo ho depositato la Mozione che chiede una Moratoria su tutte le procedure amministrative di qui all’approvazione del Piano, soprattutto considerato che, stando alle dichiarazioni della Giunta, non dovrebbe tardare molto a giungere in Consiglio.
Se anche, come succede spesso, la mia Mozione non fosse discussa per tempo, sarà questo l’approccio che terrò in sede di Piano rifiuti.
Quella di oggi è stata una prima seduta di Conferenza dei Servizi per l’autorizzazione, aggiornata di qui a sei mesi. E’ verosimile che nel frattempo sia del tutto possibile avere già un Piano rifiuti.”