LA STORIA DI… Sandro e Claudio

LA STORIA DI… SANDRO e CLAUDIO è narrata dalla direttrice della CNA Rieti, Enza Bufacchi.

L’autofficina è piena di macchine ovunque, per terra, sul ponte sollevatore, in parte smontate, in parte ancora in attesa di una diagnosi del guasto, qualcuna pronta per la riconsegna. Un meccanico cerca un pezzo da sostituire, un altro chiede lumi su come proseguire nel lavoro, insomma un posto dove si lavora e si corre!

Sandro comincia a raccontare, tra una telefonata e l’altra. “La nostra storia è abbastanza semplice, ha iniziato nostro papà con pinze e martello, niente di più, in un piccolissimo locale”.

In realtà la storia, come si intuisce, non è affatto semplice e comincia molti anni fa, esattamente 40, quando papà Elio, stanco del suo lavoro di responsabile mezzi di una grande azienda, la Ferrocementi, decide di cambiare.

La famiglia vive a Roma: Sandro, il fratello maggiore, e Claudio vanno ancora a scuola. L’occasione per cambiare è un distributore di benzina in vendita a Contigliano, dove la famiglia ha parenti e amici.

Per rispondere alle esigenze dei clienti ben presto alla pompa di benzina si aggiunge una piccola officina e, mentre Sandro rimane a Roma a finire le superiori, Claudio, che frequenta la scuola media, raggiunge il padre, seguita a studiare e comincia a lavorare con lui.

Si diplomano entrambi, uno perito elettrotecnico e l’altro perito meccanico. Sandro però, più irrequieto, prima va a lavorare nell’azienda dove aveva lavorato suo padre, poi tenta la strada del posto fisso, ma, pur vincendo i concorsi, vi rinuncia.

“Scusa, ma perchè seguitavi a farli se poi decidevi comunque di non farti assumere?” “Perchè volevo mettermi alla prova! Io sono un po’ schizofrenico” per dire che insomma fare il meccanico doveva essere una scelta e non un ripiego.

Comunque alla fine i due fratelli si ritrovano a prendere in mano le redini dell’azienda, mentre il padre cedeva loro il testimone, anche perchè nel settore dell’autoriparazione l’innovazione tecnologica avevo preso a correre e solo loro, con un certo grado di istruzione formalizzata, riuscivano a starci dietro.

Nel 2000 acquistano un capannone e l’anno dopo vi si trasferiscono. Negli anni successivi acquistano molte macchine, ampliano il capannone fanno tantissima formazione e riescono prima di altri ad intuire che il futuro è nella capacità di dare in un unico luogo tutti i sevizi relativi all’auto.

“Oggi questo è scontato ma venti anni fa non lo era. Oggi per noi la sfida è sulla qualità del servizio”! Salvo imprevisti, verrebbe da dire, perchè nel settembre scorso un incendio ha semidistrutto l’officina, le attrezzature, le auto, i pezzi di ricambio, provocando centinaia di migliaia di euro di danni; eppure loro non si sono fermati neppure un giorno, hanno seguitato a lavorare tra mille difficoltà. Ora i lavori di riparazione sono quasi terminati e tra qualche giorno anche gli ultimi segni dell’incendio saranno spariti.

Intanto che Sandro racconta, intorno il via vai dei clienti che chiedono e dei meccanici che lo reclamano non si è mai fermato, cosi è Claudio a prendere il suo posto, perchè loro sono intercambiabili. Certo Claudio “è più avvelenato”, dice Sandro, per dire che è attaccatissimo al lavoro e lui lo conferma: “Per me il lavoro è la vita, mi piace proprio. Sandro “è più moderno”, dice Claudio, per dire che il sabato preferisce andare in bicicletta piuttosto che a lavorare.

La grande soddisfazione di entrambi, uniti nelle decisioni, nella stima e nella fiducia reciproca, è sapere che tutti i loro sforzi hanno già due eredi: sono Alessia, la figlia di Sandro, e Daniele, il figlio di Claudio, che insieme ai tre giovani dipendenti sono già il futuro dell’azienda.

F.LLI SERVA SNC DI SANDRO E CLAUDIO
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