Terremoto, Melilli (PD): “Crimi e maggioranza gialloverde predicano bene ma razzolano male”

“Il sottosegretario Vito Crimi predica bene ma razzola male. Nella visita fatta oggi nelle zone terremotate del Reatino ha sottolineato, tra l’altro, la necessità di “controlli severi” sui cantieri della ricostruzione. Lo ha detto avendo accanto il nuovo commissario di Governo alla ricostruzione, Piero Farabollini. E proprio Farabollini nelle scorse settimane si è assunto la responsabilità di sospendere il Durc per congruità, strumento operativo per combattere il lavoro nero, il caporalato e l’illegalità. Questo Governo non può recitare due parti in commedia. Serve serietà e rispetto per i terremotati, non la facile propaganda” dichiara il deputato PD Fabio Melilli (nella foto).

“Il Durc per congruità – continua Melilli – era stato condiviso e sottoscritto lo scorso anno tra la struttura commissariale per la ricostruzione, sindacati degli edili, associazioni imprenditoriali, dei professionisti ed i rappresentanti della 4 Regioni colpite dal sisma. Obiettivo: garantire una ricostruzione veloce nel pieno rispetto della sicurezza dei lavoratori impegnati nei cantieri. Tra l’altro, si trattava di un provvedimento che ricalcava un’analoga esperienza messa in campo in occasione del terremoto del ’97”

“Bene – continua Melilli –  tra i primi atti compiuti dal nuovo commissario Farabollini subito dopo la sua nomina, c’è stato proprio quello di sospendere l’efficacia del Durc per congruità, nonostante la forte opposizione dei sindacati. Una decisione unilaterale grave, che favorisce il lavoro nero e l’illegalità, fa il gioco delle imprese scorrette e alimenta la piaga degli infortuni sul lavoro.

“Questi sono gli atti concreti del governo gialloverde nelle zone terremotate – conclude Melilli – che nessuna dichiarazione o riunione a favore di telecamere del sottosegretario Crimi può cancellare. Siamo disponibili al dialogo e al confronto per migliorare i provvedimenti utili alla ricostruzione. Ma sia fatto con serietà, chiarezza, salvaguardando il metodo di lavoro di condivisione delle scelte”.