Infrastrutture, Paolucci (Uil): “Rieti è fuori dal mondo”

Rieti centro d’Italia, ma fuori dal mondo. E’ uno slogan di una nostra vecchia mobilitazione confederale. Ma è uno slogan più che mai attuale. Basti pensare alle infrastrutture. Sono anni che ci battiamo per chiedere che i collegamenti con le altre città vengano migliorati e potenziati. Sono anni che la situazione di chi per lavoro o studio si reca a Roma o nella vicina Terni è difficoltosa e stressante”. Lo dice Alberto Paolucci, segretario generale del distretto della Uil di Rieti e della Sabina romana.

“Pensiamo ai treni bimodali – dice Paolucci – finalmente la Regione Lazio ha deciso che entro il 2019 ne acquisterà tre. Questi arriveranno a Roma via Terni e ci permetterà di raggiungere la Capitale in circa un’ora. Una battaglia che abbiamo condotto con determinazione e all’inizio tra lo scetticismo generale. Adesso, e ne siamo contenti, è una idea apprezzata da tutti. Ma ora si parla anche di elettrificazione della medesima linea. Siamo sicuri che sia necessario? Per noi no. Non vorremmo che fosse un modo affinché nulla cambi, perché i lavori di elettrificazione creano disagi e non certo benefici per i pendolari. É difficile conciliare questo genere di lavori con il passaggio dei treni bimodali. Per questo noi della Uil riteniamo che sia più utile dirottare i fondi per l’elettrificazione nell’acquisto di altri treni. Condividiamo il pensiero di Gabriele Bariletti quando sostiene – portando come esempio l’Inghilterra – che le linee storiche non necessitato di elettrificazione”.

“C’è poi un’altra riflessione – conclude Paolucci – la Regione e il Governo devono chiarirsi le idee una volta per tutte. Si parla infatti da tempo di una nuova ferrovia che da Rieti arrivi a Passo Corese o a Settebagni. Ecco se questa è un opera che al momento sembra realizzabile e che potrebbe vedere la luce anche grazie al piano di investimenti per rilanciare i territori colpiti dal tremendo sisma del 2016, bisogna investirci. In questo senso sembra davvero superflua l’elettrificazione della tratta ferroviaria che va a Terni, su questa direttrice riteniamo sufficienti i treni bimodali. Siamo in un momento storico che il territorio deve sfruttare al massimo: servono scelte strategiche in grado di strappare il territorio dall’isolamento, perché Rieti e i reatini non vogliono più vivere fuori dal mondo”.