SABINA RADICALE SCRIVE AL COORDINATORE PROVINCIALE DEL PD LODOVISI

Vincenzo Lodovisi

Caro Vincenzo,
come radicali e cittadini interessati ad una alternativa, stiamo seguendo con interesse il confronto sulle alleanze all’interno del PD nazionale; a nostro avviso è un confronto fuorviante perché parte dalle aritmetiche piuttosto che dalle priorità del paese. Per fortuna, sembra che diverso sia l’approccio del PD provinciale, e che sotto il tuo impulso sembri abbandonata ogni supponenza di "autosufficienza".

Non è solo la puntuale ripresa del nostro comunicato sul ridimensionamento della maggioranza regionale (che la mette a rischio, viste le resistenze nazionali dell’UDC, per ogni raffreddore), che ci fa onore e di cui ti ringraziamo. Già avevamo colto positivamente la tua recente affermazione, relativa al referendum sulla cosiddetta "acqua pubblica": "riconosco a SEL il primato dell’iniziativa e della lotta e credo che chi ha lo stesso punto di vista su un argomento debba lottare unitariamente per dare maggiore vigore a quanto intrapreso".

Come radicali sabini ed italiani, vediamo un’analogia con l’argomento dell’Anagrafe Pubblica degli Eletti (rendere pubblici attività, redditi, patrimoni, incarichi degli eletti e nominati, spese elettorali e indennità percepite dal momento dell’insediamento alla fine del mandato); ricordiamo che a Luglio avevi promesso (coraggiosamente e meritoriamente) di portare l’APE come delibera in provincia e, nella tua veste di coordinatore provinciale, di sponsorizzarla presso i sindaci del proprio partito.

Purtroppo finora, tra ferie, cinghiali e revisione dei collegi elettorali, per l’Anagrafe Pubblica non c’è ancora stato spazio in consiglio provinciale, e abbiamo visto che anche l’ "anno europeo della lotta alla povertà e l’esclusione dal sociale" è diventata una priorità di proposta di delibera, forse opportunamente visto il vespaio sui servizi sociali in Comune. Niente di strano: l’analoga proposta in Comune da parte di Paggi e Marroni aspetta da ancor più tempo.

Siamo però confidenti che non abbandonerai il tuo impegno in merito; né come consigliere provinciale né tanto meno come coordinatore provinciale: c’è molto da fare in questo ultimo senso, nei grandi e piccoli comuni, e non sempre le cronache portano sotto i riflettori gli intrecci affari-politica che ad esempio sono emersi ad Antrodoco.  Che risposta hai avuto, dai sindaci? L’adesione immediata dia Poggio Mirteto di Fabio Refrigeri che definì la tua (e, permettici, nostra) "una proposta che mi trova perfettamente d’accordo" è rimasta isolata? Anche fosse, essa ci dà speranza e può essere la spinta ad un virtuoso volano di trasparenza nelle nostre amministrazioni.