ESAMINATO PIANO DEL COMMISSARIO AD ACTA DALLA CONFERENZA LOCALE SANITA'

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Ospedale San Camillo De Lellis RietiLa Conferenza locale per la Sanità di Rieti presieduta dall’ assessore delegato Antonio Boncompagni ha esaminato il piano presentato dal Commissario ad acta, On Piero Marazzo, nella riunione del 3 agosto scorso ai Sindaci dei Capoluoghi e ai Presidenti delle Provincie del Lazio, inerente la "Individuazione del fabbisogno di posti letto per acuti, riabilitazione e lungodegenza nella Regione Lazio per l’anno 2009 e conseguente riorganizzazione e riqualificazione della rete e dell’offerta ospedaliera regionale. Integrazioni e modifiche ai Decreti del Commissario ad acta n° 25/08 e n° 43/08";

 premesso e sottolineato che il “bene salute” è priorità assoluta ed inalienabile   che va perseguita nell’esclusivo interesse della collettività e lontano da logiche ragionieristiche e di risparmio;
 
preso atto di quanto richiesto e sollecitato dal Presidente della Regione Lazio e Commissario ad acta, On Pietro Marazzo, nella propria del 31 luglio 2009, prot. Regione Lazio n°675/09, e nella riunione del 3 agosto scorso, ovvero sia, di avviare una consultazione con le forze sociali e con le Istituzioni loco territoriali coinvolte nel "piano di riordino della rete ospedaliera", preventiva e condizionante l’emanazione stessa del Decreto Commissariale di cui sopra;
 
considerato quanto emerso nella Conferenza Locale per la Sanità del g. 11 agosto 2009, e quanto elaborato nella Commissione ristretta di lavoro deliberata nella stessa data, e composta da alcuni Sindaci, dai Consiglieri regionali della provincia di Rieti, dal Delegato della Provincia di Rieti, dai rappresentati di CGIL, CISL, UIL, UGL, riunitasi in data 17 agosto 2009;
 
ribadito che la norma nazionale indica, a tutela della salute, uno standard minimo essenziale pari a 4,5 p.l. per mille abitanti. Nel dettaglio, 3,455 posti letto per acuti ogni mille ab.; 0,7 p. l. per la riabilitazione ogni mille ab.; 0,3 p. l. per la lungodegenza ogni mille ab.; 0,045 p. l. psichiatrici ogni mille ab.. Mentre è evidente allo stato attuale una disomogenea distribuzione dei posti letto per acuti in ambito regionale; si va dai 10,96 p.l. ogni mille ab. della ASL RM E, ai 6,64 p.l. ogni mille ab. della ASL RM A, ai 3,15 p.l. ogni mille ab. per la ASL di Rieti;
 
evidenziate alcune peculiarità socio territoriali della provincia di Rieti; problematiche della popolazione, connesse all’assetto del territorio montano, dispersivo e frastagliato con insediamenti molto parcellizati, densità abitativa della provincia pari a circa 56 abitanti per Km quadrato, in presenza di tre nuclei di accentramento che raccolgono il 50% dell’intera popolazione. Grandi difficoltà di trasferimento nell’ambito di tutto il territorio provinciale, (circa 2750 Km quadrati, e 73 Comuni), a causa di distanze molto elevate, correlate ad una pessima rete viaria, oltre 60 Km tra i tre presidi ospedalieri, con aumento esponenziale del disagio in periodo invernale. La composizione della popolazione, con il relativo indice di vecchiaia (175,6 contro il 132,8 del Lazio) che porta la popolazione residente, circa 155.000 abitanti, a valori pesati di circa 168.000. Popolazione, oltretutto, che aumenta in maniera significativa specie nei periodi festivi e stagionali, stante la vocazione turistica di gran parte della provincia sabina.
 
richiamato il disposto della L.R. 6 aprile 2009, n°9 “Norme per la disciplina dei distretti socio-sanitari montani”;
 
richiamato il disposto della Deliberazione di G.R. del 19 giugno 2007, n°433 “indicazione e interventi per la realizzazione di iniziative tese ad integrare le attività sanitarie e socio sanitarie. Incentivazione dei processi di de-ospedalizzazione nella Regione Lazio”;
 
tutto quanto detto,
 
conferma la validità del Decreto del Commissario ad acta n°43/08 che in sintesi prevede per la sanità ospedaliera e territoriale reatina:
 
la riallocazione in provincia di 60 posti letto per acuti nell’ambito del Presidio Ospedaliero Unico Integrato di Rieti, Amatrice e Magliano in Sabina con rideterminazione del numero totale dei posti letto in 446;
un gap di sanità intermedia da colmare di 326 posti letto (RSA);
l’ assegnazione di 4 posti letto di hospice;
l’attivazione di un Presidio Territoriale di Prossimità con 10 posti letto a Magliano Sabina ed Amatrice;
Piano di riorganizzazione e rientro condiviso con i Sindaci di Amatrice e Magliano in Sabina e con le Organizzazioni Sindacali;
 
conferma la validità dell’accorde del 24 settembre 2008 sottoscritto dal Vice Presidente On. E. Montino e le OO.SS. CGIL, CISL, UGL presso la Giunta regionale del Lazio in particolare relativamente alla autorizzazione alla attivazione di 150 posti letto di riabilitazione post-acuzie e lungodegenza medica di cui la provincia di Rieti è totalmente sprovvista (allegato n°1, parte integrante al presente);
 
esprime, altresì, al Commissario ad acta il proprio parere contrario alla proposta di riordino della sanità ospedaliera regionale presentata il 3 agosto 2009, in quanto:
 
prevede la chiusura degli stabilimenti ospedalieri di Magliano in Sabina e di Amatrice, centri essenziali per il sistema ospedaliero provinciale nell’ambito del Presidio Ospedaliero Unico Integrato di Rieti, Magliano S. ed Amatrice. Il Marzio Marini è collocato nella bassa Sabina e riveste un ruolo sanitario importante di risposta al bisogno sanitario della popolazione reatina, e strategico perché nelle immediate vicinanze della A1, una delle più importanti autostrade italiane. Il secondo, quello di Amatrice, è presidio ospedaliero “montano” , come confermato dalla L.R. 9/09, inalienabile per la realtà loco territoriale amatriciana, penalizzata da forti disagi climatici e viari. All’uopo si allegano come parti integranti al presente le deliberazioni dei Consigli comunali di Amatrice e Magliano in Sabina in cui all’unanimità si esprime parere contrario alla chiusura dei due nosocomi (allegato n°2 e n°3). E’ evidente, inoltre, che le particolarità orografiche del territorio reatino impongono una spalmatura dei posti letto per acuti perlomeno sui tre poli esistenti, ovvero sia il De Lellis, il F. Grifoni e il M. Marini; la chiusura dei due satelliti territoriali comporterebbe un immediato sbilanciamento del sistema con alto rischio di collasso della gestione dell’ assistenza sanitaria;
 
prevede, per la provincia di Rieti, un indice di letti per acuti di circa il 2,2 per mille abitanti, ben al di sotto del 3,455 previsto dalla norma nazionale, in una realtà locale in cui, oltretutto, l’unico erogatore di servizi sanitari è il Servizio Sanitario pubblico, data la totale assenza di Case di Cura private.
 
Invita, inoltre, il Commissario ad acta:
 
al rispetto di tutto quanto condiviso e contenuto nel Decreto Commissariale n°43/08 e e nell’accordo del 24 settembre 2008 sopra richiamati; al rispetto di quanto previsto nella D.G.R. n. 433/07;
 
a disporre ogni provvedimento necessario affinché vengano rispettati su tutto il territorio della provincia di Rieti i tempi di intervento del sistema dell’emergenza sanitaria, gestita dall’ARES 118, con il mantenimento delle postazioni 118 esistenti e con il potenziamento della rete emergenza urgenza attraverso il servizio di elisoccorso, unico servizio, al momento pressocchè assente, in grado di garantire su tutto il territorio il rispetto dei tempi di risposta alla emergenza sanitaria. In particolare si richiede il mantenimento delle postazioni di Leonessa e Paganico così come strutturate.(all. n°4 parte integrante del presente);
 
a destinare risorse sufficienti per le attività di prevenzione sanitaria, necessarie e fondamentali per tutelare la salute pubblica.
 
Dette richieste sono essenziali per garantire i livelli minimi di assistenza alla popolazione della provincia di Rieti. Un territorio troppo spesso penalizzato da logiche “centrali” e da necessità ragionieristiche di taglio della spesa pubblica. Su questa linea la provincia sabina ha già contribuito al massimo delle proprie possibilità e con sacrificio al piano di rientro, condividendo le scelte operate e disposte nel Decreto Commissariale n°43/08. Pertanto non sono più tollerabili ulteriori tagli assistenziali.
Nella certezza di essere ascoltati e compresi dalla Amministrazione regionale, si rimane in attesa dei “fatti” concreti indicati e confermati in questo documento, nella convinzione che il tavolo politico istituzionale sappia risolvere le problematiche attraverso il dialogo e la mediazione. Il non rispetto degli impegni assunti nel D. C. n°43/08 e nell’accordo con i Sindacati del 24 settembre 2008 farà immediatamente ricorrere i Comuni del territorio reatino in Tribunale, onde difendere il diritto fondamentale, quello della salute.
 
Allegati, parte integranti del documento:
1 – Accordo tra il Vice Presidente Regione Lazio e le OO.SS. del 24 settembre 2008;
2 – Deliberazione del Consiglio Comunale di Amatrice dell’agosto 2009;
3 – Deliberazione del Consiglio Comunale di Magliano in Sabina dell’agosto 2009;
4 – Lettera del Sindaco di Panico Sabino.
 
Documento approvato all’unanimità dalla Conferenza locale per la Sanità di Rieti in data 28 agosto 2009.                  

PESCETELLI DENUNCIA LA MANCANZA DI SICUREZZA AL DE LELLIS

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Cisl Rieti“Il reparto Diagnosi e cura del De Lellis è allo sbando, senza alcun controllo da parte del suo responsabile e fuori legge per norme di sicurezza. Se l’Azienda sanitaria locale non vi metterà immediatamente mano saremo costretti, come è accaduto in passato, a denunciare tale stato alla Procura della Repubblica”.

 
Questo è quanto afferma il segretario generale della Ust-Cisl di Rieti Bruno Pescetelli all’indomani dell’incendio divampato nel reparto per mano di una paziente ricoverata in Tso (trattamento sanitario obbligatorio).
 
“Inutile nascondersi. Quanto accaduto –spiega Pescetelli- poteva trasformarsi in tragedia. Il reparto infatti non solo è privo delle più elementari norme antincendio, ma è dotato di una sola via di fuga, chiusa a chiave, mentre molte finestre sono provviste di sbarre che ne limitano l’apertura. Non esiste ne una seconda porta d’emergenza ne, una scala antincendio. Se lunedì scorso le fiamme si fossero propagate all’intera struttura, i pazienti ricoverati avrebbero davvero rischiato la vita perché intrappolati dentro le proprie stanze senza possibilità di uscita.  Ciò che sconcerta è che lo stato in cui versa la struttura ospedaliera si protrae ormai da anni senza che nessuno, dai vertici aziendali al responsabile del dipartimento di salute mentale Roberto Roberti se ne occupino. Un atteggiamento irresponsabile che mette a rischio la vita del personale medico ed infermieristico che vi opera e non ultimo, dei pazienti ricoverati”.  
 
1) Una reparto, il diagnosi e cura del De Lellis, vecchio di vent’anni. Vecchio come struttura (intonaci scrostati e sporchi, arredi datati) ma soprattutto come concezione di ricovero e cura.
2) Un reparto in cui i malati sono compressi dentro anguste camere di degenza in una situazione di promiscuità (uomini e donne insieme in stanze ancora da 4 posti letto) che non può essere oltremodo tollerata. 
3) Un reparto in cui i servizi igienici sono totalmente insufficienti (soltanto da qualche tempo ne funzionano 2).
 4) Un reparto in cui il personale è totalmente insufficiente (da 4 infermieri si è passati a turni di 3), nonostante sia arrivato a contenere anche 17 pazienti.
 5) Un reparto che viene utilizzato come “deposito per le emergenze” soltanto perché il Dipartimento di salute mentale non assurge a filtro tra il territorio e l’ospedale. Vale a dire non opera, attraverso i servizi territoriali, quella prevenzione e riabilitazione delle patologie psichiche a cui gli stessi invece sono destinati.
6) Un reparto in cui può capitare che una paziente affetta da depressione venga associata in stanza con una schizofrenica. 
 
Negli ultimi anni la Cisl ha chiesto più volte alla direzione generale della Asl e all’Ufficio tecnico dell’Azienda di intervenire sul reparto con atti concreti tesi ad una ristrutturazione, potenziamento e messa a norma del reparto. Ma ne i primi, ne tanto meno la struttura tecnica diretta da l’ingegnere Marcello Fiorenza si sono mai prodigati per mutare tali gravi carenze.

FC RIETI, DOPO APPENA UN MESE SCHENARDI LASCIA

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A seguito della pesante sconfitta con il Sabinia 4-2, squadra di promozione, arriva dopo poco più di un mese la rottura tra il presidente della FC Rieti Palombi e il nuovo allenatore Schenardi arrivato in sostituzione di Infantino.

Nulla contro il presidente, ma la squadra non è all’altezza, questo è quanto afferma l’allenatore dimissionario.
 
Svanisce così la preparazione estiva, come successe lo scorso anno con il mister reatino Tonino Pezzotti, battendo però il record della passata stagione quando il tecnico reatino fu allontanato dopo la prima gara ufficiale in Coppa Italia.
Per la gara di domani contro la Ternana dell’ex Rieti Marini  in panchina Gianni Bianchetti in attesa del nuovo allenatore.
 
Pensiamo che forse, per raddrizzare la società amarantoceleste servirebbe un direttore sportivo, figura di particolare importanza in questa società come in tutte le altre dove riveste un ruolo fondamentale, diversamente non  prevediamo un futuro roseo ne oggi ne mai per la squadra reatina.
 
Riteniamo inoltre, come logica insegna, che una squadra, in qualsiasi disciplina sportiva, debba essere costruita dal Presidente, in accordo con il  direttore sportivo e l’allenatore e non può allestirla esclusivamente il presidente perché, come tutti sappiamo, ogni tecnico ha le sue caratteristiche di gioco.
Continua intanto la protesta dei tifosi.

NUOVA ITALIA, LA SANITA' REATINA TRA DISSERVIZI E PROCLAMI

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Circoli Nuova ItaliaQuella che si sta vivendo è una delle stagioni più critiche per la sanità della nostra provincia.

Dalla preannunciata e probabile chiusura degli ospedali di Amatrice e Magliano, immolati alla causa del piano di rientro della Regione Lazio che tanto ha promesso e niente ha dato ai cittadini reatini (ricordate lo sbandierato accreditamento pre-elettorale delle rsa?), alle numerose criticità del nosocomio del capoluogo.

Il pronto soccorso del De’ Lellis è, infatti, sempre più al collasso con la sola presenza, ormai quasi strutturale, di soli due dei tre medici previsti in servizio. A ciò si aggiungono i gravi disservizi del laboratorio analisi e del Cup causati da carenze di personale e dal blocco del sistema informatico aziendale, l’agonia irreversibile del reparto di Ortopedia, le liste di attesa (il cui abbattimento era una delle priorità dell’attuale direzione generale) che si allungano spaventosamente a più di 5 mesi come accade, ad esempio, per l’ambulatorio di Neurologia, la massiccia e insostenibile presenza di personale precario sia medico sia del comparto senza nessuna reale prospettiva di stabilizzazione e, quindi, con mobilità passiva anche del personale sanitario verso le Asl limitrofe che offrono contratti a tempo indeterminato.
 
Inoltre, l’incendio divampato nel Spdc la notte del 25 ha prodotto, fortunatamente e fortunosamente, solo conseguenze contenute per i pazienti, grazie anche al pronto intervento del personale in servizio. Come dire che eravamo stati facili profeti a segnalare da più di un anno tutta una serie di carenze organizzative, di personale e strutturali nel Dipartimento di Salute mentale. Molte, troppe, le  problematiche segnalate al direttore Roberto Roberti e alla Direzione generale, anche da parte di sigle sindacali (Uil e Cisl) senza ricevere, però, nessuna risposta da parte dell’Azienda. Anzi l’atteggiamento è stato quello di barricarsi dietro un modo di lavorare vecchio di trent’anni, ancorato a una psichiatria demagogica e ideologica, tralasciando l’utilizzo della buona pratica clinica in uso nei Dsm che realmente sono efficienti. Sempre in riferimento al Spdc, da circa due anni è stato richiesto dal personale un adeguamento minimo, ma indispensabile, del reparto, a partire da semplici aspiratori di fumo, presidi igienico-sanitari, segnalatori di incendio, uscite di sicurezza e turnazione di personale di ruolo, ma nulla è stato fatto.
 
Ancora più rilevante e grave, se possibile, è la “latitanza” del dottor Roberti, primario del reparto. Inoltre, nella recente attribuzione di posizioni, si è guardato da affidare incarichi gestionali e professionali ai suoi collaboratori (medici e infermieri) che di fatto portano avanti il lavoro, seppur tra numerose difficoltà. Non è certamente questa la sanità che i reatini, utenti e operatori, si meritano.
 
Si tratta di una situazione reale in netto contrasto coi pomposi proclami di buona ed efficiente gestione espressi pedissequamente dal direttore Bellini e dai suoi collaboratori.

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PUBBLICA SICUREZZA

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immigrati a RietiIl Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione ha emanato, con riferimento alla legge 94/2009, recante “Disposizioni in materia di pubblica sicurezza” una  circolare in data 27 agosto 2009 concernente: accordo di integrazione; alte professionalità e ricongiungimenti familiari.

In particolare, la circolare fornisce indicazioni operative riguardo la sottoscrizione dell’accordo di integrazione, da parte dello straniero, quale condizione essenziale per il rilascio del rinnovo del permesso di soggiorno; la permanenza sul territorio nazionale degli studenti stranieri che hanno conseguito in Italia alte professionalità; la nuova formulazione dell’art. 29 del Testo Unico, sui ricongiungimenti familiari

RICERCHE PALINOLOGICHE NEI LAGHI REATINI

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lago visto da Poggio BustonePer il secondo anno i laghi della piana reatina (Lungo e Ventina) sono interessati da una campagna di carotaggio condotta nell’ambito di un progetto di cooperazione scientifica tra l’Università della Tuscia (Viterbo) e l’Università del Nevada (Reno, USA). 

Il progetto di ricerca riguarda il prelievo di carote di sedimento da aree umide laziali (in primo luogo laghi e lagune) e, quindi, l’analisi in laboratorio dei pollini contenuti nei vari livelli. L’obiettivo è quello di ricostruire l’evoluzione della flora e della vegetazione di questi territori durante l’Olocene, ossia negli ultimi 10000-12000 anni. Il gruppo di ricerca è coordinato da Scott Mensing dell’Università del Nevada – in sabatico presso il Dipartimento DAF della Tuscia – e Gianluca Piovesan, coordinatore del corso di laurea in Scienze e Tecnologie per la Conservazione delle Foreste e della Natura che l’Università della Tuscia offre presso le sedi di Cittaducale e Viterbo con due curricula unici nello scenario nazionale (Ecoingegneria e Gestione delle Aree Protette).
 
Negli ultimi anni l’Università della Tuscia si sta caratterizzando sempre più per l’elevato livello della ricerca espressa (vedi la recente graduatoria delle Università Italiane prodotta la Ministero dell’Università dove la Tuscia si è distinta dagli altri atenei del centro-sud) nel campo ambientale/forestale e nella formazione ai vari livelli (dai corsi di laurea a quelli di dottorato). L’impegno di diversi docenti del corso di laurea in Scienze e Tecnologie per la Conservazione delle Foreste e della Natura sul territorio reatino sta dando i primi frutti con risultati interessanti che vanno dalla gestione delle risorse faunistiche a quella delle risorse idriche e forestali. Questo progetto di carattere paleoecologico rappresenta un’altra iniziativa inquadrabile nelle ricerche di base e permetterà agli studenti del corso di laurea di Cittaducale di entrare in contatto con il mondo della ricerca ambientale. A questa studio collabora, infatti, la dottoressa Irene Tunno, che dopo essersi laureata frequentando i corsi presso la sede di Cittaducale e aver conseguito una laurea specialistica forestale a Viterbo, ha vinto una borsa di studio trimestrale finanziata dal consorzio delle università degli Stati Uniti (USAC). L’obiettivo della borsa è stato quello di dare inizio ad un percorso di specializzazione in palinologia presso i laboratori dell’Università del Nevada sotto la supervisione del Prof. Mensing.
Durante questo periodo sono state analizzate le carote prelevate da Lago Lungo la scorsa estate. I primi risultati mostrano interessanti variazioni degli spettri pollinici, in particolare della vegetazione arborea (querceti e alnete), da collegare in primo luogo alle varie campagne di bonifica dell’area avvenute negli ultimi due millenni. Si tratta di ricerche che hanno importanti aspetti applicativi poichè, non solo forniscono informazioni sui cambiamenti climatici, ma servono anche a capire l’impatto dell’uomo sugli ecosistemi naturali.
 
Da quest’anno poi si sono unite al gruppo di ricerca due equipe: una, coordinata da Fabio Florindo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma, ha l’obiettivo di datare le carote con metodi paleomagnetici; l’altra, coordinata da Ciro De Pace, tenterà l’identificazione tramite analisi genetiche dei pollini sino a livello di specie o razza (aspetto non trattabile con le tecniche microscopiche) per rispondere ad interessanti interrogativi, quale, ad esempio, l’inizio delle modificazioni del paesaggio naturale riconducibili all’attività dell’uomo.
Queste ricerche sono state rese possibili anche grazie ad un contributo finanziario della Provincia di Rieti – Assessorato all’Università – e al supporto logistico del personale della Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile.

A RUOTA LIBERA, AL VIA LA CAMPAGNA ABBONAMENTI

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“A” come Amatrice. Inizia da qui la campagna di tesseramento della A Ruota
Libera per l’anno 2009/2010.

“Insieme si vince”: è questo lo slogan lanciato dall’associazione reatina, che vuole consolidare il proprio progetto sportivo nella nostra città e nell’intera Provincia.
Proprio per questo motivo il presidente Paolo Anibaldi ha fortemente voluto che la campagna di tesseramento partisse da Amatrice, dove sabato 29 e domenica 30 si svolgerà la 43° Sagra degli Spaghetti all’Amatriciana. A Ruota Libera sarà presente con un suo stand, all’interno del quale tutti gli interessati potranno richiedere informazioni ed iscriversi all’associazione.
Come dichiara il presidente Anibaldi, “sarà questo solo il primo di vari momenti pensati per far sì che l’attenzione per il basket rimanga viva in tutta la Provincia e l’avventura della A Ruota Libera, approdata in soli due anni in serie A2, al cospetto di colossi quali Roma, Napoli e Torino, continui con il coinvolgimento di tutti”.
 
Chiunque fosse interessato ad iscriversi può farlo contattando direttamente l’associazione al 3467427618 oppure visitando il sito www.aruotalibera.org .

Le adesioni prevedono la possibilità di diventare socio sostenitore (25 euro), socio ordinario (50) e socio onorario (100).

12a FESTA DELLO SPORT E RIONE QUATTRO STRADE

Formichetti memorial ScopignoGrande soddisfazione in seno alla Pol. D.Virtus 4 Strade 1997 , per l’ottima riuscita della 12° Festa dello Sport e Rione Quattro Strade , che si è svolta a
Quattro Strade , presso l’Area Commerciale L’Aliante Iperstore GS nei giorni 22/23 e 26 Agosto .
L’Ottima  affluenza di pubblico circa 3.000 persona a serata è la tangibile testimonianza della riuscita della manifestazione – afferma il Presidente Fabrizio Formichetti –  un grazie all’amministratore dell’Area Commerciale L’Aliante Iperstore GS  Sig. Mario Grillo , al Direttore dell’ Iperstore GS Dott. Telari , alle orchestre spettacolo Luca Sebastiani e Tonino Serva , al gruppo Teatrale Sipario Rosso di Alessio Angelucci a Franco Patacchiola e le sue barzellette ed al Centro Arte Angioina e soprattutto a tutti gli sponsor che con il loro contributo hanno consentito la realizzazione della stessa , una festa che ogni anno cresce sempre di piu’ rappresentando un appuntamento fisso all’insegna del piu’ sano divertimento per il Quartiere di Quattro Strade e la Città di Rieti .
Durante la festa oltre alla premiazione dei vari tornei ( Memorial Cari , Tennis da Tavolo etc. ), e la mostra di pittura e artigianato a cura del Centro Arte Angioino , si è svolta la presentazione della squadra e dello staff dirigenziale della stessa , con il Presidente Fabrizio Formichetti , che ha tracciato come ogni anno il bilancio dell’attività svolta da tutta la Polisportiva , mettendo in evidenza con la conquista del premio Disciplina della 2° Categoria , ed i buoni risultati ottenuti nel calcio da tavolo subuteo ( campionati Italiani ) , e la festa del sole dove la Polisportiva da ben sei anni partecipa in rappresentanza del RIONE QUATTRO STRADE .
Per il prossimo anno due saranno le novità in seno alla Polisportiva ; la partecipazione nel settore calcio al campionato provinciale GIOVANISSIMI e l’ampliamento delle discipline già praticate con un nuova il TENNIS DA TAVOLO dove verrà costituita un vera e propria squadra.

LA FONDAZIONE VARRONE DONA VOLUMI AL MAESTRO NAKANO E ALL'ORCHESTRA

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Consegna libri NaganoAl termine delle prove del Gran concerto finale del Reate Festival, il M°Kent  Nagano e i musicisti della Tafelmusik Orchestra, hanno ricevuto la visita del Presidente della Fondazione Varrone, Ente sostenitore della prestigiosa kermesse.
 – Dopo aver apprezzato la loro magistrale perfomance, vorrei donare in segno di stima e gratitudine a tutti i talentuosi musicisti diretti in modo impeccabile dal M° Kent Nagano, i preziosi volumi editi dalla Fondazione Varrone, con l’auspicio di far scoprire ed apprezzare il patrimonio naturalistico ed architettonico del nostro territorio – ha dichiarato il Presidente Innocenzo de Sanctis. Il prezioso volume fotografico, che racchiude le incontaminate bellezze reatine, è stato donato anche al Professor Bruno Cagli, direttore artistico della Sezione Belcanto.
La donazione dei 104 volumi è stata accolta con grande entusiasmo dai musicisti ed è stata particolarmente apprezzata dal M° Kent Nagano già estimatore di Rieti e del Teatro Vespasiano definito da lui stesso, unico al mondo.
Presente alla consegna dei volumi, il vice Presidente della Fondazione Flavio Vespasiano, Gianfranco Formichetti e il  Sovrintendente Carlo Latini.
 – Certamente il Festival è stata una prestigiosa occasione di dare visibilità al nostro territorio che anche attraverso questi importanti progetti artistici si configura sempre di più come centro di cultura. Siamo convinti che l’arte, possa diventare uno strumento privilegiato di sviluppo della nostra provincia – ha dichiarato il Presidente de Sanctis che ha concluso la visita con un auspicio – Mi auguro che sfogliando le immagini suggestive del volume, gli illustri ospiti provenienti da tutto il mondo, possano apprezzare il fascino e le potenzialità di questa terra che merita di essere riscoperta e valorizzata  -.

PRESENTATA LA FESTA DEMOCRATICA 2009

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Pd RietiE’ stata presentata ieri mattina presso la sede provinciale del Partito democratico di Rieti la Festa democratica 2009 che si svolgerà dal 2 al 6 settembre in località Capodacqua nel comune di Poggio Mirteto.
“Abbiamo scelto un posto che fosse di passaggio e non, come accaduto nelle precedenti edizioni, un centro cittadino – ha dichiarato il coordinatore provinciale del Pd Giuseppe Rinaldi – Il posto scelto quest’anno di sicuro rappresenta in pieno il comprensorio della Bassa Sabina visto che si trova su una strada di collegamento tra i principali centri della Sabina.
Per quanto concerne il programma degli incontri –  continua Rinaldi – abbiamo scelto di trattare temi concreti come la Sanità e la casa; logicamente grande attenzione è stata riservata al lavoro svolto dalla Regione Lazio.
Accanto a ciò – conclude il coordinatore provinciale – come ormai abitudine ci saranno stand gastronomici e un ricco programma d’intrattenimento con un doppio filone di spettacoli appositamente predisposto per accontentare i gusti di tutte le età”.