VINCENZO GARDENIA: CON LA DIRETTIVA BOLKESTEIN 150 AMBULANTI REATINI SENZA LAVORO

Fiera Sant'Antonio

L’annunciata riforma per la ripresa del premier Monti crea non poche preoccupazioni a circa un milione di ambulanti sul territorio nazionale.

Nel pacchetto di liberalizzazioni annunciate dal governo italiano c’è una direttiva europea chiamata “Bolkestein”, se la direttiva dovesse passare così come è stata presentata produrrebbe un danno enorme in termini di disoccupazione alla categoria di lavoratori più antica della storia umana, solo nella piccola provincia di Rieti rischiano il posto di lavoro circa 150 operatori su aree pubbliche comprensivi di famiglie a carico (il 90% delle piccole aziende ambulanti è a conduzione familiare).

Gli ambulanti oggi lavorano sulle piazze e le strade di tutta Italia grazie alle concessioni decennali rilasciate dai Comuni, circa una metà di commercianti queste concessioni le ha acquisite oppure le ha ereditate da genitori che hanno sempre e puntualmente pagato le relative tasse che consentivano la legalità per svolgere il proprio lavoro.

Chi ha acquistato queste concessioni oltre al danno rischia la beffa perché si è dovuto accollare anche spese notarili, bolli e tutta la burocrazia di competenza senza parlare delle visite capillari dell’ufficio delle Entrate. Essendo attività commerciali a tutti gli effetti sono sottoposte a studi di settore, quindi hanno l’obbligo di pagare tasse sulle transazioni delle concessioni in base al valore che stabilisce l’ufficio delle Entrate e non al valore di mercato reale.

Con la direttiva Bolkestein tutto il passato e la storia orgogliosa di ogni singolo ambulante rischia di essere archiviata per sempre, essa prevede che i Comuni non rinnovino più le concessioni ai vecchi possessori e quindi cancellando “i diritti acquisiti” fino ad ora. La Bolkestein è una legge retroattiva, una volta approvata la direttiva i Comuni hanno la libertà di mettere all’asta le concessioni e la partecipazione alle aste verrà ristretta agli ambulanti e aperta alle grandi multinazionali, società e cooperative, in pratica chi paga di più lavora, mentre chi si è sacrificato per una intera vita alzandosi tutte le mattine alle 5 mettendo a repentaglio anche la propria salute rimane a casa intraprendendo la nuova carriera da disoccupato.

Per fare un esempio, potrebbe succedere che nella nostra famosa fiera di “Santa Barbara” arrivi un grande gruppo facendo un offerta al Comune per tutti i posteggi della fiera, lasciando a casa i circa 350 operatori che da secoli tramandano di generazione in generazione l’importante manifestazione fieristica: questo darebbe ancora più potere commerciale alle multinazionali che avrebbero il potere di decidere cosa dobbiamo comprare e cosa non dobbiamo.

L’Ascom Rieti tramite il suo presidente provinciale di categoria Vincenzo Cardenia manifesta contrarietà rispetto alla direttiva e sollecita ad una maggiore attività informativa sulla Bolkestein gli apparati sindacali nazionali, F.I.V.A e A.N.V.A. (i maggiori sindacati di categoria nazionale, finora rimasti silenti sul tema), rendendo noto che Vincenzo Cardenia, in qualità di presidente di categoria di Ascom Rieti, ha aderito a un gruppo di ambulanti liberi da ideologie politiche e libero dai vincoli delle caste commerciali: il gruppo, denominato “G.O.I.A”, nato grazie alla tenacia di alcuni ambulanti di Torino, si sta diffondendo sempre di più sul territorio nazionale usando i modernissimi mezzi di comunicazione di massa tipo social network.

Ed è proprio su Facebook che è stato fondato dal G.O.I.A un gruppo denominato “CARO BOLKESTEIN, SIAMO IL G.O.I.A, IL MERCATO NON SI TOCCA” che in pochissimi giorni ha registrato numerose adesioni da tutta Italia. A breve saranno annunciate manifestazioni pacifiche a Roma, per la fine di Gennaio ne è stata programmata una molto importante per far sapere all’opinione pubblica che i mercati non vanno toccati essendo storia di costume e tradizione popolare.

Nei palazzi di potere scendono dalle nuvole ogni qual volta si va a chiedere informazioni sulla direttiva Bolkestein, alcuni rappresentanti del G.O.I.A. sono stati perfino a Bruxelles senza riuscire ad ottenere alcuna risposta alle domande poste. Se i mercati vengono monopolizzati a rimetterci saranno anche i milioni di cittadini che tutte le mattina fanno spesa sulle piazze e le strade italiane, con questa direttiva non si avrà più il libero mercato ma si avrà un mercato sempre più monopolizzato dai poteri forti.