LA STORIA DI… Gioacchino, Massimiliano e Marco

LA STORIA DI… GIOACCHINO, MASSIMILIANO E MARCO è narrata dalla direttrice della CNA Rieti, Enza Bufacchi.

A raccontare la storia di Gioacchino, la terza generazione, Massimiliano e Marco, la quarta, si capisce subito che il principio si perde nella notte dei tempi.

All’inizio c’è il primo Gioacchino, nonno dell’uno e bisnonno degli altri, che faceva il “fagocchio” o, per usare un termine meno desueto, il carratore, cioè il costruttore di carri, quando i carri erano in larga parte in legno, erano trainati da buoi e servivano per trasportare i raccolti e le merci.

Anche Massimo, il padre di Gioacchino, impara a fare il carratore, perchè allora i figli quasi naturalmente facevano il mestiere dei genitori, un lavoro che resisterà ancora fino al dopoguerra.

Gioacchino ricorda quando i carri “trasportavano le barbabietole fino alla stazione di Terria” e di quando suo padre durante la guerra fu “prelevato dai tedeschi per la riparazione dei mezzi da guerra, perchè anch’essi erano quasi interamente in legno”.

Con la seconda e terza generazione l’attività compie la trasformazione in vera e propria falegnameria, a partire dalla costruzione degli utensili e delle prime macchine, la “prima sega a nastro fatta a mano”, che consentono di realizzare “i primi infissi e le prime porte”.

Gioacchino, mentre cresce e impara a fare il falegname, studia e consegue il diploma di perito elettrotecnico. Terminati gli studi si dedica a portare avanti e a far crescere l’attività e a strutturarla sempre più come una azienda.

Intanto nascono Massimiliano e Marco che ora hanno 46 e 41 anni.

Anche loro studiano, perito meccanico l’uno, scuola di falegnameria il secondo, anche loro intanto cominciano a lavorare nella falegnameria e quando la loro scelta si consolida, e Gioacchino è sicuro che l’azienda è in mani sicure, insieme decidono di fare il primo investimento in una macchina a controllo numerico che consente di fare un salto di qualità e quantità nella produzione: è il 1998.

“Tranne le sedie”, abbiamo prodotto e produciamo di tutto, “porte, finestre, tavoli, cucine, armadi, scale e tanti altri elementi di arredo”, realizzati con “lavorazioni di pregio”; molti i professionisti con i quali hanno collaborato, moltissimi affezionati clienti.

“Certo lavoriamo per guadagnare, ma anche per cercare soddisfazioni!”. E “siccome siamo ambiziosi ci accingiamo ora a un nuovo investimento”, una nuova macchina a controllo numerico per servire nuovi clienti e realizzare nuove produzioni più sofisticate.

Quattro generazioni per creare un’azienda esemplare, in grado di conservare nel tempo la capacità di crescere non solo nella superficie del laboratorio, che è oggi di mille metri quadri, e di arricchirsi di un collaboratore, Giacomo, che considerano “un figlio”. Esemplare soprattutto nel mantenere costante nel tempo la capacità di innovare e contemporaneamente di conservare la tradizione del lavoro artigiano.

E la quinta generazione? Per ora è rappresentata dai figli di Massimiliano, Tommaso di 12 anni e Francesco di 9.

Entrambi gironzolano nella falegnameria ma di sicuro non si potrà contare su Francesco, perché lui da grande vuole fare “l’allevatore di 120 mucche, pecore, capre, asini e muli!”.

Non c’è che augurargli di essere l’iniziatore di un’altrettanta lunga storia e, per continuare questa, riporre le speranze in Tommaso!

Falegnameria Pariboni Snc Di Pariboni Massimiliano E Marco
Via Terria, 17 – 02043 Contigliano (RI)
Telefono: 0746 753288
www.falegnameriapariboni.it
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