LA CRISI HA COLPITO ANCHE IL SETTORE DEGLI AUTOTRASPORTI, PROMOSSO UN INCONTRO DALLA CNA

Crisi autotrasporti

I dati dicono che nel 2008 hanno chiuso in Italia 6 mila ditte dell’autotrasporto, nel 2009 12 mila e, forse, quest’anno andrà anche peggio.

È questo il bilancio di un settore che sconta la crisi di tutto il manifatturiero,  sia perché meno merci prodotte significano anche meno merci trasportate, sia perché la principale voce di spesa (circa il 30%), il gasolio, ha subito un aumento del 23% nel 2009 e un ulteriore incremento del  10% nei primi mesi del 2010.

A tutto questo si aggiungono i ritardi nei pagamenti e, soprattutto al nord, la concorrenza straniera.

Per far fronte alle difficoltà del settore, il governo aveva previsto nella scorsa finanziaria 400 mila euro, una parte dei quali erano destinati a compensazioni fiscali che avrebbero dovuto coprire spese a forfait delle piccole ditte, ma la dichiarazione dei redditi è vicina e dei soldi non si sa ancora nulla.

L’esasperazione cresce e con essa la minaccia di uno sciopero, sul quale si deciderà dopo l’incontro del  9 giugno con il sottosegretario ai trasporti Giachino. E in un Paese dove l’80% delle merci viaggiano su gomme e con le aziende che, per ridurre i costi, hanno ridotto al minimo le scorte di magazzino, non serve molta fantasia per immaginarne gli effetti. Chi non ricorda il fermo del dicembre 2007!

Questo lo scenario della crisi del settore, dipinto con i tratti più salienti ai quali bisogna aggiungere adempimenti burocratici, cronotachigrafi, controlli, misure tese a far rispettare le condizioni di sicurezza, a non far viaggiare in sovraccarico, a far rispettare i tempi di guida e di riposo. Tutte misure che rischiano di soccombere di fronte alle tariffe che si assottigliano e alla necessità di sopravvivere.

Così è anche a Rieti, dove sono 425 le imprese iscritte all’albo provinciale del trasporto conto terzi, mentre le aziende dell’autotrasporto in senso stretto sono oggi 338 ( di cui 177 artigiane), lo stesso numero del 2009, ma 10 in meno del 2007 e 2008, quando quelle artigiane erano rispettivamente 163 e 168, ad indicare che forse la crisi ha pesato di più su quelle più grandi che o hanno diminuito i dipendenti o hanno chiuso.

La maggior parte sono ditte individuali (257), 24 sono società di capitali, 29 di persone, 28 hanno altre forme societarie, in larga parte si tratta di cooperative.

A Rieti le imprese del settore rappresentano il 2.5% del totale, mentre nel Lazio il 4% e in Italia il 3.2%: dati che spiegano il relativo migliore andamento nella nostra realtà, nel senso di una minore mortalità delle aziende. Relativo anche perché, per quanto riguarda il resto, i problemi sono identici.

Anche per questo la CNA ha ritenuto indispensabile promuovere un incontro con il responsabile nazionale della FITA CNA, Gianni Montali, con il quale discutere dei problemi più urgenti e delle rivendicazioni che la CNA e le altre organizzazioni stanno sostenendo.

L’incontro si terrà sabato 12 giugno alle ore 10.30 presso la sala conferenze dell’Hotel Serena a Rieti .