IL SINDACO SULLA LETTERA DI COSTINI A GERBINO: FERITO DALLE AFFERMAZIONI FATTE

Emili, Sindaco di Rieti

In riferimento alla lettera aperta di Felice Costini, indirizzata a Luigi Gerbino, in merito alle ipotesi di nomine all’Asm spa, il sindaco Giuseppe Emili fa presente che:

"Per essere soggetti di ricatto devono esistere motivi per i quali tale azione può essere esercitata nei confronti di qualcuno.

Il sottoscritto non teme ricatti di alcun genere perché:

1) sotto il profilo politico, a distanza di circa dieci mesi dalla fine del mio secondo mandato di sindaco, non temo rischi di defaillance da parte di uno o più componenti della maggioranza. Se temessi tale rischio avrei dovuto tener conto degli umori dei consiglieri di maggioranza circa la permanenza di Costini in Giunta;

2) sotto il profilo personale, l’austerità di costumi e la rigorosa condotta di vita da parte mia e della mia famiglia dimostrano a tutti che nel mio armadio, né oggi né mai, ci sono o ci saranno "scheletri" di sorta. Sul mio conto non sono mai stati scritti libelli, né ho in corso indagini per aver favorito parenti, affini e/o clientele elettorali. Non ho mai neppure ottenuto, perché mai richieste, sovvenzioni di sorta non avendo, tra l’altro, mai organizzato manifestazioni personali o di corrente.

Sono profondamente ferito dal fatto che Felice Costini faccia aleggiare, Egli sì, "l’idea di innominabili ricatti che imporrebbero al sindaco stesso e al partito di dover nascondere sotto il tappeto la questione che ti (Gerbino, nda) riguarda, al fine di evitare guai peggiori dovuti a quanto tu potresti dire o fare".

Per il giudizio sull’azione amministrativa attuata da Giuseppe Emili in qualità di sindaco, lascio ai posteri l’ardua sentenza. Anche se tale giudizio, almeno per una parte, è già stato formulato nel 2007, quando sono stato riconfermato al primo turno con circa mille voti in più rispetto alla coalizione che mi sosteneva.

Sulla integerrimità di Giuseppe Emili, quale uomo pubblico, non c’è nulla da attendere: la laurea in galantomismo me l’ha assegnata "honoris causa" il popolo di Rieti".