RISERVA LUNGO E RIPASOTTILE, MARRONI: INOPPORTUNA LA DESIGNAZIONE DI ZAPPAVIGNA

Il consigliere IDV Marroni

Con le recenti nomine dei commissari straordinari delle riserve naturali, la Presidente Renata Polverini ha toccato uno dei punti più bassi nelle politiche amministrative della Regione Lazio.

Le indicazioni, dalle prime notizie, sono state fatte al di fuori del bando per la nomina dei presidenti dei Parchi, di conseguenza siamo di fronte a sconosciuti che non hanno alcuna esperienza nel campo della gestione delle riserve naturali e nessuna conoscenza ambientale. Commissari straordinari che rispondono solo alla spartizione e lottizzazione politica del centrodestra regionale.

La nomina di Guido Zappavigna a Presidente della Riserva naturale dei laghi Lungo e Ripasottile è ancora più grave dal momento che stiamo parlando di un esponente neo-fascista, dirigente di “lotta al sistema”, un movimento di estrema destra attivo negli anni settanta e ottanta, indagato per la strage di Bologna, e coinvolto persino nelle indagini per l’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, due ragazzi del centro sociale di Milano del Leoncavallo. Zappavigna è risultato estraneo ai fatti e prosciolto, quindi non ha nessuna condanna, ma la Presidente Polverini forse deve ancora comprendere che in politica ci sono ragioni di opportunità che devono essere valutate. Per questi motivi ritengo la designazione di Zappavigna inopportuna dal punto di vista politico.

Anche questi fatti ci indicano una coalizione di centrodestra molto attenta a logiche di lottizzazione e spartizione della peggiore partitocrazia, per di più prigioniera di forze fasciste e estremiste di destra, che gettano ombre sempre più “nere” sull’attuale maggioranza che governa la Regione Lazio.