SI Rieti: “Paradossale che il territorio che ha nell’acqua la propria ricchezza debba soffrire la siccità”

Acqua

“La Regione Lazio ha proclamato ufficialmente lo stato di calamità naturale, per via della siccità. L’ATO3, del quale fanno parte i comuni della provincia di Rieti più alcuni comuni dell’Area Metropolitana di Roma è stata inserita nella fascia a “severità media” ma con tendenza al peggioramento. 20 Comuni già soffrono e sono cominciati i razionamenti

È paradossale che il territorio che ha nell’acqua la propria ricchezza e che disseta quasi interamente la Capitale, debba soffrire per via della carenza idrica. Purtroppo il vulnus viene da lontano, dall’accordo di interferenza d’ambito che quasi tutti i sindaci sottoscrissero in pompa magna e dalla nascita di APS, più protesa alla gestione tariffaria che alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli acquedotti che in quasi tutti i comuni fanno, è il caso di dire, acqua da tutte le parti.

L’accordo di interferenza d’ambito prescrive l’obbligatorietà di riduzione della portata nei comuni del reatino, prioritariamente rispetto a Roma; in che modo APS gestisce le manutenzioni degli acquedotti è sotto gli occhi di tutti i cittadini.

Forse è arrivato il momento che i sindaci, che ricordiamo sono i soci di APS, smettano di lagnarsi con lamentele fini a sé stesse ma che inizino ad appoggiare le proposte pervenute da Sinistra Italiana ma anche da diversi comitati ed associazioni dei cittadini che chiedono il rispetto dello spirito referendario e che la Regione Lazio dia attuazione alla legge regionale 5 del 2014, che prevede a ripubblicizzazione della gestione, l’individuazione degli ambiti idrografici, la salvaguardia dell’approvvigionamento idrico dei soggetti socialmente ed economicamente svantaggiati o residenti in zone territorialmente svantaggiate”.

Sinistra Italiana – Federazione Provinciale di Rieti