Regione Lazio, consiglio approva tre leggi su debiti fuori bilancio

Spese derivanti da sentenze esecutive e da acquisizioni di beni e servizi effettuate in assenza di un preventivo impegno di spesa. Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mauro Buschini, ha approvato oggi a maggioranza, tre proposte di legge per il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, così come previsto dal decreto legislativo 118/2011 (e successive modificazioni) in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi.

Tale decreto legislativo prevede appunto che tali tipologie di obbligazioni siano riconosciute con apposite leggi regionali. Nel dettaglio, la proposta di legge n. 161 del 6 giugno 2019 riconosce la legittimità dei debiti fuori bilancio della Regione derivanti da sentenze esecutive della magistratura (137.553,02 euro). La proposta di legge n. 162 del 6 giugno 2019 riguarda invece il riconoscimento di debiti, sempre della Regione, derivanti da acquisizioni di beni e servizi effettuati in assenza di un preventivo impegno di spesa (350mila euro).

Con la proposta di legge n. 171 del 4 luglio 2019, infine, si riconoscono invece i debiti fuori del bilancio del Consiglio regionale derivanti da sentenze esecutive della magistratura per 51.767 euro e da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa per 12.249 euro (totale di 64.016 euro). Prima del voto, l’assessore regionale al Bilancio, Alessandra Sartore, ha illustrato le tre proposte di legge, provvedendo a spiegare nel dettaglio gli importi e le relative coperture, mettendo in evidenza che negli anni c’è stata una progressiva riduzione di questi importi.

Nel corso della discussione generale, il vicepresidente del Consiglio, Devid Porrello (M5s) ha sottolineato la diversa natura delle due tipologie di debiti: “La prima proposta di legge, la n. 161, va a ricalcare quelle che sono le sentenze dei vari tribunali, quindi andiamo a riconoscere questi 137.553,02 euro a chi naturalmente ne ha diritto. Su questa noi poco abbiamo da dire. La seconda proposta di legge, invece, riguarda debiti fuori bilancio per tutte quelle spese che sono state fatte dalle varie strutture regionali in assenza di copertura o di richieste di copertura del debito. Allora, se da una parte possiamo notare il netto calo, dall’altro, però, non possiamo che riscontrare sempre le stesse cose.

Le Direzioni regionali spendono sempre e fanno sempre debiti fuori bilancio per le stesse cose perché non c’è un minimo di programmazione”. Opinione condivisa anche da Giuseppe Simeone (FI).