“Ultimo appello per salvare il settore turistico di Rieti”

Il nuovo portale turistico Visit Reti ha acceso polemiche e discussioni all’interno della classe politica , tra gli amministratori e operatori del settore e non.

Perché un sito web di marketing turistico (elementare e con tanti difetti) di una città come Rieti suscita tanto scalpore, spazio e interesse anche nei media della città?

Perché a mio avviso dipende, purtroppo, o forse grazie, alle emergenze che il Covid19 ha innescato sul nostro tessuto sociale ed economico. Tutti più o meno, avvertiamo una sottile e invisibile minaccia che ci rincorre. Minaccia più insidiosa nella nostra città, specialmente per i problemi provocati e lasciati come eredità dal sisma del 2016, aggravati dai tagli alla Sanità, piani industriali e commerciali assenti, aree ex-industriali abbandonate , scuole non sicure, Consorzio Universitario arrivato al capolinea., innovazioni, trasporti e mobilità fermi da decenni.

l settore turistico non è mai decollato, vedi il progetto del Terminillo, il mancato sviluppo del volo a vela, e ora gli operatori e gli imprenditori coraggiosi , rischiano di sparire, travolti dalla crisi dovuta alle cancellazioni per l’emergenza sanitaria.

Nell’arco di pochi mesi, la pandemia ha scaraventato tutti noi all’interno di un nuovo modo di vivere che ha dello straordinario e dello spaventoso.

Che cosa c’entra il sito? Questo sito è l’ennesima prova che ci conferma che se questa amministrazione continua cosi a trovare scuse e non soluzioni ai problemi endemici della nostra città, il futuro di tutti è segnato e lo possiamo immaginare. Un sito web di marketing territoriale che non funziona non è meglio di niente è un cattivo ‘business card’ produce diseconomie.

Il vice sindaco dice: Non avevamo risorse. Peggio e falso perché se non ci sono risorse il buon amministratore le trova, diciamo è il suo mestiere trovare risorse, allocarle secondo piani di priorità.

L’amministrazione ha un ufficio Fondi europei, quante risorse sono state intercettate fino ad oggi? Penso che ci siano anche risorse dedicate regionali e statali.. Chi cerca trova, dice un vecchio proverbio, sempre se si è capaci e sono ben chiari gli obiettivi e le priorità che si sono programmate.

Sono priorità l’ammodernamento della PA e lo sviluppo del territorio anche nel settore turistico? Ricordo che oggi ci sono ulteriori vincoli ci stiamo attrezzando per il distanziamento sociale e la battaglia contro il Covid19 e gestire quella poca movida che si crea nel fine settimana?

Questi vincoli impongono di collocare la ‘rivoluzione digitale ‘e la sostenibilità al primo posto per poter traghettarci verso una nuova normalità in modo non troppo doloroso.

Penso che l’ex assessora Masotti ne aveva presa coscienza e ha preferito lasciare una amministrazione obsoleta, perché è vero: Rieti sta morendo.

Mettendoci tutta la mia resilienza, e facendo i dovuti scongiuri, spero ancora che Rieti ce la possa fare, e la nuova assessora Guadagnoli, abbia la forza necessaria per combattere questa battaglia e recuperare il tempo perduto. Le faccio i miei più sinceri auguri di buon lavoro. Giovane vice sindaco, rimarcare il sacrificio di chi resta per il bene collettivo, definire come egoista chi va a studiare e lavorare fuori città o all’estero, è come dire , mi sono sacrificato per voi e ho fatto il massino possibile, rispetto a cosa?

Mi dispiace contraddirlo ,no , non funziona così, a mio avviso, dopo tre anni di amministrazione si dovrebbe partire umilmente, da un ‘analisi degli obiettivi raggiunti del programma, si approfondisce perché alcuni non sono stati raggiunti , si riconoscono i limiti , si accettano critiche e proposte e costituire eventualmente, un programma per recuperare e concludere nel miglior modo possibile la propria azione amministrativa per il bene dei cittadini.

I ‘Ryugakusei’ come l’on. Fusacchia, ce ne sono tanti, nati e cresciuti nel nostro territorio. Sono dei pionieri, sono andati all’estero non per abbandonare il paese nativo, sono andati a conoscere e fare esperienze di altri modi di vivere, in altri mondi, meno comodi per chi è straniero in terra straniera, mi creda, rispetto a chi resta.

Queste persone si ascoltano e se ne accettano le critiche, perché sono risorse umane del territorio formate in Italia. Sono patrimonio e investimenti conoscitivi della scuola e dell’università italiane, e non competitors.

Ben vengano tutti i reatini che sono dovuti migrare per trovare opportunità e lavoro altrove, anzi, lei li dovrebbe rincorrere per farsi dare una mano se veramente ci tiene tanto alla nostra città.

Infine vorrei ricordale che se ci sarà nella Fase 2 e spero 3 una tiepida ripresa nel settore turistico , cerchi di promuovere anche un turismo di prossimità, si sbrighi ad aggiustare questo sito, renderlo efficace ed efficiente all’altezza dei tempi, l tempo sta per scadere.

Prof.ssa Susanna Barina, Italia Viva (nella foto).