Lazio, dal 25 al 28 aprile apertura Dimore storiche. Ce ne sono sei della provincia di Rieti

FOTO: Visitgreccio.com

“L’apertura delle Dimore storiche è un’iniziativa importantissima per il Lazio. La Regione ha infatti la volontà di ricostruire un modello di sviluppo del territorio che faccia della bellezza e anche del buon cibo e del buon vino uno dei pilastri di benessere, crescita e lavoro. Da alcuni anni stiamo mettendo al centro delle politiche culturali della Regione anche il paesaggio, come valore del patrimonio. Non esiste angolo del pianeta, come il Lazio, con la stessa concentrazione di beni, non c’è solo Roma, ma anche tutte le bellissime province che fanno parte della regione.

La legge sulle Dimore storiche non è rimasta nel cassetto, ma sarà rifinanziata in bilancio, e crediamo che sarà utile tanto ai Comuni, quanto ai proprietari. Il Lazio è sempre più la regione dell’eterna scoperta”. A dichiararlo il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che questa mattina ha partecipato all’ evento ‘Apertura straordinaria di Dimore Storiche con spettacoli e percorsi enogastronomici 25-28 aprile 2019’, alla presenza dell’assessore regionale al Turismo e Pari Opportunità, Lorenza Bonaccorsi.

Dopo il grande successo della prima giornata di apertura delle dimore storiche del Lazio programmata lo scorso anno che ha accolto 10.000 visitatori, la Regione Lazio ha ideato una nuova iniziativa, in programma dal 25 al 28 aprile, per dare a tutti l’opportunità di visitare l’immenso patrimonio di dimore, ville, parchi e giardini storici del territorio, decine di luoghi di grande fascino e incanto. Quattro giornate di apertura straordinaria e gratuita con un ricco programma di spettacoli e percorsi di scoperta delle tipicità enogastronomiche del territorio.

L’iniziativa è realizzata con il supporto di Lazio Innova e la collaborazione di ATCL – Associazione Teatrale fra i comuni del Lazio, ARSIAL – Azienda Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura nel Lazio, Agro Camera, I.R.Vi.T. – Istituto Regionale Ville Tuscolane, Associazione Dimore Storiche Italiane e Associazione Parchi e Giardini d’Italia.

La “Rete delle dimore storiche del Lazio” è stata costituita nel 2017 in applicazione della Legge regionale n. 8 del 2016. Ai 109 siti pubblici e privati selezionati attraverso il primo avviso pubblico, si sono aggiunti quest’anno 21 nuovi luoghi per un totale di 130 tra castelli e complessi architettonici, monasteri, chiese e conventi, palazzi e dimore storiche, parchi e casali.

Alle dimore aderenti alla rete è stato destinato un avviso pubblico per interventi di manutenzione e recupero. Grazie alle risorse del bilancio triennale 2019 – 2021 saranno finanziati tutti i 32 progetti ammissibili per un importo totale di 1.250.000 euro. Un nuovo avviso pubblico sarà pubblicato nel mese di ottobre con uno stanziamento di 750.000 euro.

Dal 25 al 28 aprile, cittadini e turisti potranno percorrere il territorio regionale da nord a sud e visitare gratuitamente 80 siti. Gli orari e le modalità di visita sono differenti, la prenotazione è obbligatoria. Per consultare l’elenco e avere info complete basta visitare il sito www.retedimorestorichelazio.it.

È possibile prenotare (entro il giorno precedente alla visita) scrivendo una email dimorestoriche@tosc.it o attraverso il numero dedicato 06 32810961 (lun-ven ore 9 -18; sab ore 9 -13; gio 25 e ven 26 aprile ore 9 – 13; chiuso 14, 21, 22 aprile). Ogni persona può prenotare al massimo 4 ingressi per ogni luogo. Per effettuare le visite è necessario rispettare tassativamente orario e condizioni che saranno comunicati al momento della prenotazione.

Nella provincia di Rieti sarà possibile accedere a 6 siti: Palazzo Santarelli a Casperia, costruito alla fine del XVI secolo dalla famiglia Bruschi, feudataria degli Orsini, con le sue 50 stanze e la cappella; Villa Battistini di Contigliano, dimora storica del baritono di fama mondiale Mattia Battistini e oggi sede delocalizzata del Conservatorio Santa Cecilia di Roma; il bellissimo Convento di San Francesco di Tarano sorto nel XIII secolo ed esempio caratteristico di edilizia conventuale francescana; a Collevecchio sarà aperto l’ex Convento dei Cappuccini, struttura costruita secondo la forma cappuccina e risalente al 1500; a Montenero Sabino il Castello Orsini risalente all’XI secolo e la splendida Abbazia Cistercense di San Pastore a Greccio (NELLA FOTO), che rappresenta una fusione tra stile gotico e romanico ed è costruita secondo la pianta tipica delle abbazie dell’Ordine Cistercense del XIII secolo, con grande chiesa a croce latina e con le cappelle adiacenti il coro.