Scuola, incontro al Ministero dell’Istruzione per utilizzazioni e assegnazioni provvisorie

FOTO: Ministero Istruzione

Il 12 maggio scorso si è svolta una riunione tra il Ministero dell’Istruzione ed i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali avente come oggetto l’ipotesi del CCNI sulle utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed ATA per il triennio 2022/2025.

L’Amministrazione, rappresentata dal Capo Dipartimento, dr. Stefano Versari, e dal Direttore Generale del Personale, dr. Filippo Serra, ha presentato la bozza di contratto sulle utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie per il triennio 2022/2025, che recepisce integralmente sia il quadro normativo vigente che i contenuti del CCNI sulla mobilità, sempre per il medesimo triennio. Nello specifico, il testo proposto prende in considerazione anche i contenuti del D.L.36/2022 in ogni suo aspetto, con riferimento soprattutto ai blocchi per il personale docente.

La posizione della Uil Scuola
La Uil Scuola, rappresentata da Paolo Pizzo, Giancarlo Turi e Pasquale Raimondo, in premessa ha dichiarato che l’incontro si svolge durante lo stato di agitazione del personale del Comparto Scuola con lo sciopero generale già programmato per il 30 maggio. Ha precisato che, tra le motivazioni poste a base dell’iniziativa, le OO.SS. hanno richiesto l’eliminazione di  ogni tipo di vincolo alla mobilità, siano essi  imposti per legge che per atti regolativi.  La partecipazione è stata assicurata unicamente per l’interesse della tematica trattata e per le ripercussioni che la stessa riveste per tutto il personale della scuola, soprattutto in considerazione dell’atto unilaterale  emanato dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in materia di mobilità che, come è noto, costituisce il presupposto logico e necessario per la mobilità annuale. Ed ancora ha precisato che  su tale aspetto pende il ricorso innanzi al Tribunale civile per comportamento antisindacale del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

La Uil Scuola ha affermato che, a fronte di una bozza di Contratto come quella presentata dall’Amministrazione, non sussistono i presupposti nemmeno per aprire il confronto e per trattare l’istituto della mobilità annuale nei singoli aspetti. Ha aggiunto che ritiene necessario attendere gli sviluppi del confronto parlamentare conseguente alla conversione del D.L.36/2022 per poter disporre di un quadro normativo più favorevole che potrebbe condizionare le scelte contrattuali. In ultimo, c’è da tenere in considerazione anche la situazione dei docenti assunti dalle GPS di prima fascia con contratto a tempo determinato finalizzato alla immissione in ruolo e che stanno per terminare l’anno di formazione e prova. Per la Uil Scuola è necessario trovare una soluzione anche per tali docenti, ai quali deve essere permesso di partecipare alla mobilità annuale al pari di tutti gli altri docenti. Ciò è possibile solo se si apre un vero confronto sindacale.

Comunque, è stato precisato che la posizione della Uil Scuola è quella di utilizzare il CCNI sulla mobilità annuale per temperare il rigore di quella triennale, che, è bene ribadirlo, non solo non lo ha sottoscritto ma ha addirittura lo ha impugnato. Se l’Amministrazione intenderà utilizzare il contratto per superare la legge (vincolo triennale oltre tutte le rigidità introdotte dal D.L.36/2022), considerato che quella della mobilità è materia riservata alla contrattazione, si potranno aprire spazi negoziali su cui inserire un confronto positivo, fatto di intese e di miglioramenti del testo. Diversamente, si aprirà una fase di forte conflittualità ancora più aspra di quella attuale.