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domenica 26 Ottobre 2025
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ISTITUZIONE FORMATIVA DELLA PROVINCIA PER LA SECONDA VOLTA SENZA STIPENDIO

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“Quanto sta accadendo ai lavoratori dell’Istituzione formativa dell’Ente Provincia, senza stipendio e senza tredicesima a due giorni dalle festività natalizie, è un fatto grave che va immediatamente risolto. Sia esso dipendente da cause riconducibili all’amministrazione provinciale che agli Istituti di credito a cui è demandata l’erogazione delle spettanze”.

Con queste parole, i segretari della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil Gianni Ciccomartino, Stefania Gunnella e Paolo Bianchetti e Valter De Santis, commentano la notizia sui mancati pagamenti degli stipendi ai dipendenti del settore della formazione della Provincia.

“In questo momento non ci interessa indagare sulle cause e sulle relative responsabilità che hanno portato alla mancata erogazione delle spettanze (anche se è la seconda volta che accade nel giro di pochi mesi), ma intendiamo ribadire la necessità che i dipendenti dell’amministrazione pubblica che svolgono servizio presso l’Istituzione formativa percepiscano immediatamente quanto gli spetta per il mese di dicembre, come del resto accaduto già da alcune settimane per gli altri dipendenti dell’Ente”.

MILARDI DEL PDL SULLE DICHIARAZIONI DEL COMMISSARIO CONSORZIO AGRARIO

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“In merito alle dichiarazioni del commissario liquidatore del Consorzio agrario interprovinciale Rieti e Terni, mi corre l’obbligo di ribadire ed evidenziare che l’attività svolta da Marco Pasquali non è stata portata avanti nell’interesse del mondo agricolo reatino e ternano, ma è stata guidata solo da logiche aziendaliste, personaliste e politicamente clientelari”. Lo dichiara Claudio Milardi, componente del coordinamento provinciale Pdl.

“Il commissario – continua – ha privilegiato, infatti, il rapporto economico e societario con un operatore privato umbro, invece di avviare rapporti economici e strategici con i Consorzi agrari limitrofi, i quali, oggi, si trovano nella condizione di dover esercitare il diritto di prelazione di cui all’art 6 della legge del 28 ottobre 1999 n. 410. Questo in una fase di aggravamento della posizione debitoria che non permetterà, in un immediato futuro, di fare investimenti strategici nell’interesse degli agricoltori e del personale del consorzio”.

“Appare strano – prosegue Milardi – che la Consorzio servizi srl (100 per cento del Cai Ri-Tr) sia stata costituita a poche settimane di distanza da un’altra srl che oggi ne è il maggior creditore e che probabilmente è, in via diretta o per altra società collegata, l’unico soggetto che ha risposto all’ ‘invito ad offrire’ di cui da ieri si è a conoscenza dopo l’apertura della ‘busta’ con l’importo dell’offerta”.

“I Consorzi limitrofi – aggiunge l’esponente del Pdl – nel corso degli ultimi anni, con una attenta attività di gestione, sono tornati in bonis e per questo oggi possono esercitare la prelazione, mentre il Consorzio Ri-Tr ha aumentato i debiti di ulteriori 1,7 milioni. Pasquali ha gestito la struttura consortile come un ‘carrozzone’ di vecchia memoria, aumentando i costi solo in una ottica clientelare. Il personale, che da oltre due mesi non riceve lo stipendio e nonostante in precedenza una decina di dipendenti fosse stata incentivata all’esodo con mobilità verso altri enti, è stato gravato di 10-12 nuove assunzioni (tutti reatini) a tempo determinato, nonostante nel contempo siano stati chiusi i punti di Passo Corese, Magliano e Orvieto. In questi giorni, inoltre, è stata svolta una intensa azione finalizzata a scongiurare la sparizione del Consorzio dal territorio umbro-sabino, passando le proprie attività nella disponibilità di un soggetto privato che non può garantire il futuro della struttura consortile e del personale, mentre Pasquali afferma: ‘Un accordo garantisce il loro posto di lavoro nel raggio di 50 chilometri’, ma senza specificare per quanto tempo”.

“Voglio ricordare al commissario – conclude Milardi – che la norma afferma: ‘Qualora i consorzi limitrofi non esercitino il diritto di prelazione, le società cooperative agricole costituite e operanti nella provincia e successivamente nella regione stessa sono preferite, a parità di condizioni, rispetto agli altri offerenti, sempre che siano in amministrazione ordinari’. Per concludere, posso assicurare agli agricoltori reatini e al personale del Consorzio che non sarà l’attuale unico offerente ad aggiudicarsi i beni del Cai Ri-Tr, ma nel 90 per cento delle probabilità passerà in mano ad altro Consorzio limitrofo e per il 10 per cento a una cooperativa agricola laziale o umbra”.

VISITA DEI DIRIGENTI DI 50&PIU' FENACOM ALL' ISTITUTO MANNI

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Lunedì 21 dicembre il Presidente Orlando Iannello, il Direttore Filiberto Paris e i Consiglieri di 50&Più Fenacom  di Rieti, in occasione delle festività natalizie hanno fatto visita agli ospiti della casa di riposo dell’Istituto Manni, come avviene ormai da qualche anno, grazie anche alla sensibilità della Direttrice della casa di Riposo Dr.ssa Adonella Scopigno.

 

    Agli anziani della casa di riposo è stato offerto un rinfresco con dolci natalizi e spumante ed un piacevole pomeriggio musicale basato su musiche e canzoni italiane, napoletane nonchè canti tipici natalizi. 

Gli ospiti del Manni hanno però ricevuto soprattutto calore umano, amicizia ed affetto che hanno dimostrato di gradire molto, accogliendo con entusiasmo ed apprezzamento la visita di 50& Più Fenacom di Rieti. 

L’iniziativa è stata pienamente condivisa anche a livello istituzionale, come ha dimostrato la presenza alla serata dell’Assessore alle Attività Culturali del Comune di Rieti Dr.ssa Nobili.

 

 

ALCATEL-RITEL, DOMANI ASSEMBLEA DEI SOCI

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Domani, 23 dicembre, sarà una giornata fondamentale per il futuro del sito produttivo Alcatel-Ritel.

Dopo gli ultimi incontri al Ministero dello Sviluppo Economico e le importanti novità positive emerse, bisogna tradurre in atti concreti gli impegni politici presi in quella sede.

È quindi fondamentale che l’assemblea dei soci convocata deliberi in tal senso, sgombrando il campo da ogni equivoco sorto in quest’ultimo periodo.

La Fiom si aspetta che sia definita, in questa fase transitoria, una nuova governance dell’azienda attraverso l’individuazione di due figure aziendali condivise, ossia di una figura che si dovrà occupare dell’aspetto finanziario/amministrativo e dell’altra che si dovrà occupare dell’aspetto produttivo/industriale.

L’altra decisione importante è il ritiro della Cassa Integrazione, così come deciso unanimemente al Ministero e quindi l’indicazione chiara di un percorso produttivo per i prossimi mesi che salvaguardi l’occupazione complessiva attualmente presente nel sito.

Quando parliamo di occupazione complessiva, facciamo riferimento a lavoratori Ritel, aziende esternalizzate e lavoratori somministrati.

Per far ciò, è necessario che Alcatel e Finmeccanica facciano la loro parte sostenendo il più possibile la produzione di Ritel.

Un sostegno particolare la Fiom se lo aspetta da Finmeccanica, visto i ritardi cumulati in questi anni e confermati dalla stessa anche nell’ultimo incontro Ministeriale.

Ormai il tempo per rimandare non c’è più e quindi è fondamentale che sia definito tutto nell’assemblea di domani.

Ratificate queste cose, che è stato possibile raggiungere grazie alla determinazione dei lavoratori e delle OOSS, potremmo dire tutti insieme (lavoratori, OOSS e Istituzioni tutte) che si potrà girare pagina definitivamente e parlare di futuro.

Sarà anche un modo questo, per far passare più serenamente a tutti i lavoratori le festività che si apprestano ad arrivare e guardare al 2010 con più fiducia verso tutti.

NIENTE FESTA DI FINE ANNO SENZA AGIBILITA' E SICUREZZA

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L’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Rieti porta a conoscenza che in occasione delle “Festività di fine anno” non potranno essere rilasciati permessi per trattenimenti danzanti all’interno di locali di qualsiasi tipo (capannoni, garage, cantine e quant’altro) sprovvisti dei requisiti di sicurezza e di agibilità previsti dalla vigente normativa.

Dalla suddetta disciplina, saranno esentati gli esercizi pubblici che organizzano il “CENONE DI FINE ANNO” i quali hanno facoltà di effettuare trattenimenti danzanti riservati alle sole persone che hanno aderito alla cena.

Si invitano, quindi, da una parte tutti coloro che intendano organizzare qualunque trattenimento abusivo a desistere immediatamente dal loro intento e, dall’altra, tutti gli interessati a verificare che prenotazioni, biglietti d’ingresso e quant’altro in vendita, nei prossimi giorni (soprattutto a ridosso delle festività) siano puntualmente riferiti a locali debitamente autorizzati al fine di evitare spiacevoli inconvenienti nel luogo di trattenimento

 

 

AGGREDITO UN GIOVANE DA ALTRI CINQUE COENTANEI

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La Squadra Mobile della Questura di Rieti ha denunciato in stato di libertà cinque giovani con età compresa tra i 19 ed i 26 anni resisi responsabili di lesioni gravi nei confronti di un loro coetaneo davanti ad una discoteca del centro cittadino.

Nella nottata dello scorso 13 dicembre, davanti alla discoteca “Blue Ice” di Rieti, un ragazzo è stato aggredito da altri giovani facendogli riportare delle gravi lesioni che hanno reso necessario il suo ricovero presso l’Ospedale “Gemelli” di Roma per una prognosi riservata.

Le indagini, particolarmente difficoltose dato l’elevato numero di soggetti sentiti al fine di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e per la loro scarsa collaborazione, hanno permesso agli investigatori di individuare e denunciare in stato di libertà alla competente A.G. cinque persone, di età compresa tra i 19 ed i 26 anni, tutte frequentatrici del locale, che si sono rese responsabili, in concorso tra di loro, del reato di lesioni aggravate.

L’aggressione è nata per futili motivi, dopo che il personale addetto alla sicurezza aveva allontanato due avventori, tra cui l’aggredito, in quanto avevano presumibilmente abusato nel consumare alcool.

Il giovane aggredito, dopo che il personale sanitario ha sciolto la sua prognosi riservata, è stato ora dimesso dal nosocomio.

IN CORSO UN'IPOTESI DI CHIUSURA DEGLI ARCHI DELLE MURA DI PORTA D'ARCE

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Nei giorni scorsi si sono susseguiti, all’interno dell’assessorato alla Viabilità e Manutenzione, alcuni incontri tra dirigenti e tecnici per valutare l’ipotesi proposta dall’assessore Fabbro relativa al ripristino, tra le opere di riqualificazione urbane previste nella zona di Porta d’Arce, della chiusura degli archi presenti sulle mura medievali, per la precisione quelli realizzati negli anni 60/70.

“L’idea di realizzare questo intervento – spiega l’assessore Fabbro – è scaturita durante i colloqui avuti con l’architetto Stefano Eleuteri, con il quale sono stati condivisi obiettivi e priorità per donare nuovo splendore ad uno dei luoghi più rappresentativi  di Rieti, restaurando l’aspetto originale della struttura muraria. Nei prossimi giorni inizieranno, informalmente, i primi colloqui con la Sovrintendenza ed auspichiamo di poter presentare entro i primi mesi dell’anno un progetto definitivo da sottoporre, stavolta ufficialmente, all’attenzione di tutti gli organi preposti”.

 

LAVORO SUBORDINATO: IMMUTATO IL REGIME TRANSITORIO PER RUMENI E BULGARI

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Il Governo Italiano ha deciso di mantenere immutato, anche per l’anno 2010, il regime  transitorio già adottato negli anni 2007/2008/2009  riguardo all’ingresso dei cittadini rumeni e bulgari per lavoro subordinato, prima di liberalizzare completamente l’accesso al mercato del lavoro italiano.
Tale regime transitorio, analogamente a quanto previsto negli anni precedenti, non si applicherà per i seguenti settori:
-agricoltura e turistico alberghiero
-lavoro domestico e di assistenza alla persona
-edilizio
-metalmeccanico
-dirigenziale ed altamente qualificato
-lavoro stagionale
Per tali settori sarà previsto un regime di libero accesso al mercato del lavoro interno, mentre per tutti i restanti settori produttivi, l’assunzione dei lavoratori rumeni e bulgari avverrà attraverso la presentazione di richiesta di nulla osta allo Sportello Unico per l’Immigrazione , utilizzando l’apposita modulistica disponibile sul sito del Ministero dell’Interno (www.interno.it). 

 

BILANCIO DI FINE ANNO DELLA II CIRCOSCRIZIONE

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Bilancio di fine anno della II circoscrizione la più vasta delle tre circoscrizioni reatine – circa 18.000 abitanti su 47.000 – include i quartieri di Regina Pacis, Madonna del Cuore, Micioccoli, Piana reatina e le frazioni di Chiesa Nuova, Quattro Strade e Moggio. 

Nel corso del 2009 l’Organo di decentramento comunale ha discusso e deliberato opere e contribuzioni per un ammontare di circa 34.000 euro.

Tutte le adunanze, coordinate dal presidente Francesco Venettilli, si sono svolte in un sereno clima di collaborazione tra le forze politiche di maggioranza ed opposizione, ed hanno portato alla definizione ed all’approvazione unanime di tutti i progetti e dei relativi interventi di spesa di volta in volta avanzati.

In particolare sono stati acquistati e posti in opera – alcuni attualmente in corso di realizzazione – una serie di arredi urbani e di attrezzature ludiche che hanno interessato i parchi di via Lama, di viale Di Benedetto, di via Rosatelli, di via Tosti, di via Leopardi, di Piazza Angelucci e di piazza Vittorio Emanuele (Piè di Moggio), nonché la piantumazione di essenze arboree e di piante fiorite in varie spazi a verde del territorio. Per tali interventi sono stati erogati circa 30.000 euro.

Per quanto attiene i contributi messi a disposizione dal Comune, la circoscrizione ha stanziato l’intera cifra (4.000 euro) a favore della città de L’Aquila. In particolare sono stati acquistati 14 strumenti musicali “a fiato” per la scuola media “Dante Alighieri” ed è stato devoluto un contributo per l’Associazione Italiana Arbitri del capoluogo abruzzese.

A latere di tali attività si sono  affrontate tematiche che esulano dalla mera gestione amministrativa: la Commissione per gli Affari Sociali – istituita in seno alla circoscrizione nell’anno 2008 – ha visto l’avvicendamento del presidente Alessio Angeluccci con il neo presidente Giacomo Pitoni. I compiti affidati a tale Organo sono stati quelli di monitorare la situazione territoriale e di svolgere attività consultiva e propositiva nei confronti degli omologhi Organi comunali; sono state organizzate e svolte adunanze pubbliche – di concerto con l’Assessorato all’Ambiente del Comune, per la risoluzione del problema dell’amianto presso l’ex zuccherificio; un incontro in Prefettura per discutere alcuni aspetti del disagio giovanile; riunioni con gli Assessori provinciali Mezzette e Pastorelli per promuovere lo sviluppo del territorio (rilancio dell’aeroporto civile e sviluppo turistico per la caccia e la pesca).

In ultimo è doveroso sottolineare che grazie alla collaborazione del Comandante della Polizia Municipale, Dott. Enrico Aragona, e dei suoi preziosi collaboratori, è stato possibile affrontare e risolvere numerose problematiche afferenti la viabilità e la sicurezza della circolazione che nel corso dell’anno i residenti ci hanno segnalato.

LA FORTITUDO CHIUDE UN ANNO NON FORTUNATO CON UNA VITTORIA AL TIE BREAK

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La Fortitudo chiude l’anno con una vittoria al tie break contro le romane del Don Bosco. Una Fortitudo con il freno a mano tirato, quella che si è vista al Palazzetto Leoni, priva di una tattica di gioco e con le pile scariche, sintesi di un anno che non ha portato ne gioie ne dolori alla squadra di coach Ciambella.

A dire il vero i risultati dovevano essere altri, ma è mancato in queste prime dieci partite il carattere di un sestetto che ha sorriso soltanto in casa preservando la legge del Palacordoni, senza mai perdere in casa.
Un anno non proprio fortunato quello delle biancoverdi reatine e che ieri hanno sintetizzato perfettamente lo status.

Si è vinto, ma non si è brillato e contro un Don Bosco non proprio irresistibile si è portati a casa 2 dei tre punti disponibili lasciando in campo un dubbio a tutto il pubblico di una superficialità che non ha precedenti. Abulica, stanca senza mordente con il tecnico Ciambella che si disperava in panchina ma con una squadra in campo con poche idee e confuse.

Troppo poco, davvero troppo per il valore che questa squadra potrebbe dimostrare, anche perchè il presidente Mezzetti e tutta la società avevano abituato il pubblico ad altri spettacoli e soffrire va bene, ma così è troppo, davvero troppo!

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