ASM, LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI: COME A "TANA LIBERA TUTTI"

ASM Rieti

"Tana libera tutti”. Chi non ricorda il nascondino? Il  gioco praticato da tutti noi, ove i bambini cercano di nascondersi talmente bene da non esser trovati, ma alla fine sempre scovati. Ecco: è ciò che sta accadendo tra Comune ed ASM in questa preoccupante e drammatica querelle che ormai dura da alcuni giorni e nei confronti della quale non possiamo rimanere silenti.

Dicevamo drammatica poiché, stando alle dichiarazioni rilasciate in questi giorni da alcuni ex Componenti del C.D.A circa la difficilissima  situazione economica in cui verserebbe l’Azienda Servizi Municipali,  non si tratta  più di un gioco ma di un qualcosa che potrebbe mettere in serio pericolo la stabilità dei posti di lavoro di 200 persone. Siamo stufi ed allora diciamo basta!

Vogliamo sapere la verità ed a tal fine  metteremo in essere tutte iniziative possibili anche quella di invitare, in un confronto pubblico, l’ex Consigliere di Amministrazione Avv. Sabetta che deve chiarirci le motivazioni che lo hanno indotto, così come riportato dal quotidiano Il Messaggero del 15 aprile 2012, a  denunciare una condotta amministrativa che “ rischia di portare l’Azienda alla rovina e mettere in mezzo ad una strada le 200 persone che ci lavorano”.

Noi siamo convinti che, in nome della trasparenza, gli amministratori pubblici abbiano l’obbligo morale e politico di dar spiegazioni chiare ed esaurienti e di questo ne siamo certi in quanto nessuno lascerà cadere nel vuoto il nostro invito ribadendo che sia i lavoratori che l’intera collettività hanno il diritto di conoscere come venga amministrata l’Azienda il cui capitale azionario è detenuto dal 62% dal Comune di Rieti. Ed allora è giunto il momento di parlare seriamente. Di dire come stanno effettivamente le cose poiché i contenuti ed i toni delle dichiarazioni riportate dal quotidiano Il Messaggero dell’ 8, 15 e 17 aprile rivestono una gravità spaventosa.
Ed allora, in riferimento alle suindicate dichiarazioni, vi invitiamo  a farci conoscere in maniera ufficiale:
– L’entità del debito del Comune di Rieti nei confronti di ASM Rieti S.p.A. che, come divulgato, ammonterebbe
  a circa 26.500.000  Euro ed in particolare i relativi  piani di rientro: come sono strutturati e la tempistica della loro attuazione;
– La problematica circa gli interessi passivi e citiamo testualmente come riportato dal quotidiano il Messaggero del 17 aprile u.s. – Noi consiglieri di parte pubblica puntavamo al riconoscimento dei soli interessi legali, pronti peraltro ad una rinegoziazione
  con il Comune.Invece, sono finiti nel bilancio di ASM come interessi di mora, e dunque per un importo assai maggiore e
  non più negoziabile. A tutto vantaggio del socio privato”
– Delucidazioni circa la cessione del 2% del capitale azionario del Comune di Rieti: volendo il Sindaco disattendere gli
  accordi con le scriventi,non aveva l’obbligo, in questo caso, di attivare  una procedura di dismissione ad evidenza pubblica
  con il preventivo passaggio e consenso del Consiglio Comunale? Se Azimut, in qualità di ATI, al momento dell’acquisizione
  del 2% delle azioni conservasse la sussistenza dei requisiti necessari e previsti dal  primo bando con il quale
  veniva dismesso il 38% del capitale.

Le Organizzazioni sindacali, che da tempo denunciamo lo stato di disagio dei lavoratori, conoscono la reale situazione aziendale che scaturisce dalla mancanza di sbandierati investimenti mai avvenuti, con la conseguenza dì:
– un parco mezzi obsoleto bisognoso di continue manutenzioni che trovano difficoltà ad essere messe in atto,
  poiché sembrerebbe che persista, da parte di ASM, insolvenza nei confronti dei fornitori;
– Il mancato trasferimento dei settori operativi presso la nuova sede aziendale da anni promesso;
– difficoltà e sacrifici delle maestranze per cercare di assicurare un servizio puntuale ed efficiente.