Lazio Pride: “Con la Rosati nominata assessora omofoba. Se la politica ha la memoria corta la società civile non deve dimenticare”

“Nel 2019, l’anno in cui la città di Rieti venne proposta per il Lazio Pride, l’allora consigliera comunale, oggi non eletta delle cittadine e dai cittadini eppure nominata assessora, Letizia Rosati sostenne il diniego al Pride ed equiparò il mondo LGBT+ allo sdoganamento della pedofilia. Parole intrise di omofobia.

Ci si chiede come sia possibile nominare assessora alla cultura una persona che – con un ruolo istituzionale – ha calpestato la dignità di tutte quelle persone che rivendicano la possibilità di avere un posto in questa società. Ci si deve domandare: cosa accadrà nelle scuole nei prossimi 5 anni? L’amministrazione reatina si presterà alla celebrazione di una sottocultura omofoba? La giunta condivide o prende le distanze dalle affermazioni dell’ex consigliera?

Si è scelto di lasciare inascoltata la volontà espressa da quelle cittadine e cittadini che hanno manifestato per i diritti della comunità LGBT+ nel 2021. Il sindaco dimostri di essere distante dalle posizioni dell’assessora e di voler rappresentare tutte e tutti. La cultura non può essere propaganda omofoba”.

Comitato Lazio Pride