LA STORIA DI… Roberto

LA STORIA DI… ROBERTO è narrata dalla direttrice della CNA Rieti, Enza Bufacchi.

Per solidarietà con Grisù, il draghetto protagonista di un cartone animato degli anni ’60 che voleva spegnere ciò che la sua natura lo portava ad incendiare, anche Roberto da piccolo voleva fare il pompiere!

Così comincia la sua storia, quasi come una favola. In realtà la storia di Roberto inizia un po’ per caso, quando abbandonato, dopo la qualifica, l’istituto professionale, perchè voleva conquistare una sua autonomia, va a farsi i capelli da “zio Nanni”.

“Zio Nanni”, in quegli anni a Rieti è il parrucchiere per antonomasia, con un’esperienza maturata in tanti anni di lavoro, da quando a 15 anni aveva cominciato ad aiutare sua sorella Giuseppina, altro personaggio altrettanto famoso!

Difficile trovare a Rieti una donna che in più di sessanta anni, tanto è durata la carriera di Nanni, non sia entrata almeno una volta nel suo salone!

Ma torniamo a Roberto, che in quella occasione si sente fare da “tanto” zio la proposta di andare a lavorare con lui.

La motivazione prima che lo portò ad accettare fu realizzare il suo obiettivo di trovare lavoro. “Avesse fatto il fabbro, avrei fatto il fabbro”, dice Roberto.

Ma ben presto, un po’ per l’attitudine di Roberto al “fare delle mani”, un po’ per il grande amore che suo zio gli trasmette, il parrucchiere diventa il suo mestiere.

I sei anni in cui Roberto rimane con lui sono anni importanti di formazione, non solo perchè è “allievo privilegiato” di un grande maestro, ma anche perché insieme, tre volte l’anno, andavano a Parigi all’accademia di Jean Louis David. Qui mentre suo zio si dedicava precipuamente allo stile, Roberto consolida la sua preparazione tecnica.

Nell’ 84, “per tigna”, “perchè”, dice oggi, “in realtà non ero preparato nè tecnicamente nè economicamente”, ma voleva comunque dimostrare di potercela fare, apre una sua attività!

Ha una sola collaboratrice, Natalia, ma in fondo una impostazione solida che lo guida.

Seguita a fare formazione, tra le mete più prestigiose, Londra da Vidal Sassoon, un mito degli anni ’60, l’inventore del taglio geometrico, e gli Stati Uniti: esperienze bellissime, non immediatamente “riproducibili”, “mi avrebbero dato del pazzo”, ma sicuramente grandi scuole che mostravano “un altro mondo” sia nella tecnica che nella gestione dell’azienda e “ti aprivano la testa”.

Nell’89 si trasferisce in un nuovo negozio, quello dove è attualmente, e qui già nell’arredo, nella divisione degli spazi, nella vetrina, il suo stile che pian piano ha preso forma comincia ad avere anche visibilità.

Negli anni il lavoro cambia profondamente, finisce l’imperativo della moda imposta dai movimenti culturali prima e dalle case produttrici poi, e veicolata attraverso la televisione: “Andavano i caschetti e dalla mattina alla sera tagliavi i caschetti”, ora ognuno si veste e si pettina come vuole!

Questa libertà determina anche un diverso approccio al lavoro che è più nelle corde di Roberto, della sua attenzione alle personalità delle clienti, all’ambiente, al benessere delle persone al quale anche i capelli contribuiscono.

“Una continua ricerca” del meglio, dai prodotti usati alle tecniche, nella quale Roberto trova “sempre nuovi stimoli”, insieme alle sua affiatata squadra di collaboratrici, Antonella, Michela e l’ultima, la più piccola, Vanessa.

Se i maestri hanno sempre grandi aspettative nei confronti degli allievi, Roberto, per professionalità, passione e bravura, ha certamente corrisposto a quelle che suo zio e primo maestro, aveva riposto in lui!

Linea e colore di Angeletti Roberto
Via Chiesa Nuova , 9/B – Rieti
0746 482795

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