Assunzione precari sisma, le acque si smuovono ma solo per alcuni! E per noi LSU?

“Leggendo i quotidiani di Rieti abbiamo notato che su rietinvetrina.it in data 24 ottobre 2020è stato pubblicato un articolo nel quale un sindacato chiede al Prefetto di Rieti ed al Presidente della Provincia di “valutare ed eventualmente procedere all’apertura di un tavolo di confronto con i sindaci dei comuni ricadenti nel cratere sismico al fine di stabilizzare i precari del sisma (LEGGI)”.

Le acque si smuovono ma solo per alcuni precari! E GLI LSU?

Senza nulla togliere ai precari del sisma che sino ad ora hanno avuto tutte le garanzie e i diritti che un contratto a termine prevede per un lavoratore a tempo determinato, vorremmo dare sfogo alla nostra frustrazione facendo presente che siamo gli LSU della VI Comunità Montana del Velino e vorremmo ricordare ai Sindaci, all’Ass.re Di Berardino ai Sindacati, a tutti coloro che si dimenticano del lavoro in nero che facciamo tutti i giorni per un ente pubblico e per pochi spiccioli, che noi LSU lavoriamo per i nove comuni che fanno parte della Comunità Montana parliamo dei comuni di Accumoli, Amatrice, Cittareale, Posta, Borbona, Micigliano, Antrodoco, Borgo Velino e Castel Sant’Angelo tutti notoriamente rientranti nel cratere.

Come tutti sanno siamo precari da 23/24 anni, lavorando abbiamo sempre fatto e facciamo molto di più di ciò che ci compete, è bene ricordare anche che senza di noi “la macchina della VI Comunità Montana non avrebbe camminato e non camminerebbe!” .

Oltre a portare avanti l’ordinaria amministrazione senza quelle figure aggiuntive che sono state assunte nei comuni, anche noi ci occupiamo del sisma dal 24 agosto 2016, delegati per altro dalla Regione Lazio, parliamo nello specifico di tutto ciò che concerne l’assistenza sociale sanitaria e sociosanitaria delle persone fragili sfollate.

Siamo rammaricati del fatto che i Sindaci che fanno parte della Comunità Montana e che usufruiscono dei servizi che eroghiamo avendo incontrato il Presidente Conte non si siano fatti portavoce anche della nostra situazione.

Siamo stanchi del lassismo e dell’indifferenza che ci circonda, vorremmo che chi di dovere e cioè tutti coloro che ruotano attorno al nostro ente si preoccupasse di darci delle risposte certe per una assunzione che ad oggi con il commissariamento delle Comunità Montane appare solo una chimera.

Ci sentiamo offesi e umiliati dall’atteggiamento di chi avrebbe potuto fare e non ha fatto e dall’atteggiamento di coloro che tutt’ora possono fare e non fanno!

Ormai non abbiamo niente da perdere, siamo anche stufi di rimanere in silenzio e ingoiare amaro in attesa di……… speriamo che queste righe scritte di getto frutto di un malessere incancrenito siano di monito per dare inizio ad un percorso celere e risolutivo del nostro precariato.”

Gli LSU della VI Comunità Montana del Velino