Selvarotonda, Gruppo Consiliare ‘Per Cittareale’: “Tutta la verità”

“Nei giorni scorsi abbiamo letto molti “discorsi” sulla stazione sciistica di Selvarotonda; il nostro stile ci impone di non accettare la polemica e difatti non rispondiamo mai e non lo faremo nemmeno questa volta. Abbiamo rispetto per le idee di tutti e per i punti di vista di tutti, non possiamo, però, accettare persone che parlino di cose che non conoscono o meglio ancora che fanno finta di non conoscere, e soprattutto lo facciano mancando di rispetto a Cittareale e ai suoi abitanti. Non accettiamo polemiche pretestuose e faziose soltanto per il gusto di farle. Non rispondere non vuol dire dare ragione all’altro, ma ritenere inutile sprecare tempo e parole. Un po’ come ci diceva nonna: “a lavare la testa all’asino si perde tempo, acqua e sapone!”.

Hanno scritto lettere su Selvarotonda ad ogni istituzione dal Ministro al Prefetto; ci dicono manchi soltanto il Santo Padre. Ci risulta che nessuno di questi abbia preso minimamente in considerazione quanto erroneamente e faziosamente argomentato.  Tra l’altro, tutta questa agitazione, è solo dannosa per Cittareale e per Selvarotonda. Inoltre, ci farebbe piacere sapere quanti di questi soggetti andavano realmente a sciare, quanti di questi sono realmente appassionati di Selvarotonda; soprattutto quanti di questi non si vedono a Cittareale se non per pochissimi giorni l’anno che si contano sulle punte delle dita. Va però sottolineato il fatto che chi crede di conoscere così bene i nostri impianti di risalita, dimentica, volontariamente o involontariamente, molte cose: proviamo punto per punto a sviscerarle.

– Nell’odierna stagione sciistica (2018-2019), si sarebbe sciato in ogni caso per pochissimi giorni a causa della quantità e della tipologia della neve caduta.

– Quando si dice che la gestione di Selvarotonda ha creato economia per il territorio, si dicono belle parole: purtroppo i fatti dicono altro; chi parla è proprio chi ha causato il danno economico che andiamo a verificare.  Nel 2010 il comune di Cittareale ha perso circa 100mila euro con la gestione diretta di Selvarotonda, nel 2011 si sono persi circa 100mila euro, nel 2012 la perdita è stata di circa 80mila euro, nel 2013 il passivo è stato di circa 90mila euro, nel 2014 abbiamo perso circa 70mila euro e nel 2015 -stagione completa- abbiamo incassato un totale di ben 422 euro, omettiamo di dire quanto sia stata la remissione per il comune! (sic). Il totale della perdita ammonta a quasi 500mila Euro in 6 anni! Soldi pubblici che potevano essere spesi in maniera decisamente migliore. Cari “amici” di Selvarotonda, se pensate che sia corretto gestire la stazione in questo modo, non capiamo come mai non vi fate avanti per prendere voi, con i vostri soldi, la gestione diretta dell’impianto. Inoltre, siamo sicuri che gli abitanti di Cittareale siano d’accordo a sperperare i soldi del Comune per continuare a gestire Selvarotonda in questo modo fallimentare? Chiaramente sono soldi che vengono sottratti alle manutenzioni, strade, ecc.

Ovviamente di tutte le cifre richiamate sopra, siamo in grado di fornire ogni singola fattura ed ogni singolo mandato di pagamento. Saremmo curiosi di sapere per tutti questi esperti di economia locale, cosa vorrebbe dire l’espressione: “ricadute per l’economia” dal momento che l’unica economia che veniva penalizzata, era il bilancio dell’amministrazione comunale.

– Da tutto quello sopraesposto, va da sé che non è possibile pensare di avere una gestione diretta da parte del comune, che tra l’altro in questo momento subisce pesantemente il mancato gettito dell’IMU degli edifici inagibili e il pagamento di un debito fuori bilancio lasciato dal sindaco del periodo compreso tra il 2006-2011 e dal suo successore, pari a 48mila Euro, ai quali quest’amministrazione ha dovuto far fronte. Ironico pensare che proprio il debito fuori bilancio, sia stato cagionato dalle liti conseguenti alle gare per la gestione degli impianti di risalita. Non si possono fare le nozze con i funghi. Per realizzare i progetti ci vogliono: pianificazione, lavoro e tanto impegno. Certo, starnazzare sui social (nemmeno tanto sui media, perché nessuno concede più spazio se non minimi ritagli) è più semplice: purtroppo coloro che parlano sono stati già messi alla prova e giudicati dal voto popolare. Se ne facciano una ragione.

– Abbiamo assistito ad ogni genere di tifo per Campo Stella di Leonessa, siamo contentissimi che piaccia (piace anche a noi), ma chi parla dovrebbe fare mea culpa: basta fare un confronto delle due stazioni per capire perché, paragonare Selvarotonda a Campo Stella, mette ancora di più in luce gli errori delle amministrazioni precedenti.

Selvarotonda Campostella
0 Seggiovie 2
0 Tappeto 1
3 Skilift! (sic) 0
6 Piste 11
8 Km. Piste 14,5

– Nessuna stazione moderna è dotata di solo skilift: inoltre il nostro è lungo quasi 1 km, con le difficoltà che questo richiede per i principianti; tra l’altro la scuola sci, i soliti che oggi si danno da fare sui social ricordando i fasti del passato di Selvarotonda, l’hanno messa in cima alla montagna. Diteci voi se è possibile posizionare una scuola sci in cima ad una montagna, lontana dai servizi ecc. Inoltre, anche le persone che si intendono un minimo di sci, comprendono facilmente che se la neve non raggiunge una determinata altezza, anche in pochi metri, rende l’intero skilift non più fruibile.

– Il tanto decantato nuovo impianto del progetto approvato dal sindaco Fedele pochi giorni prima di cessare dalla carica, era riferito ad un finanziamento della Regione Lazio. La cosa molto simpatica è che la regione avesse proposto e finanziato per Cittareale una seggiovia, ma qualcuno del comune ha preferito lo skilift alla seggiovia, adducendo motivazioni che definire farneticanti è davvero poco. Va precisato che appena eletti, nel 2016, provammo a cambiare il progetto perché volevamo, in maniera convinta, realizzare la seggiovia, purtroppo questo ci è stato impedito perché il progetto era stato già approvato e avremmo dovuto pagare centinaia di migliaia di euro di penali.

– E’ curioso, altresì, notare che un edificio realizzato nei primi anni duemila abbia riportato danni con il sisma del 2016; danni che ad oggi lo rendono inutilizzabile. Infatti, con apposita scheda Aedes è stato dichiarato inagibile per danni lievi e per rischio esterno! Chiaramente il progetto per la ristrutturazione, lo sta portando avanti l’Ufficio Speciale Ricostruzione Lazio e in questi giorni stanno terminando l’apertura delle buste delle aziende partecipanti alla gara. Avremmo forse dovuto aprire gli impianti di Selvarotonda senza poter offrire agli sciatori nemmeno uno spazio dove poter prendere un caffè, pranzare, ecc.?

Su quell’edificio potremmo dire molto: tetto altissimo e vetrate ad esempio, che impediscono di godere del panorama, ma non impediscono al freddo di passare all’interno. Oppure il garage dove per poter rimettere il gatto delle nevi, occorre andare col trattore, perché posizionato in maniera davvero inconcepibile.

Andrebbe anche rilevato che negli anni passati non tutti gli affittuari sono riusciti a pagare l’affitto del Terminal, anche questo sinonimo del fatto che Selvarotonda non ha mai raggiunto i risultati sperati.

– Fin qui ovviamente stiamo parlando del passato.

Ovviamente la nostra amministrazione, che si è insediata nel giugno 2016 e che due mesi dopo ha dovuto fronteggiare i svariati problemi legati al sisma, non è stata comunque ferma. Ma per ragionare sul futuro di Selvarotonda sono stati prima di tutto presi contatti con le massime autorità del settore: non a caso è arrivata una vasta fornitura di attrezzatura per il nolo sci donata dalla FISI attraverso un progetto appositamente dedicato a Selvarotonda. Lo stesso presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Flavio Roda, è stato in visita a Selvarotonda e ci ha messo in contatto con l’ANEF (Associazione Nazionale Esercenti Funivie).  Abbiamo già contattato Groupon, leader di mercato in questo settore, per organizzare i pacchetti telematici per gli sciatori. Inoltre, la Fondazione Varrone ha donato un Unimog Mercedes con turbina per consentire di tenere sempre aperta la strada verso Selvarotonda. Stiamo inoltre organizzando per l’estate 2019 un grande evento che avrà per teatro proprio Selvatoronda e che la farà conoscere in tutta Italia. Perché Selvarotonda non deve essere pensata solo in funzione invernale ma che anche in quella estiva, dove davvero una seggiovia ci avrebbe fatto comodo.

Scusateci se per questa volta abbiamo tradito il nostro stile, ma sempre la nonna ci ha insegnato che “quando ce vo’ ce vo’!”: le chiacchiere meritavano di essere tacitate una volta per tutte. Anche perché i primi a fare le chiacchiere sono proprio coloro che i problemi li hanno causati.
Scusateci davvero per questo sfogo: da domani continueremo in silenzio (come abbiamo fatto in questi oltre due anni) a lavorare per azzerare tutti gli errori, casuali e non, lasciati dai nostri predecessori.

L’obiettivo è quello di avere non una Selvatoronda in perdita per pochi, intimi e nostalgici ma al contrario una stazione moderna, invernale ed estiva, funzionale e che generi davvero un indotto vero per il territorio senza pesare sulle tasche dei cittadini. Selvarotonda deve essere il punto di forza della nostra vallata, lo diventerà soltanto se sarà fatto un lavoro serio, cosa che abbiamo già cominciato a fare!

Per il resto, l’odio e la frustrazione li rimandiamo al mittente, auspichiamo che tutte le persone amino Cittareale e non continuino, pur di attaccare i sottoscritti, a danneggiare l’immagine del nostro Comune e di Selvarotonda.  Sarebbe opportuno che tutti lavorino per unire e non per dividere.”

Gruppo Consiliare di Maggioranza “Per Cittareale”