Sequestrati dai Forestali duemila chili di olio e deferite due persone alla Procura

In questi giorni i militari delle stazioni Carabinieri Forestale di Montebuono, Poggio Mirteto e del gruppo di Rieti, sono impegnati nei controlli di filiera sulla tracciabilità dell’olio extravergine di oliva. A tal proposito hanno posto in essere una serie di accertamenti presso frantoi e aziende ricadenti nel territorio della Sabina.

Particolare attenzione è stata posta sui marchi di eccellenza come la D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) e il “Biologico”. Presso un frantoio è stata esaminata della documentazione inerente i quantitativi di olive molite e da molire e la loro provenienza, effettuando anche i dovuti approfondimenti attraverso la consultazione del SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale): tali riscontri sono proseguiti anche presso aziende che proponevano in vendita olio di categoria extravergine di oliva e biologico.

In particolare presso un’azienda agricola, a seguito di riscontri documentali, è stato accertato che una partita di olio precedentemente addizionata ad altre non risultava tracciabile. Per tale ragione sono stati posti sotto sequestro amministrativo oltre 2.000 chili di olio extravergine di oliva, in seguito verrà comminata una sanzione pecuniaria pari ad € 1.500 per inosservanza della normativa sulla tracciabilità dei prodotti alimentari.

A seguito di verifiche documentali incrociate, inoltre, è stato appurato che recentemente altre due partite di olio extravergine di oliva erano state commercializzate denominandole falsamente come “Olio biologico” mentre in realtà provenivano da olive da coltivazione convenzionale.

Per tali violazioni i Carabinieri della Specialità Forestale hanno deferito alla Procura della Repubblica di Rieti due persone ritenute coinvolte nei fatti, ipotizzando a loro carico il concorso nel reato di frode nell’esercizio del commercio.

L’attività di tutela del consumatore nella filiera agroalimentare, con particolare riferimento alla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti anche trasformati, come appunto l’olio extravergine di oliva, anche in questo primo mese del 2019 si conferma essere uno degli obiettivi dei Carabinieri della specialità Forestale.