SEI TU IL REPORTER – Mia figlia e altre ragazze importunate mentre prendono il bus per Roma

Per la rubrica di Rietinvetrina SEI TU IL REPORTER ci scrive la signora Alessandra:

“Non è possibile in una città piccola come Rieti dover aver paura anche di prendere l’autobus per Roma. Servono controlli fissi sugli autobus visto il numero elevato di persone extracomunitarie che usano il servizio. Questa mattina (6 luglio 2021) mia figlia 18enne ha preso l’autobus per Roma alle 9 del mattino presso la stazione di Rieti, mentre era davanti la porta del bus in attesa di salire, io ero poco più distante ad attendere la partenza, tra me e mia figlia c’era un uomo (credo intorno ai 45/50anni di origini indiane/pakistane) che era in videochiamata con un connazionale.

Lo stesso, accorgendosi di mia figlia, ha rivolto il telefono ancora in videochiamata verso di lei facendo palesi apprezzamenti. Come madre mi sono sentita di dover richiamare l’uomo dicendo che non doveva riprendere la ragazza. Inizialmente mi ha guardato con aria minacciosa, per poi accennare delle scuse. Sul bus ha provato a continuare a guardare e apprezzare la ragazza, ma grazie all’autista la storia si è conclusa senza ulteriori problemi e mia figlia è arrivata ad Osteria Nuova senza altri disagi.

Non è la prima volta che un autista o un controllore si debbano mettere la mano sulla coscienza e “buttare un occhio” a mia figlia o altre ragazze della sua età. Altre volte ho assistito a discussioni già prima di prendere l’autobus per viaggiatori extracomunitari senza mascherina o cose simili, ma addirittura anche tentare di importunare insistentemente una ragazza è assurdo.

Inviaci le tue notizie e segnalazioni tramite WhatsApp al numero: 3274969300 tramite email all’indirizzo: seituilreporter@rietinvetrina.it oppure scrivendoci sulla pagina Facebook ufficiale di Rietinvetrina (VAI).

Ringrazio di cuore l’autista di questa mattina, e anche gli altri delle volte scorse. L’autista non può guidare e contemporaneamente controllare questa gente, troppa ce n’è! Servono controlli. Ora è successo a mia figlia, per fortuna senza conseguenze, ma a breve anche ragazzi e ragazze minorenni torneranno a scuola e prenderanno il mezzo pubblico. Almeno nelle tratte più importanti sarebbe buona cosa la presenza fissa di personale che controlli”.

Alessandra