SABINA RADICALE SUI PERMESSI DI SOGGIORNO

0

E’ stato pubblicato sulla stampa locale un articolo che parla dell’ufficio immigrazione della questura di Rieti, "in vetta alla classifica dei più bravi e efficienti d’Italia", e grazie alla quale si sono raggiunti "gli obiettivi prefissati".

Si danno poi le cifre dell’impegno dell’Ufficio: 1889 permessi di
soggiorno rilasciati, 3325 rinnovati, 278 permessi di soggiorno comunitari per soggiornanti lungo periodo rilasciati, 64 decreti di espulsione, 5 provvedimenti di revoca del soggiorno, 92 provvedimenti di rifiuto del soggiorno, 14 accompagnamenti ai Cpt, 141 richieste di riconoscimento di status di rifugiati e 20 permessi di soggiorno per motivi umanitari. 

Siamo lieti, ci complimentiamo e non ci stupiamo di questa efficienza del nostro ufficio immigrazione. Tuttavia non ci è chiaro quali fossero gli "obiettivi prefissati" e vorremmo porre alcune domande riguardo i tempi dei consegna dei permessi di soggiorno. 

Già il 13 di gennaio, salutando il nuovo prefetto, chiedevamo informazioni sull’osservanza, alla questura di Rieti, dei termini di consegna del permesso di soggiorno; l’occasione ci era data dal fatto che da esattamente un mese prima oltre 300 immigrati (oggi 500) erano in sciopero della fame, chiedendo allo Stato Italiano il rispetto dei termini di legge di 20 giorni, che esso stesso si è imposto. 

Si noti che l’ultima attesa media accertata dallo stesso Ministero dell’Interno è di 291 giorni; il che è evidentemente una illegalità dello Stato, la quale genera una illegalità in cui gli immigrati si vengono a loro volta a trovare, considerato che il permesso (documento necessario per ogni pratica) viene ritirato al momento della richiesta di rinnovo e spesso viene riconsegnato già scaduto. 

Il ministro Maroni ha anche più volte annunciato un futuro possibile passaggio di questa competenza ai comuni, ma senza chiarezza su tempi e modalità in cui dovrebbe avvenire. Il dipartimento di Pubblica Sicurezza del Viminale ha poi dichiarato che «in quest`ultimo anno è stata introdotta una procedura per portare a 45 giorni l`iter di rilascio e rinnovo dei permessi»; sono forse questi gli "obiettivi prefissati" raggiunti dalla Questura di Rieti? 

Se così, quali altre iniziative sono previste per il rientro della pratica nella legalità dei 20 giorni? 

Inoltre, alcune Questure rilasciano al momento della richiesta di rinnovo una copia che dimostra che la procedura di rinnovo è in corso; pur non essendo questa "copia timbrata"  un documento riconosciuto nelle pratiche burocratiche, è qualcosa che almeno aiuta gli immigrati quando vengono fermati per accertamenti; è questa pratica in uso, nella Questura di Rieti?

IL SINDACO DI LEONESSA DICHIARA GUERRA AI VIDEOGIOCHI

0

Paolo Trancassini sindaco di LeonessaLa battaglia di Paolo Trancassini, sindaco di Leonessa, trova i consensi degli abitanti del luogo. “Questo gioco dà dipendenza e può nuocere gravemente alla tua salute e all’economia tua e della tua famiglia”. E’ questo l’avviso che i gestori dei videogiochi dovranno apporre negli apparecchi altrimenti verranno multati di 500 euro.

La ludopatia è ritenuta ormai un’autentica malattia e coinvolge soprattutto cittadini il cui reddito è limitato.
Il primo cittadino leonessano tempo fa aveva tentato di far chiudere i videogiochi ma la sua proposta non era stata accettata dal Tar.

“Il prossimo passo – dice il sindaco – sarà quello di emettere un’ordinanza nella quale obbligherò la riduzione dell’orario di gioco e tenterò di coinvolgere più sindaci possibili”.
Nessuna protesta da parte dei gestori di videogiochi di Leonessa che trovano utile il provvedimento di Trancassini che per ora si limita all’avviso posto nei videogiochi ma che tra non molto potrà diventare provvedimento più incisivo.   

COMUNE, "PROGRESSONI VERTICALI", RELAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE IN RISPOSTA ALL'INTERPELLANZA

0

In merito alla Sua richiesta di una relazione sull’interpellanza presentata da alcuni consiglieri comunali – prot. n. 2343 del 18.01.2010 – circa la classificazione del personale tra Cat. D e Cat. D3, occorre preliminarmente far presente che la questione riguardante la differenziazione giuridica nella suddetta categoria è stata oggetto di molteplici interpretazioni, sia da parte della dottrina sia da parte della giurisprudenza. 

            Il TAR Toscana,  con sentenza della Sez. II del 25.07.2005 n. 3211, pronunciandosi su una selezione indetta da un Comune per il passaggio dalla posizione giuridica da D1 a D3 ritiene che si è in presenza di un mutamento giuridico che non implica il passaggio ad una qualifica superiore, escludendo, quindi, che si possa essere di fronte ad  una vera e propria progressione verticale. 

            L’ANCI, dopo aver sostenuto che le progressioni all’interno delle aree non sono assunzioni, ha ritenuto la possibilità di effettuare progressioni verticali nell’ambito delle Categorie da B1 a B3 e da D1 a D3.

            Occorre tener presente che nel Comparto delle Regioni – Enti locali – esiste una chiara differenza tra progressioni verticali e progressioni orizzontali; quest’ultime premiano, in modo selettivo, la qualità del lavoro prodotto dai lavoratori permettendo, loro, una più elevata remunerazione nell’ambito della medesima categoria di inquadramento e del medesimo profilo posseduto. 

            Le progressioni interne alle categorie B e D non possono essere considerate orizzontali ma vere e proprie progressioni verticali. 

            Queste ultime, infatti, sono oggetto di obbligatoria programmazione delle assunzioni e condizionate dalla presenza di un posto vacante in dotazione organica e, come tali, non sono finanziate dalle risorse della contrattazione decentrata bensì dal bilancio dell’ente. 

L’art. 4 – comma 1- del CCNL del 1999 considera le progressioni all’interno delle categorie B e D come vere e proprie progressioni verticali.  

            Il TAR del Lazio – Sez I  – con sentenza 04.11.2004 n. 12370 – ritiene che il passaggio dalla categoria da B1 a B3 e da D1 a D3 sono delle vere e proprie progressioni verticali. 

            Il TAR Puglia – Sentenza n. 2116 del 10.05.2005 – ritiene che le posizioni B3 e D3 non rappresentano delle sottocategorie ma sono soltanto posizioni specifiche di tipo economico. 

            L’ARAN e buona parte della dottrina hanno sostenuto che le categorie giuridiche da considerare, oltre che economiche, sono 6 e non 4, proprio per la presenza nell’ambito delle categorie B e D di profili specifici di posizione economica iniziale 3. 

            Questa impostazione viene giustificata dal combinato dell’ art. 3 – comma 7 – e  dell’art. 13 – comma 1 – del CCNL 31.03.1999, i quali, riconoscendo una posizione iniziale 3, giustificano lo sdoppiamento delle categorie B e D. 

            L’art. 4 del suddetto CCNL, inoltre, prevede la progressione verticale dalle posizioni economiche iniziali delle categorie B e D alle posizioni 3. 

            La sentenza del TAR di Bari, invece, da rilevanza solo economica alle posizioni economiche 3 in quanto ritiene che all’interno delle suddette categorie non è disposta alcuna autonomia giuridica delle posizioni B3 e D3 essendo, queste ultime, differenti dalle altre posizioni della categoria B e D sotto il profilo economico. 

            Lo stesso TAR di Bari, però, ammette la possibilità di una progressione verticale all’interno delle categorie B e D, ma consid era , questo, un elemento non  sufficiente a giustificare la sottocategoria D3.   

            Da quanto sopra emerge chiaramente che la materia delle categorie B3 e D3 è stata ed è oggetto di numerose dispute e di diverse e contrastanti interpretazioni. 

            Dalla giurisprudenza esaminata emerge, però, che le procedure di  progressioni verticali non sono escluse nell’ambito della stessa categoria, ed, in particolare da B1 a B3 e da D1 a D3, cioè con procedure analoghe a quelle per il passaggio di categoria purché vi siano posti vacanti  nella dotazione organica. 

            La giurisprudenza ha sempre sostenuto che il passaggio ad una qualifica superiore comporta l’accesso ad un nuovo posto di lavoro corrispondente alle funzioni più elevate e sia soggetta alla regola del pubblico concorso; di qui la necessità di essere inserite nell’ambito della programmazione triennale e, pertanto, finanziate con le risorse di bilancio. 

            La programmazione triennale delle assunzioni è stata sottoposta all’esame delle Organizzazioni Sindacali e la relativa concertazione richiesta delle stesse OO.SS. si è conclusa con un mancato accordo sulla stessa. 

Il mancato accordo determina che l’Amministrazione può attuare il suddetto programma senza obbligo alcuni di recepire le modificazioni proposte dalle Organizzazioni Sindacali. 

L’accesso alla categoria D3 avverrà secondo i requisiti e le procedure stabiliti dal vigente regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi e nel rispetto delle norme che stabiliscono i rapporti tra l’accesso della copertura dei posti fra concorsi esterni e concorsi interni.

ADC: TRASFORMARE GLI OSPEDALI TERRITORIALI IN CENTRI DI ECCELLENZA

0

In risposta all’allarme lanciato dal Segretario Provinciale della Ugl Medici Dott. Angeloni, in relazione agli ospedali da salvare e da adeguare, il Coordinatore regionale Adc On. Tuffi interviene sulla questione Sanità del Lazio in difesa e in salvaguardia dei piccoli centri ospedalieri, quali quello di Magliano e Amatrice sostenendo che oltre alla salvaguardia dell’esistente bisogna operare una riduzione dei centri di costo sanitario e al contempo creare nuove realtà di eccellenza soprattutto sul territorio reatino, in considerazione del fatto che la popolazione sabina è la più longeva del Lazio con il più alto numero di ultra ottantacinquenni.

L’azione di Alleanza di Centro sarà quella di promuovere la trasformazione degli ospedali territoriali in centri di specialistica e di eccellenza: Incentivando la ricerca, lo sviluppo e l’applicazione delle più moderne tecnologie volte alla cura di patologie degenerative. Potranno cosi essere tutelati i circa quattrocentottanta posti letto di R.S.A che spettano al territorio reatino. Avviando di fatto procedure di ammodernamento che comporteranno il mantenimento dell’attuale occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro. Sia a livello medico che paramedico in collaborazione della locale università "Sabina Universitas" e creando di fatto nuovi corsi di laurea specialistici.

In conclusione Alleanza di Centro alleata con il Centro Destra per l’elezioni Regionali e sostenitrice convinta alla candidatura di Renata Polverini come Presidente della Regione Lazio, si farà promotrice attiva perchè quest’indirizzi programmatici per la Sanità reatina siano considerati dalla Polverini stessa e da tutta la coalizione di Centro Destra.

ELEZIONI: COLDIRETTI LAZIO SI CONFRONTA CON I DUE PRINCIPALI CANDIDATI PRESIDENTI

0

La Coldiretti del Lazio apre una vertenza sindacale in occasione della prossima competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio e della Giunta regionale.
“Dal patto di fine legislatura chiesto alla Giunta regionale uscente ad un nuovo confronto serrato sulle attese del comparto agricolo con i due principali candidati alla presidenza della Regione Lazio”. Ha affermato  Aldo Mattia direttore regionale della Coldiretti del Lazio.

“Un faccia a faccia fermo e deciso – incalza il presidente Massimo Gargano – per valutare e decidere dove indirizzare il nostro consenso dopo aver valutato gli impegni assunti dai rispettivi candidati  sulla base  della nostra piattaforma programmatica. Una piattaforma – ha poi aggiunto Gargano –   tutta impostata sulla cultura del fare e della trasparenza per valorizzare al meglio il territorio laziale”.

Si incomincia Venerdì 29 gennaio alle ore 9,30 presso l’auditorium del Massimo in Via Massimiliano Massimo, n. 1 a Roma. In occasione dell’assemblea dei quadri dirigenti, la Coldiretti del Lazio incontrerà Renata Polverini, il primo dei due candidati ala presidenza della Regione,  proposto dalla coalizione di centrodestra.

Piano di Sviluppo Regionale PSR 2007-2013; credito alle imprese agricole, semplificazione amministrativa; legge regionale 19/2009 sulla divulgazione dello sviluppo rurale del Lazio; vicenda centrale del latte di Roma, politiche di gestione dei mercati ortofrutticoli regionali. Sono alcuni dei punti di un decalogo che la Coldiretti del Lazio ha individuato in una piattaforma che sarà, da domani con Renata Polverini, la base del primo dei due confronti con i candidati alla presidenza del governo regionale del Lazio.

EMILI: COMUNI VIRTUOSI, RIETI PRIMA TRA CAPOLUOGHI DEL LAZIO

0

“I dati diffusi dal Sole 24 Ore ribadiscono il ritornello del centrosinistra secondo il quale il Comune di Rieti, amministrato da oltre quindici anni dal centrodestra, è in fase di dissesto economico. Per la verità, in dissesto c’è soltanto l’opposizione”.

Lo dichiara il sindaco Giuseppe Emili in riferimento a quanto pubblicato oggi dall’importante quotidiano sui cosiddetti Comuni virtuosi nella gestione finanziaria, i quali hanno ricevuto dal ministero dell’Economia dei ‘premi’ per i propri bilanci in ordine.

L’amministrazione comunale di Rieti sì è vista assegnare dal dicastero una somma di circa 313mila euro piazzandosi al primo posto tra i Comuni capoluogo del Lazio che hanno dimostrato maggiore capacità amministrativa.

IL TURISMO A RIETI IN CONTROTENDENZA CON IL RESTO DELLA REGIONE

0

Nel Rapporto sul turismo internazionale in Italia, stilato dalla Banca d’Italia e relativo al periodo gennaio-ottobre 2009, si legge che nel Lazio c’è stata una flessione media delle spese dei viaggiatori stranieri dell’8,6 per cento.

Notiamo, però, che il territorio reatino è in controtendenza e ha avuto un aumento del 16,7 per cento. In termini numerici, lo scorso anno i turisti stranieri hanno speso un 1 milione di euro in più sul nostro territorio rispetto allo stesso periodo del 2008, passando da 6 milioni a 7.

È da evidenziare a mio avviso, però, il calo delle presenze provenienti dall’estero, passate da 15 mila viaggiatori stranieri a 12 mila, con un trend negativo costante dal 2007. Incrociando i dati di presenze e spese, possiamo affermare che i turisti arrivati nel 2009, anche se in maniera ridotta rispetto al passato, hanno soggiornato per un periodo più lungo e questo si collega ad eventi di ampio respiro, come, ad esempio, il Reate festival.

Ricordiamo che la tendenza negativa sulle presenze alberghiere era stata segnalata a gennaio 2009 da Federalberghi, su un dato più generale, in riferimento al biennio 2007-2008. La stessa associazione di categoria aveva successivamente sottolineato l’inversione verso il positivo ottenuta, invece, ad agosto dello scorso anno attraverso il Reate festival, che ha visto a Rieti una presenza importante di cittadini stranieri.

A questo punto, è evidente che anche grazie all’importante evento artistico si è riusciti a limitare le ‘perdite’: senza le iniziative in cui l’amministrazione comunale è impegnata attivamente, il turismo internazionale a Rieti vedrebbe dati di tutt’altro segno. In conclusione, il capoluogo reatino tiene a galla nella bilancia turistica il resto della provincia.”. Lo dichiara il consigliere comunale con delega al Turismo e al Marketing territoriale, David Fest
uccia.

CASCIANI DELLA UIL: PER BRUNETTA I BAMBOCCIONI VALGONO 500 EURO

0

In Italia ci sono circa sei milioni di giovani tra i 20 e i 30 anni che vivono in casa con i genitori, anche perchè il 70 per cento di quelli che hanno un lavoro (il più delle volte precario) non hanno la possibilità, anche volendolo, di vivere da soli.

E’ anche vero, afferma Alvise Casciani  Segretario Organizzativo della UIl, che i ragazzi (e parlo di quelli fortunati) che hanno un lavoro, difficilmente superano i mille euro di stipendio al mese. Il lavoro poi è spesso precario, pagato poco, con totale incertezza sulla sua durata e continuità. Il problema è quindi nella mancanza di opportunità lavorative qualitativamente dignitose per i giovani che si affacciano sul mercato del lavoro.

Ma il Ministro Brunetta conosce il valore di 500 euro ?.
A Roma, Milano, Napoli, Palermo,  è quasi impossibile trovare, non dico una casa, ma anche una stanza in un appartamento a meno di 500 euro al mese, più le spese condominiali. La casa per viverci da soli, anche il monolocale, si affitta dai 600 euro. Bisogna poi mangiare, pagare le bollette, vestirsi e fare tutte quelle spese che il risicato stipendio non riesce mai a coprire integralmente.

Per fortuna ora arriva il super-ministro Renato Brunetta che affronta il problema per le corna: per prima cosa striglia questi mammoni fannulloni, chiamandoli “bamboccioni”, poi li aiuta concretamente offrendo pochi spicci, troppo pochi per sopravvivere dignitosamente fuori di casa. “Mandiamo i bamboccioni fuori di casa” tuona il ministro, aprendo il portafoglio e dando un qualcosa che assomiglia più a un’elemosina che a un aiuto concreto.

Evidentemente Renato Brunetta vive distaccato dalla realtà, ignora la sociologia della famiglia e soprattutto non campa con 500  euro al mese. Inoltre il Ministro non ha capito che non è con i proclami,  ma con gli aiuti concreti che si può aiutare una generazione che spesso è “bambocciona” per necessità e soprattutto mancanza di lavoro.

L’autonomia dei giovani conclude Alvise Casciani,  non va predicata con i proclami  ma va resa possibile con giusti interventi che creino opportunità di lavoro stabile ed una prospettiva sicura per il futuro.

PDL, PROROGATO IL TESSERAMENTO FINO AL 30 GENNAIO

0

La direzione nazionale de “Il Popolo della Libertà”, in considerazione del successo ottenuto fino ad oggi per la quantità di nuovi iscritti al Partito, ha ritenuto opportuno prorogare la scadenza del tesseramento.

La Direzione precisa inoltre che il tesseramento relativo ai Quadri ed Eletti a qualsiasi livello scadrà improrogabilmente il 30 gennaio.

INAUGURAZIONE IL 18 FEBBRAIO DI "FOTOGRAFANTRODOCO"

Il progetto espositivo “Fotografantrodoco” promosso dal Museo della Città “Lin Delija – Carlo Cesi” e dall’Associazione Culturale Lin Delija di Antrodoco è tra le iniziative in programma per la II Edizione della Festa dei Musei e delle Biblioteche, che si terrà dal 18 al 21 Febbraio prossimo, con l’organizzazione della Regione Lazio e della Provincia di Rieti.

Per prender parte all’evento regionale scelti, ancora una volta, quali protagonisti attivi dell’iniziativa i cittadini: appassionati, fotografi professionisti e dilettanti, associazioni, artisti, anziani, rappresentanti delle istituzioni, scuole d’ogni categoria ed indirizzo.
Finalità: Riscoprire l’identità culturale del comprensorio di Antrodoco e dei paesi circostanti e favorire una maggiore conoscenza del proprio territorio sia in termini di bellezze naturali che di caratteristiche storiche e culturali. Infine incoraggiare la creatività personale come dare la possibilità alla popolazione, senza limiti di età, di partecipare alle attività promosse dal Museo e dall’Associazione.

Basterà presentare da 1 a 3 click, rispondenti alle caratteristiche previste dal bando per partecipare alla Mostra Fotografica temporanea, che verrà installata presso il Museo della Città Carlo Cesi – Lin Delija di Antrodoco ed inaugurata il prossimo 18 Febbraio 2010.

Le opere, realizzate esclusivamente ad Antrodoco e nel suo circondario, dovranno documentare il territorio e le sue frazioni, i personaggi, le tradizioni e, più in generale, la cultura locale o avere attinenza con le opere esposte permanentemente al museo e con le figure degli artisti Lin Delija e Carlo Cesi.  Le libere interpretazioni, che andranno presentate anche su supporto digitale, potranno essere sia in bianco e nero che a colori, nella dimensione minima di 20 x 25 cm e massima di 30 x 45 cm. Ciascun elaborato dovrà inoltre avere un titolo che lo contraddistingua e possibilmente l’indicazione esatta del luogo di realizzazione.

Entro il giorno 8 Febbraio 2010 gli autori dovranno far pervenire le opere (con nome leggibile dell’autore nel retro unitamente ad un recapito telefonico) a propria cura, personalmente o via posta, presso il Museo della Città “Lin Delija-Carlo Cesi”  Corso Roma 9, 02013 Antrodoco, l’Associazione Culturale “Lin Delija”, Corso Roma 12, 02013 Antrodoco o Photo Studio di Pasquale Chiuppi. I lavori presentati non verranno restituiti ed entreranno a far parte dell’archivio di documentazione del Museo. Potranno essere utilizzati, senza preventivo assenso, per pubblicazioni degli stessi.

Bando integrale consultabile su. www.lindelija.it