PER IL RILANCIO DEL TERRITORIO, CICCHETTI FIRMA IMPEGNO CON TRE SINDACI DELLA PROVINCIA

Antonio Cicchetti

Antonio Cicchetti, candidato del Pdl alle elezioni regionali, ha fatto proprie le “Quindici azioni per il rilancio del territorio” contenute in un documento firmato dai sindaci di Antrodoco, Maurizio Faina, di Borgo Velino, Pietro Graziani e di Micigliano, Francesco Nasponi.

Cicchetti ha quindi sottoscritto le proposte che lo vedranno impegnarsi per concretizzare le richieste e i progetti indispensabili per lo sviluppo di quella parte di provincia.

Ai primi punti del documento c’è la rivisitazione del Piano territoriale paesaggistico regionale al fine di ridurre alcuni vincoli sul territorio, l’ottenimento di una soluzione ambientale-autorizzativa dei progetti per gli impalcati eolici del Comune di Antrodoco e la realizzazione di un collegamento, mediante funicolare, tra il comprensorio Borgo Velino-Antrodoco-Micigliano e il Terminillo.

Per il settore sociale, si chiede il potenziamento dei servizi di assistenza anche economica per le famiglie in difficoltà. Tra gli impegni presi da Antonio Cicchetti c’è una maggiore prevenzione nella difesa del suolo, il rafforzamento del servizio di trasporto pubblico tra i tre comuni, insieme a Castel Sant’Angelo e la promozione del territorio in campo turistico, sportivo e commerciale.

A questo proposito, tra le azioni da concretizzare, c’è “l’itinerario del termalismo” tra Castel Sant’Angelo, Antrodoco e Poggio d’Api di Accumoli, il sostegno alla realizzazione di un centro sportivo comprensoriale Antrodoco-Borgo Velino e il processo autorizzativo del palazzo della Cultura ad Antrodoco nella vecchia sede comunale. Chiesto anche il potenziamento del Polo universitario di Villa Mentuccia e del Centro commerciale naturale antrodocano.

I tre sindaci chiedono una semplificazione e un supporto per l’accesso al Piano di sviluppo rurale in riferimento ai contributi agricoli e la valorizzazione della castanicultura, accompagnata da un ammodernamento dei percorsi all’interno dei castagneti. Infine, tra i punti inseriti nel documento, c’è la proposta dell’apertura della caccia al cinghiale per tre volte l’anno sul versante del Terminillo.