SANITA', STEFANIA GUNNELLA CISL FP: PROROGATI I CONTRATTI DEL PERSONALE PRECARIO

Sanità

Svolta importante per la sanità laziale: grazie ad un accordo siglato tra tutte le organizzazioni sindacali rappresentative del personale sanitario e il Presidente della Regione Renata Polverini, vengono prolungati i contratti del personale precario in servizio nelle strutture sanitarie pubbliche della regione che erano in scadenza con la fine del 2010.

Si apre così un percorso che, nel rispetto dei vincoli imposti dalla legge di stabilità e dal piano di rientro, porterà auspicabilmente a dare maggiori certezze occupazionali a questi lavoratori, oltre a garantire il necessario standard dei servizi erogati all’utenza.

I dipendenti interessati, tra tempo determinato e altre forme di lavoro flessibile (co.co.co. e co.co.pro.), sono oltre 3500 in tutto il Lazio di cui circa 140 a Rieti e provincia, molti dei quali in servizio da diversi anni e di fatto necessari per assicurare ai cittadini del Lazio i livelli essenziali di assistenza.

Proprio su questa necessità e sugli spazi normativi aperti dal decreto 125 e confermati dalla Legge di stabilità per il 2011, i sindacati hanno potuto fare leva per raggiungere questo primo importante traguardo. La legge infatti prevede che le regioni con un dissesto di bilancio nella sanità, ma il cui piano di rientro sia stato approvato – anche parzialmente, come è appunto il caso del Lazio – non siano sottoposte in modo automatico al vincolo del blocco del turnover. I circa 2500 contratti a tempo determinato possono così essere prolungati fino al 31 maggio 2011.

Proroga di un mese invece, fino al 31 gennaio 2011, per gli altri contratti flessibili, ma con un impegno ben preciso che la Cisl Fp ha fortemente voluto e ottenuto: verrà infatti attivato un tavolo tecnico con il governo regionale per verificare le possibili modalità e forme per trasformare anche questi contratti in tempo determinato, in relazione alla necessità di garantire i LEA su tutto il territorio regionale.

Discorso a parte, ma ugualmente importante, per i lavoratori di servizi esternalizzati. Nel loro caso, infatti, sindacati e Regione si impegneranno ad effettuare una ricognizione attenta per verificarne la compatibilità e la convenienza economica e, nei casi che hanno riguardato funzioni di fatto caratteristiche della mission istituzionale del servizio come l’assistenza alla persona, ricondurli alla gestione diretta e ordinaria.

L’accordo di oggi è solo la prima, fondamentale tappa di un confronto sui temi della sanità che i sindacati hanno inteso intraprendere con il governatore Polverini fin dall’inizio di questa legislatura e che per quanto riguarda il Reatino andrà integrato con le previsioni dell’emanando piano aziendale che il Direttore Generale della Asl si accinge a licenziare.

Le risorse economiche di cui la Asl reatina potrà disporre saranno infatti determinanti per giungere all’auspicata stabilizzazione di un numero cospicuo di lavoratori precari.

Al momento esprimiamo comunque grande soddisfazione per l’accordo raggiunto.

A breve andrà affrontato il nodo della riorganizzazione dei servizi sul territorio, nell’interesse dei lavoratori del comparto e del loro futuro occupazionale, ma anche dei cittadini e dell’efficienza dei servizi.