STRONCATA SUL NASCERE PROSTITUZIONE IN ABITAZIONI PRIVATE A RIETI

Gli arrestati di Operazione Magic Escort

Operazione dei Carabinieri del Reparto Operativo tesa a stroncare sul nascere la prostituzione a Rieti, esercitata all’interno di private abitazioni. Due Romeni finiscono in manette con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, a seguito di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Rieti, richieste dal Pm dott.ssa De Santis:
Pintea Vasile (Soprannominato Razvan) di Negresti (Romania) del 89, nullafacente, domiciliato in Rieti;
Andronache Claudiu di Vaslui (Romania) del 1984,  pregiudicato, nullafacente, domiciliato in Terni.

L’indagine dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo è nata da un monitoraggio di vari siti Internet, nei quali veniva pubblicizzata l’attività di prostituzione a Rieti (tra cui il sito Magic Escort.com, che ha dato il nome all’operazione).

Nei siti internet, che venivano rinnovati e strategicamente spostati di volta in volta, si invitava il cliente a contattare un numero di telefono cellulare (in alcuni c’era addirittura una casella dove il cliente, dopo aver usufruito del servizio, poteva anche mettere un voto per la prestazione ricevuta).

Sono così iniziate le intercettazioni telefoniche a seguito delle quali è stata individuata l’abitazione a Rieti, Vicolo Arco Oscuro, dove la prostituta, contattata telefonicamente, riceveva i clienti (l’abitazione è nei pressi del Tribunale – dove la donna consigliava ai clienti di parcheggiare l’auto).

La prostituta (una romena del 73, nome d’arte Alexia) consegnava parte dei guadagni (oltre la metà) a Pintea Vasile il quale gli garantiva la sicurezza e nel contempo gestiva la pubblicità nei siti Internet.

Nel corso delle indagini è emerso che il Pintea operava in concorso con un altro connazionale, Andonache Claudiu, il quale “copriva” il mercato di Terni, gestendo un altra prostituta romena (del 86, nome d’arte Elisa) che esercitava la professione in un’abitazione sita in via degli Arroni.

I due erano in contatto con la Romania dove arruolavano donne decise a prostituirsi ed erano soliti anche scambiarsi le prostitute per rinnovare il mercato di Rieti e Terni.

70 euro il prezzo della prestazione per la prostituta che agiva a Rieti, ben più esoso quello della prostituta di Terni (che arrivava a percepire fino a 400 euro a prestazione).Vasto e variegato il giro di clienti reatini (tutti identificati). Alexia riceveva dalle ore 20.00 alle ore 03.00 almeno 10 clienti al giorno, che andavano dal 18enne al pensionato. Elisa a Terni, invece riceveva al massimo 2 clienti al giorno su appuntamento.

Particolarmente subdola la figura del Pintea, in quanto, nel corso delle indagini, è emerso che non solo sfruttava l’attività di prostituzione di Alexia, ma nel contempo la derubava. Infatti la donna periodicamente gli consegnava una somma di denaro da inviare alla propria figlia in Romania. Il Pintea gli faceva credere di aver spedito i soldi, ma in realtà li intascava lui.

Al vaglio della magistratura la posizione del proprietario dell’appartamento di Rieti che è risultato essere perfettamente consapevole dell’attività di prostituzione che si svolgeva all’interno, e dei gestori dei siti internet. I clienti, chiaramente, non dovranno rispondere di alcun reato.

L’attività dei due Romeni era stata avviata da circa una anno e i due progettavano di ampliare il mercato prendendo in affitto altre abitazioni. L’operazione dei Carabinieri del Reparto Operativo ha messo fine alle loro ambizioni.