“Servono atti concreti da parte del Governo e dell’azienda“ dichiara Giuseppe Ricci coordinatore nazionale Alcatel FIM CISL, sull’incontro svolto la scorsa settimana presso il MiSE, l’unica novità -continua Ricci – rispetto a luglio, è la notizia data dall’azienda del peggioramento del quadro economico, che già, da quest’estate, secondo il Performance Program di ristrutturazione proposto dall’azienda prevedeva un taglio complessivo di 5490 dipendenti per tutto il Gruppo, di cui 3300 in Europa e 27 in Italia, secondo i dettagli forniti dall’azienda, per i siti Italiani del gruppo le attività di R&D saranno concentrate nel sito di Vimercate, mentre nella sede di Trieste sono in corso le assunzioni previste (stabilizzazioni di somministrati) per un totale di 100 lavoratori e un calo dei lavoratori somministrati per circa 140 unità come conseguenza del calo dei volumi produttivi.
A Battipaglia ci sarà lo spostamento delle attività Optics verso Vimercate senza ricevere attività in sostituzione, mentre nel sito reatino del Gruppo, è stato sciolto il consorzio COREAT e i ventuno lavoratori sono rientrati in Alcatel già il 1 novembre come previsto nell’accordo e da faranno parte di Strategic Industries. Per quanto riguarda invece la situazione economica del Gruppo secondo dall’ad Baini, il fatturato a livello globale è calato del 9,7%, con un risultato operativo del 3,5% ed un cash flow ancora in calo di 360 milioni. Il margine operativo è stato del 30%, inferiore agli obiettivi del 35%; mentre sul piano industriale l’azienda ha dato alcuni dettagli sulle nuove attività che comprenderanno il 1830PSS, ASIC, FPGA mentre le attività presenti di Network management e Wireless Trasmission saranno confermate.
Per quanto riguarda la presenza del Gruppo in l’Italia, l’azienda ha previsto lo sviluppo di Common Platform Radio Interface per le reti LTE, di nuova generazione che saranno nel portafoglio prodotti di Alcatel per il futuro. In questo scenario, il decreto sviluppo, in particolare i provvedimenti inseriti nell’agenda digitale, rappresenteranno un buon risultato che aiuterebbe molto le aziende di questo settore compresa Alcatel, per questo, secondo Ricci – “bisogna passare dagli annunci a provvedimenti concreti e finanziati, senza ciò, agenda digitale rischia di rimanere solo un annuncio privo contenuti”.
La Fim congiuntamente alle RSU ribadisce che tutti i punti dell’accordo sottoscritto a luglio in sede ministeriale devono essere rispettati, in particolare come FIM ci aspettiamo che nel nuovo incontr previsto a gennaio 2013, l’azienda presenti un piano industriale dettagliato su: investimenti, tempistiche e risorse, e concretamente attui lo spostamento di attività sostitutive, verso i siti di Battipaglia e Rieti per offrire a tutti i lavoratori la possibilità di ricollocarsi senza discriminazioni il tutto attraverso un piano di formazione interna per le persone al rientro dalla CIGS.