REGIONALI, INCONTRO DI MPI SANTANCHE' E FIAMMA TRICOLORE

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"Oggi, sabato 23, è stato convocato d’urgenza, alle ore 12, presso l’hotel Visconti a Roma, il direttivo romano del ‘Movimento per l’Italia con Daniela Santanchè", che incontrerà una delegazione del partito ‘Destra Sociale – Fiamma Tricolore’, guidata dal segretario nazionale, Luca Romagnoli".

Lo rende noto l’ufficio stampa dell’Mpi-Lazio.
"Sarebbe un peccato – dichiara Schiuma – a causa di controproducenti veti romani, imposti da chi poi li ha subiti più volte, lasciare che la ‘Destra Sociale – FT’, ossia il partito che a destra del PdL ha avuto il più alto numero di consensi nelle scorse elezioni europee e che ha già sancito nel proprio ultimo congresso nazionale il ripudio di ogni forma di estremismo e di intolleranza, concorra con un suo candidato alla presidenza della regione Lazio".

 

RISULTATI ECCELLENTI DI "ALLEANZA SPORTIVA" NELLA PISCINA DI CITTADUCALE

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Successo di pubblico e di risultati nella seconda edizione della "Combinata nuoto-nuoto pinnato" svoltasi nella piscina comunale di Cittaducale, il complesso polivalente dell’Alleanza sportiva italiana (Asi) – Comitato provinciale di Rieti.

Organizzato dalla Fipsas-Nuoto pinnato (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee) in collaborazione con l’Asi reatina e l’Asd Nuova Italia, l’evento ha registrato la partecipazione di oltre quindici società provenienti da tutto il Lazio.

Da sottolineare, infatti, che per la prima volta, in vasca è andata anche una società reatina, la Dls Nuoto Rieti, in evidenza anche per gli ottimi piazzamenti delle sue due atlete.
Gli iscritti alle gare sono stati 170, con partecipanti di diverse età, dai nove anni fino alle categoria master. Tra nuotatori, tecnici ed accompagnatori sono state oltre quattrocento le presenze registrate.

"E’ una grande soddisfazione in termini di risultati tecnico-sportivi – dice Riccardo Guerci, responsabile provinciale di Alleanza sportiva – vista anche la splendida prestazione delle due atlete reatine, Erika De Angelis e Letizia De Dominicis, che, alla loro prima uscita, hanno centrato rispettivamente un ottimo terzo e quarto posto, ciascuna nella propria categoria. Tanta partecipazione – continua Guerci – deve considerarsi un’opportunità per il territorio: dopo la mattinata di gare, infatti, tutti, atleti e non, si sono riversati, ad esempio, nelle attività di ristorazione delle vicinanze, a conferma che eventi sportivi di portata regionale possono essere un volano in termini economici e turistici".

L’adeguatezza della struttura, la professionalità del personale dell’Asi provinciale, la passione degli associati, dati i buoni risultati ottenuti, hanno determinato, infine, l’assegnazione di altri tre eventi regionali che nei prossimi mesi si svolgeranno nella piscina di Cittaducale.

LETTERA DI MELILLI AL SEGRETARIO REGIONALE PD MAZZOLI

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Caro segretario, dopo la candidatura unanime di Emma Bonino da parte della nostra Assemblea regionale non abbiamo ancora avuto l’opportunità di un confronto con lei negli organi di partito, registro invece notizie, a partire della sua intenzione di candidarsi in Lombardia, che rischiano di creare ulteriori perplessità nel nostro elettorato.

Ritengo perciò necessario ed urgente la convocazione di un’Assemblea regionale con la partecipazione di Emma Bonino che consenta a tutto il Partito di confrontarsi  con lei su aspetti programmatici e modalità operative che ritengo decisivi per la vittoria alle elezioni regionali.

Ti chiedo pertanto di concordare una data che mi consenta di convocare al più presto l’Assemblea regionale.

COMITATO SABINO: UN'AREA ARCHEOLOGICA PER IL POLO LOGISTICO

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Un doveroso commento al documento siglato al termine della riunione tenutasi lo scorso 12 gennaio presso la sede del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti sul Polo della Logistica di Passo Corese.

Citiamo dal comunicato, così come ci è pervenuto: “le indagini archeologiche, contrariamente a quanto indicato nel parere rilasciato in Conferenza dei Servizi dalla stessa Soprintendenza (dove si prevedeva una fase di approfondimento in solo 8 zone incluse nell’intero ambito di sviluppo) sono ora eseguite a “tappeto” sull’intero territorio e ciò ha comportato un lungo ritardo per poter dare concreto avvio ai lavori, e comporta un rilevantissimo incremento dei costi e soprattutto l’incapacità di determinare con certezza la data di consegna dei lotti urbanizzati agli imprenditori assegnatari”, “ogni ulteriore ritardo rischia di vanificare ulteriormente gli sforzi fin qui sostenuti e che, laddove le indagini archeologiche dovessero comportare ulteriori slittamenti non pianificabili, potrebbero sorgere difficoltà anche per gli operatori che ad oggi hanno comunque mantenuto in essere il loro impegno alla realizzazione dei previsti stabilimenti, tenuto conto che il fattore tempo per tali società non è una variabile indipendente per la concretizzazione dell’iniziativa utile allo sviluppo ed alla occupazione.”
“I partecipanti all’incontro chiedono pertanto alle forze politiche, alle Istituzioni ed ai rappresentanti istituzionali territoriali di assumersi sino in fondo le responsabilità  che gli competono per evitare, pur nella correttezza degli adempimenti, che si possano determinare le condizioni per ulteriori “fughe” di imprese e di investimento dal territorio”

Commento:

come mostrano le fotografie, scattate in data 21-01-2010 (cioè dieci giorni dopo la riunione del Consorzio), e come qualunque cittadino può verificare di persona, le indagini archeologiche  non sono assolutamente eseguite “a tappeto”. La zona delle indagini archeologiche riguarda in questo momento ancora e soltanto circa un terzo della superficie del terreno in questione, a sud (ne manca quindi ben più della metà) e non quindi la totalità dell’area.
E’ ragionevole e prudente pensare, facendo semplicemente le proporzioni con il lavoro fatto fin’ora, che ci vorranno parecchi mesi se non di più anche e soltanto per uno scotico superficiale e per le prime indagini. (Basta pensare soltanto alla ricerca e alla delimitazione dei preziosi acquedotti sotterranei, di cui parla la Prof. Muzzioli nel suo libro “Cures Sabini”, (pag. 43 ) rinvenuti nell’area. L’area è vastissima.

Molte delle indagini parziali sono state eseguite fin’ora soltanto con lo scotico superficiale, mentre, anche lo studio di impatto ambientale realizzato sull’area dal consorzio stesso (!) (Tavola 13, aspetti archeologici), indica giustamente la necessità di procedere in varie fasi, e con strumenti ben più sofisticati dello scotico superficiale: dalle mappe di predittività al lavoro di ricognizione integrale, utilizzando un sistema di georeferziazione, realizzando modelli tridimensionali, gestendo i dati su una piattaforma GIS in ampliamento progressivo, utilizzando il georadar. (Dagli impegni che sono stati presi nello studio di impatto ambientale sembra che un area di circa 200 ettari non si può che indagare in anni di studio ed è chiaro a chiunque che non è quantificabile il tempo in anticipo).

Le responsabilità: Si ha l’impressione che si cerca di dare le responsabilità dei ritardi o della vanificazione degli sforzi costruttivi, alternativamente, a due soggetti: le organizzazioni che difendono l’ambiente e la soprintendenza archeologica.
Noi pensiamo che, sia le organizzazioni che difendono l’ambiente che la soprintendenza si assumono quotidianamente le loro responsabilità: le prime cercano in tutti i modi di trattare un territorio prezioso come quello Sabino con la cura che merita, nell’interesse di tutti, dai più giovani ai più anziani, mentre la Soprintendenza lavora tutti i giorni, con pochissimi mezzi ed un territorio enorme, nel modo migliore e con i tempi lenti, che tutti conoscono, degli archeologi, per salvaguardare un territorio prezioso come quello Sabino, ancora una volta nell’interesse di tutti. (repetita iuvant). Ricordiamo che la Soprintendenza è lo Stato.

Ci dispiace doverlo sottolineare, e lo facciamo deliberatamente senza alcun commento, ma purtroppo le responsabilità di tutta questa operazione vanno cercate in chi ha scelto un’area archeologica come contenitore del Polo della Logistica, ben sapendo che le due principali indagini archeologiche realizzate sull’area del Polo sono del 1980 (Prof. Maria Pia Muzzioli) e del 2000 (British School of Rome), quindi ben antecedenti o contemporanee alla scelta dell’area.
C’è stato tutto il tempo per non sprecare risorse  pubbliche  e private e non far nascere sogni. Non ipotizziamo neanche per scherzo che chi ha intenzione di investire milioni di euro in un area non sia informato sulle sue caratteristiche peculiari.
Ricordiamo che le due campagne archeologiche hanno rinvenuto nella sola area del Polo e nelle immediate vicinanze rispettivamente 36 (trentasei) e 84 (ottantaquattro) siti archeologici, distribuiti in 10 (dieci) periodi storici (Di Giuseppe, Sansoni, Williams e Witcher, “Sabinensis ager revisited” Papers of the British school of Rome, Volume LXX, 2002). Ricordiamo che il PTPR della Regione Lazio ha indicato con chiarezza nella tavola B20 le presenza archeologiche dell’area, da salvaguardare con una fascia di rispetto di 100 metri, ed ha indicato nella Tavola C20 l’area come parte di un’area vocata a Parco Archeologico e Culturale.

Ci spiace doverlo sottolineare, ma quando si sceglie un’area archeologica per costruirvi sopra non si può dire “che il fattore tempo per tali società non è una variabile indipendente”: tutti sanno che un “area archeologica” (tra l’altro vastissimo) porta proprio nella sua definizione, nel suo stesso nome, il concetto di tempi di indagine incerti. L’incertezza dei tempi va quindi ancora una volta attribuita a chi ha scelto quest’area.

Ci spiace doverlo sottolineare, ma il rilevantissimo incremento dei costi va considerato una di quelle variabili che chi ha scelto un area archeologica doveva prendere saggiamente in considerazione prima, e non scoprire poi. Di chi è quindi la responsabilità?

Non crediamo che spetti alle organizzazioni ambientaliste soltanto difendere e non proporre, ed in varie occasioni abbiamo invitato i responsabili del progetto e le istituzioni a realizzare insieme una grande conferenza sullo sviluppo della Sabina, e abbiamo sempre avuto dinieghi. Sempre.
Rinnoviamo l‘invito, dando per vero che tutti abbiamo a cuore sia lo sviluppo dell’occupazione che la salvaguardia di un territorio pieno di storia, magnifico dal punto di vista ambientale.

ANCHE A RIETI IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA

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Ogni quarto sabato del mese anche Rieti avrà il suo Mercato di Campagna Amica.

Il primo sarà inaugurato il 23 gennaio, giorno nel quale Piazza Vittorio Emanuele, a partire dalle ore 8, ospiterà numerosi stand. Con Rieti (il 30esimo comune nel Lazio ad aver inaugurato i mercati ideati dalla Coldiretti) si completa l’unico tasello vuoto nella regione.

A breve se ne aggiungeranno altri due, già individuati nei comuni di Amatrice e Poggio Mirteto, per arrivare ad un totale di cinque unità.

"E’ una grande occasione per i produttori del territorio  – hanno detto il direttore Coldiretti Aldo Mattia e il presidente Enzo Nesta, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta in Viale Morroni – di far conoscere i loro prodotti, di provata qualità, e di guadagnare in maniera adeguata grazie all’abbattimento dei passaggi intermedi, abbattimento che rende possibile anche l’ acquisto ad un prezzo scontato del 30 per cento, rispetto a quello indicato dal servizio SMS consumatori del MIPAAF.
L’accorciamento della filiera permette inoltre di poter verificare freschezza e genuinità".

L’iniziativa ha avuto il pieno appoggio del Comune, rappresentato dall’assessore alle attività produttive Perelli, il quale ha annunciato l’intenzione di riattivare il Mercato Coperto, collocato sotto i portici del Municipio, proprio per dare una collocazione adeguata e stabile all’iniziativa.

"In questo modo gli stand potrebbero essere aperti 4 giorni su 7 – ha precisato – l’agricoltura può rappresentare la vera alternativa alla crisi del comparto industriale della città".

EMILI: I SINDACATI PIU' INTERESSATI A TUTELARE I GARANTITI, CHE I BISOGNI DELLA GENTE

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In riferimento al susseguirsi di comunicazioni da parte dei sindacati di categoria in merito ai bandi per le progressioni verticali del personale di ruolo, il sindaco Giuseppe Emili dichiara quanto segue:

“Il 29 dicembre 2009 l’amministrazione comunale di Rieti ha deliberato una serie di atti di grande rilevanza relativi alla stabilizzazione di lsu,  co.co.co e altro personale: a tutti i precari del Comune che ne avevano i requisiti, come è ormai tradizione e costume delle giunte da me guidate, è stato garantito uno stipendio a tempo indeterminato.

Sono stati altresì adottati gli atti relativi ai bandi per le progressioni verticali mirate, per così dire, a permettere di ‘fare carriera’ al personale di ruolo del Comune. Su questi atti, le organizzazioni sindacali hanno scatenato una guerra fratricida tesa esclusivamente alla salvaguardia degli interessi dei singoli sindacati.
Questa è la reale situazione. Credo, però, che ciò non riguardi affatto i cittadini di Rieti, i quali sono i veri ‘datori di lavoro’ dei dipendenti comunali e hanno perciò diritto a usufruire dei servizi nel miglior modo possibile, infischiandosene di diatribe intestine.

Se nell’ambito dei bandi c’è qualche ‘anomalia’ o situazione similare, tutto ciò è stato già affrontato dalla giunta e dalla conferenza dei dirigenti del Comune che si sono riunite congiuntamente ieri per analizzare gli atti e per cogliere eventuali discrepanze e hanno deciso di riesaminare ciascun bando, correggendo eventuali errori.

Sono convinto che le migliaia di disoccupati espulsi dal processo produttivo o mai entrati nel processo stesso apprezzeranno lo sforzo fatto dall’amministrazione comunale per stabilizzare i precari, mentre non credo possano essere interessate alle prese di posizione dei sindacati ormai sempre più tesi a tutelare i garantiti e non a occuparsi degli interessi e dei bisogni della gente”.

SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO D'INTESA PER SVOLGIMENTO ELEZIONI REGIONALI

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Oggi alle ore 12.00, presso la Prefettura di Roma, il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, il Prefetto di Rieti Chiara Marolla, il Prefetto di Viterbo Carmelo Aronica, il Prefetto di Latina Antonio D’Acunto, il Prefetto di Frosinone Antonino Maddaloni ed il Vice Presidente della Regione Lazio Esterino Montino, hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa ed un Disciplinare per le prossime elezioni regionali.

Con tale protocollo le Prefetture cureranno, ciascuna per il proprio ambito di competenza territoriale, tutte le operazioni connesse alle citate consultazioni regionali.

BONCOMPAGNI: 200MILA EURO L'ANNO DI RISPARMIO PER LE CASSE COMUNALI

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L’assessore all’Ambiente del Comune di Rieti, Antonio Boncompagni, comunica che in merito all’ottenimento di una maggiore indipendenza energetica dell’amministrazione e di uno sviluppo delle energie alternative, sia per motivi culturali sia per motivi economici, ha raggiunto i primi importanti traguardi.

Oltre la regolamentazione del fotovoltaico e l’imminente installazione di pannelli solari sui tetti degli immobili comunali e degli impianti sportivi ha conseguito, infatti, un risparmio notevole sulla spesa che il Comune ogni anno sostiene per l’acquisto del gas necessario al ciclo del calore. Ciò è avvenuto a seguito di un’accurata ricerca sui gestori del servizio presenti sul mercato e nel pieno rispetto delle normative vigenti.

L’assessore all’Ambiente, di concerto con l’assessore al Bilancio, Giuseppe Diana, ha ottenuto, in sintesi, un risparmio sulla ‘bolletta’ municipale di circa 200mila euro all’anno.
La somma verrà destinata anche alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo del complesso settore delle energie alternative.

 

COMUNE E PROVINCIA INSIEME PER HAITI

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Questa mattina presso la sede della Provincia di Rieti in via Salaria, i presidenti del consiglio provinciale e comunale di Rieti, Carlo Giorgi e Gianni Turina, hanno riunito le conferenze dei Capigruppo del Comune e della Provincia per discutere delle iniziative da mettere in campo congiuntamente in favore della popolazione di Haiti duramente colpite dal terremoto il 12 gennaio scorso.

Al termine della riunione i capigruppo hanno deciso di dare mandato ai presidenti del consiglio provinciale e comunale per definire le attività da intraprendere per la sensibilizzazione di cittadini, associazioni ed enti ma soprattutto per fare in modo che Comune e Provincia congiuntamente si adoperino per realizzare azioni concrete in base ai progetti proposti dal Governo italiano o dalla Protezione civile.

“Con questa iniziativa vogliamo essere una componente attiva di un piano concreto di aiuti per le popolazioni colpite da questa grave calamità – dichiarano i presidenti Giorgi e Turina – Crediamo che questo sia il percorso più giusto da seguire perché, solo grazie alla collaborazione di tutti e mettendo in campo sinergie, senza strumentalizzazioni di sorta, si potrà essere veramente d’aiuto alle migliaia di uomini donne e bambini che in questo momento si trovano in gravissima difficoltà.

Questa prima iniziativa rappresenta un importante valenza istituzionale che vuole ripetersi in futuro anche su altri temi cercando in questo modo di superare i vari schieramenti politici nell’interesse generale del territorio”.

MICCADEI RINGRAZIA I VETERANI DELLO SPORT PER IL RICONOSCIMENTO CONFERITOGLI

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Io sottoscritto Simone Miccadei, presidente dell’ASD Amatori Rieti 2003, desidero ringraziare il Presidente dei Veterani dello Sport di Rieti Cavalier Festuccia e il suo direttivo per il riconoscimento conferitomi per il lavoro svolto per lo sviluppo del rugby tra i giovani della provincia reatina.

Tutto ciò  è stato possibile grazie alla collaborazione dei soci e di  tutti coloro che hanno creduto con me fin dall’inizio in questo ambizioso progetto.

Inoltre, è con orgoglio che comunico di aver ricevuto dalla FIR, proprio in questi giorni, la convocazione nella squadra nazionale under 19 di un giocatore reatino cresciuto nel nostro vivaio, ora in prestito alla Società Rugby Roma Olimpic, Giuseppe Carotti, che conferma ulteriormente il buon lavoro svolto dalla Società nel corso degli anni.