“Questi sono i rider. Ci portano il cibo e la spesa che ordiniamo dalle app del delivery. Lavorano a tutte le ore, con tutte le condizioni di tempo. Cv Senza un contratto, costretti ad aprire una Partita Iva, sottopagati. Di tutte le applicazioni del delivery, solamente una ha contrattualizzato i rider. Per gli altri, nessuna tutela, tranne l’INAIL nell’ipotesi non remota di incidenti. Niente ferie pagate, niente malattie pagate, niente contributi. Niente, tranne paghe che le applicazioni giocano a ribassare sempre di più. Nessun contributo carburante, a carico dei rider, nessun rimborso per usura mezzo, che ovviamente è la bici, lo scooter o l’auto del rider stesso.
Nessun contributo per l’acquisto di smartphone, pur essendo elemento essenziale del lavoro del rider, che riceve gli ordini da un’app. Questa è la situazione in tutta Italia. Con giovani e meno giovani che lavorano per il delivery a tempo pieno, anche molto più di otto ore al giorno. Scioperi si stanno estendendo a macchia d’olio in tutta Italia. Ma purtroppo risultano fallimentari perché le applicazioni continuano a immettere nuovi rider per colmare i vuoti di chi sciopera. In tutto questo, nonostante le richieste dei sindacati, nessun pronunciamento da parte di un governo che è indifferente alle condizioni dei lavoratori. Anche nella nostra città e’ in atto lo sciopero dei rider. Il PD di Rieti sostiene lo sciopero in atto e invita le istituzioni locali a promuovere iniziative di sostegno nei confronti dei lavoratori in mobilitazione e a fare pressione nei confronti delle istituzioni di livello superiore”.
Così nella nota il PD Rieti