DOPO 40 ANNI TORNA A CANETRA LA FIERA DI SAN BIAGIO

Sabato 6 febbraio infatti, a Canetra di Castel Sant’Angelo, allevatori  e produttori, locali e non, avranno la possibilità di esporre e vendere “in casa” i propri prodotti, come accadeva nell’ormai lontano passato.

L’idea dell’Amministrazione comunale nasce con l’intento di proporre nell’immediato futuro l’apertura del mercato agricolo locale.

Ciò per promuovere, insieme ai produttori locali e alle Associazioni come la Coldiretti, la filiera corta che potrebbe essere, oltre a un richiamo di turisti, l’occasione per incentivare la microeconomia locale: un’opportunità per chi lavora e produce nel nostro territorio e vuole esporre e vendere i prodotti in loco, anche a vantaggio delle famiglie di Castel Sant’Angelo che avranno la possibilità di trovare prodotti genuini a costi contenuti.

Non mancheranno espositori di prodotti non alimentari. Ad oggi sono pervenute presso gli uffici preposti 38 adesioni.

“Il fatto di aver avuto circa 40 adesioni è motivo di grande soddisfazione e orgoglio – dichiara il Sindaco Paolo Anibaldi – e soprattutto premia la nostra idea di aver voluto riproporre un evento che nel passato era considerato non solo un momento di svago ma un luogo di ritrovo per la popolazione.
Auspichiamo la presenza di un gran numero di visitatori che sicuramente sfideranno anche il freddo di questi giorni”.

DENUNCIATI SEI GIOVANI REATINI PER FURTO E VANDALISMO

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L’intensificazione dei servizi di prevenzione e repressione dei reati immediatamente disposti dal nuovo Questore di Rieti, Dr. Carlo Casini, attraverso l’impiego congiunto di personale della Squadra Mobile e della Volante ha portato, nella decorsa notte, alla denuncia in stato di libertà di sei giovani residenti a Rieti: C.M., di anni 25, S.M., di anni 18, il cittadino rumeno P.P.C., di anni 19 ed i minorenni L.A., di anni 17, O.A., di anni 15 ed il cittadino serbo B.S., di anni 14, resisi responsabili dei reati di danneggiamento aggravato, furto aggravato e porto abusivo di arma da taglio.

Nella decorsa notte, infatti, personale della Squadra Volante della Questura, in servizio di controllo del territorio, ha individuato nei pressi della locale stazione ferroviaria cinque giovani che, poco prima, erano stati visti abbandonare degli arnesi atti allo scasso. 

Il pronto intervento della Volante, che ha fermato i giovani e le immediate indagini avviate dalla Squadra Mobile hanno permesso di ricostruire un iter criminoso percorso nella notte dalla banda di giovani. 

Gli investigatori, grazie ad una accurata e capillare attività info-investigativa hanno accertato che i 6 giovani, alcuni dei quali trovati in possesso di armi da taglio (coltelli a serramanico), dopo aver perpetrato un furto all’interno della stazione ferroviaria, appropriandosi di un estintore, che hanno utilizzato in strada solo a scopo vandalico prima di abbandonarlo in un vicino cassonetto dei rifiuti, e di una sacca di nuovissimi arnesi, di proprietà di Trenitalia, che è stata rinvenuta dagli Agenti nel vicino Viale Morroni, hanno iniziato una lunga scorribanda nel centro storico compiendo danneggiamenti e tentando furti alcuni dei quali riusciti. 

La banda, infatti, ha cercato di introdursi all’interno di vari appartamenti del centro storico, senza riuscirvi; ha compiuto alcuni furti su auto in sosta; ha rubato una bicicletta in Via San Francesco per poi gettata nelle acque del Velino dal ponte pedonale della omonima Piazza, prima di compiere numerosi atti vandalici in danno di cabine telefoniche, macchinette automatiche per fotografie e parchimetri. 

Al termine della loro “scorribanda cittadina”, i giovani hanno abbandonato una mazzetta da muratore ed uno scalpello, utilizzati per i danneggiamenti, poco prima di essere fermati dalla Volante.
Gli Agenti hanno proceduto alla perquisizione domiciliare nelle abitazioni dei giovani, rinvenendo altro materiale ora al vaglio degli investigatori. 

Nell’occasione delle perquisizioni, i minori fermati sono stati riaffidati ai loro genitori e tutto il materiale sequestrato è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria o riaffidato, in giudiziale custodia, ai legittimi proprietari.
Gli stessi, unitamente ai “colleghi” maggiorenni, sono stati denunciati in stato di libertà alla A.G. competente per i reati di furto aggravato e danneggiamento aggravato.

DOMENICA APERTURA DEL CARNEVALE REATINO CON "BIMBI IN MASCHERA"

Domenica 7 febbraio alle 15 “Bimbi in maschera nel centro storico” aprirà il programma dei festeggiamenti per il Carnevale reatino 2010. Un evento, quello organizzato dall’assessore alle Attività Culturali e Ricreative del Comune di Rieti, che si ripete ormai da diversi anni con una lunga carrellata di costumi. L’appuntamento è in piazza Vittorio Emanuele II e la sfilata scenderà lungo via Roma verso piazza Cavour.

Un percorso di andata e ritorno che vedrà in piazza del Comune la premiazione delle mascherine più originali.
 

Sarà  un pomeriggio di allegria e di dolcezza, perché le immancabili castagnole saranno donate dai fornai e dai pasticceri reatini. A fare da contorno a “Bimbi in maschera” ci sarà il solito folclore, con artisti provenienti anche da fuori regione come nel caso del gruppo “Bassa musica Città di Molfetta” che si esibirà suonando brani popolari pugliesi. Arriveranno anche i componenti del gruppo folk ciociaro “Valle di Comino” di Atina e sarà allestito un “parco multi-attività” con gli animatori di “ActivoPark”.
Alle 15 è prevista una visita del gruppo folcloristico ciociaro, alla casa di riposo Manni, in via Garibaldi. 

CONSIGLIERE PAGGI: BILANCIO, NECESSITANO ENTRATE CONCRETE NON "UNA TANTUM"

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Il nuovo bilancio previsionale 2010 approvato dalla maggioranza si basa su una serie di entrate “una tantum”, casuali e momentanee, per un totale di 6,7 milioni di euro, tanto che gli stessi revisori nella loro relazione raccomandano alla Giunta di mettere in atto da subito una politica che consegua entrate concrete, reali e consolidate!!

Un bilancio, quello della giunta Emili, che sembra puntare ad una forte attività di recupero (Ici, compresa quella da aree fabbricabili e Tarsu), per un totale di 9 milioni di euro , ma che, aimè, smantella allo stesso tempo proprio l’ufficio tributi, deputato a questa delicatissima mansione, passando da 27 a 10 dipendenti.

C
on riferimento ai servizi a domanda individuale, si rileva che alcuni  di essi  (ad esempio impianti sportivi e museo) incidono quasi per  intero a carico del Comune con una percentuale ridicola a carico dei cittadini (10%).

Intanto, è ancora in essere la concessione alla Soc.Saba Italia per la gestione delle aree di sosta di superficie, concessione che continua a privare il Comune capoluogo di cospicue entrate.

Per quanto concerne le spese correnti, alcune voci mantengono costi insopportabili: ad esempio le.spese legali (250.000 euro) sebbene a consuntivo la somma sarà più che raddoppiata; le spese di rappresentanza (160.000 euro), ma anche in questo caso tale cifra è destinata a lievitare enormemente; la spesa sociale arriverà ad incidere per oltre 12 milioni di euro, ma nonostante i costi elevatissimi del servizio non è intenzione della Giunta costituire (nell’interesse dei cittadini)   un organismo di garanzia e controllo per una gestione maggiormente oculata e razionale di questa voce di spesa.

Infine, per quanto concerne gli investimenti, siamo a “carissimo amico”; tante chiacchiere e pochi fatti concreti. Infatti per il servizio idrico (acquedotto) è previsto uno stanziamento di 1 milione di euro con una spesa effettiva di soltanto 50.000 euro tramite assunzione di mutuo, considerato che il resto (950.000 euro) è soggetto a finanziamento Regionale. Quindi, “campa cavallo”. Nel frattempo la situazione delle rete idrica locale è drammatica, con una perdita reale di circa il 40% dell’acqua persa prima di arrivare ai nostri rubinetti.

Anche per i Cimiteri sono previsti stanziamenti per 1,7 milioni di euro. Si spenderanno però solamente 100.000 euro attraverso la solita assunzione di mutui, con il restante (1,6 ml) che giungerà (quando?) da finanziamenti regionali con tutte le incertezze del caso. Intanto esplode a Rieti e frazioni l’emergenza loculi.

In conclusione, a mio avviso, la Giunta Emili ha approvato a maggioranza un bilancio di previsione che non soddisfa né il sottoscritto né l’intero Centrosinistra, ma credo, soprattutto, non soddisferà neanche i cittadini di Rieti chiamati a contribuire in modo rilevante a risanare un bilancio che non riesce davvero a contenere le spese attraverso l’attuazione (finalmente) di una politica saggia ed accorta.

CONSIGLIERE TIGLI: NEL BILANCIO PIU' BUONI PROPOSITI CHE ATTI FORMALI

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La discussione sul Bilancio 2010 ha palesato, come negli ultimi anni, una fase di ristagno della progettualità a medio e lungo termine.

Sono presenti nella relazione dell’Ass. Diana alcuni spunti che fanno riferimento ad iniziative in grado di fungere da propellente per lo sviluppo ma appaiono essere più dei generici "buoni propositi" che atti formali decisionali.

Mi auguro che la Giunta, ma anche l’intera classe politica, il mondo economico sociale e sindacale, sappiano cogliere alcune concrete potenzialità che sono giunte ad un punto di maturazione non procrastinabile:

     – Le opere infrastrutturali per la razionalizzazione della viabilità cittadina, segnatamente la realizzazione del raccordo esterno che collega Villa Reatina ( Svincolo SS. Salaria per l’Aquila ) con il Macelletto ( Svincolo SS. V Rieti Terni ) passando per Quattro Strade; in questa ottica è positiva la predisposizione di un finanziamento di 100.000 euro per la progettazione di un primo stralcio.
     – Il Piano Programma per il recupero delle ex Aree Industriali che a breve sarà posto all’attenzione della città.
     – La ricerca di uno strumento amministrativo per rendere finalmente attuabile la realizzazione del Polo Termale di Fonte Cottorella, Progetto che ha visto convergere tutti su atti positivi di salvaguardia che sono stati adottati in questi mesi (cancellazione delle Aree Comunali intorno alla Fonte dall’elenco dei beni da alienare, modifica del Progetto Anas che ha cancellato le previste opere varie all’interno di quelle aree).

Si tratta, come si vede, di interventi che possono, e quindi debbono, essere realizzati e che rappresentano un decisivo processo di modernizzazione della città, la ricerca di un suo nuovo equilibrio sociale ma sopratutto economico, mettendo in moto, per almeno 10 anni, un positivo meccanismo di sviluppo, di occupazione, di miglioramento delle condizioni di vita della nostra comunità.

SEQUESTRATE ARMI IN UNA ABITAZIONE NEL COMUNE DI POGGIO MIRTETO

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Sulla scia dei controlli in corso in questi giorni in Sabina ad opera degli Agenti del Corpo Forestale dello Stato, gli stessi hanno proceduto alla perquisizione di un’abitazione  ubicata in agro del Comune di Poggio Mirteto , località  “San Luigi.” dove , anche a seguito di un’attività di investigativa, si aveva motivo di ritenere  che al suo interno fossero detenute delle armi.

La perquisizione confermava i sospetti degli Agenti operanti, infatti all’interno della casa veniva rinvenuta una carabina calibro 20 con il relativo munizionamento, poi un fucile da caccia calibro 12 e relative munizioni sia a “palla” che spezzate. Inoltre in una cassetto veniva rinvenuta una pistola calibro 7,65 con caricatore rifornito ed inserito, anche quest’ultima arma corredata di munizioni pari a 48 colpi. 

Dai controlli effettuai sulle armi, queste risultavano opportunamente denunciate, ma detenute in luogo diverso da quello dove avrebbero dovuto trovarsi. Inoltre  il proprietario le deteneva senza le necessarie cautele previste per la custodia delle armi , infatti le stesse si trovavano  nella libera disponibilità degli altri occupanti dell’abitazione. 
Anche le munizioni a “ palla“ del fucile da caccia risultavano detenute senza la necessaria denuncia.

Dei fatti è stata investita la Procura della Repubblica di Rieti, competente per territorio, per i provvedimenti del caso.

In questo particolare settore sono tutt’ora in corso controlli da parte degli Agenti del Corpo Forestale dello Stato.

 

IMPIANTO BITUME, ACCORATO APPELLO DEL CONSIGLIERE GUNNELLA CONTRO LA LOCALIZZAZIONE A VAZIA

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Il binomio potere-scelleratezza sembra ormai indissolubile!!

Ogni qual volta si rendono necessarie decisioni ed iniziative delle amministrazioni pubbliche, sembra che il senno e il buon senso vengano sotterrati sotto una fitta coltre di inettitudine ed insipienza.

Il gioco al ping-pong che stanno proponendo ASI, Provincia e Comune, in ordine alla responsabilità circa la realizzazione di un impianto di bitume nei pressi di Vazia, non è a mio avviso concepibile.

Per evitare da un lato il rimpallo delle responsabilità e dall’altro l’opposizione da parte dei cittadini e comitati, sarebbe stato utile tenere conto di strumenti di concertazione (Agenda 21 e similari) in cui importanti decisioni in materia di salute pubblica ed ambientale siano concordate tra le parti.

Invece di relegare i cittadini e parte degli amministratori pubblici all’oscuro di decisioni importanti inerenti lo sviluppo del territorio, sarebbe più corretto amministrare la “RES PUBLICA” alla luce del sole.

L’opera in questione è tanto osteggiata perché sembra causi dannosi effetti sulla salute dovuti ad emissioni irritanti e tossiche oltre che esalazioni maleodoranti, informazioni queste che anche il più profano navigatore di INTERNET potrebbe con facilità acquisire; pertanto mi domando come si possa essere ciechi di fronte a tanta nefasta evidenza.

Nell’interesse comune appare auspicabile che gli Enti preposti utilizzino il loro buon senso per individuare una nuova e più adeguata area ove realizzare l’impianto.

Preferibilmente in zona decentrata, magari in una cava dismessa, lontana dalle abitazioni, da falde acquifere, con l’accortezza di applicare la migliore tecnologia a disposizione al fine di abbattere gli agenti inquinanti.

SABINA RADICALE AL PREFETTO: SALVAGUARDIAMO IL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO

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Richiediamo ancora una volta la Sua cortese attenzione a proposito del Polo della Logistica di Passo Corese, per sottoporle un importante documento visivo che, riferendosi a quanto già pubblicato, dovrebbe porre fine alle incertezze relative alla presenza o meno di importanti reperti archeologici sull’area in questione, in un periodo in cui la Soprintendenza di zona, per ovvii motivi di riserbo, non può pubblicare i dati relativi a nuovi ipotetici rinvenimenti dell’area ed è sottoposta a continui e pressanti inviti a svincolare l’area, come può evincersi da numerosi articoli sui quotidiani.

Per riprendere, in estrema sintesi, la questione, su un area di circa 200 ettari, subito a nord di Passo Corese, una decina di anni fa il Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Rieti ha progettato, pur conoscendo l’esistenza di studi e presenze archeologiche sull’area, un Polo della Logistica che prevede un devastante sbancamento delle colline (parzialmente già in atto) e la costruzione di edifici industriali per alcuni milioni di metri cubi, accompagnati dalle loro infrastrutture.

Sull’area sono in corso da tempo le indagini della Soprintendenza, che a tutt’oggi ha indagato l’area per circa un terzo della superficie. 

Sull’area hanno svolto indagini di ricognizione sia la Prof.ssa Maria Pia Muzzioli (nel 1980) sia un’équipe della British School di Roma (intorno al 2000), trovando nell’area archeologica moltissimi siti archeologici (rinvenendo su 41 campi 25 siti, cinque volte più numerosi rispetto a quelli che la Muzzioli aveva potuto vedere 20 anni prima), come documentato dalle pubblicazioni Forma Italiae Regio IV Volumen II (Leo Olschki Editore, MCMLXXX) e “The Sabinensis Ager Revisited: a field survey in the Sabina Tiberina (Papers of the British School at Rome, Volume LXX, 2002, pp. 99-149). 

Sull’area la Regione Lazio (2007) si è espressa indicandola come vocata a Parco Archeologico, nel suo PTPR (Tavola C20). 
La Regione Lazio si è espressa sull’area anche nella Tavola B20, indicando i numerosi siti archeologici puntuali e la loro fascia di rispetto di 100 metri. 
Sia il Consorzio che varie Associazioni legate al mondo dell’impresa insistono da tempo perché la Soprintendenza dia il via libera alla costruzione su tutta l’area. 

Più volte, da parte degli stessi, (nonostante le indagini siano in corso e quindi non si conoscano ancora i risultati) è stato dichiarato pubblicamente che l’area in questione non contiene nulla di importante dal punto di vista archeologico.

Per dare una ulteriore validità scientifica alle argomentazioni di chi difende l’area dalle nuove costruzioni, ed intendendo sia le colline che il patrimonio Archeologico della Sabina come beni Statali Archeologici e Paesaggistici preziosi, da salvaguardare nell’interesse della comunità e da mettere a disposizione di un eventuale sviluppo dell’area che valorizzi le sue risorse naturali, le Associazioni firmatarie della presente lettera hanno invitato, sabato 30 gennaio 2010, presso la Sala Farnese di Poggio Mirteto, la Dott.ssa Helga Di Giuseppe, (v. curriculum) che lavora attualmente presso l’Associazione Internazionale di Archeologia Classica , a tenere una conferenza sulle indagini di superficie svolte nel 2000 da un’équipe di ricerca della British School at Rome di cui era allora parte. 

Durante la conferenza, di cui abbiamo pubblicato sul web in un estratto in due parti, rispettivamente alla pagina web http://www.youtube.com/watch?v=2fnrC_kjPY0 ed alla pagina web http://www.youtube.com/watch?v=Uf4_XF0sIDc, si è evidenziata  la presenza di numerose “ville di pregio con mosaici e marmi”, probabili “fattorie” o “ville medio-repubblicane”, di almeno un “luogo di culto” di epoca repubblicana, di un’area di industria litica, di varie aree ancora da indagare e sospette della presenza di altri siti, di “frammenti fittili”, di “strade principali e secondarie”, di “acquedotti sotterranei”, da cui si ricava l’idea che l’area è stata fortemente antropizzata per secoli, verosimilmente seguendo anche lo sviluppo dell’abitato antico di Cures Sabini che si trovava non lontano da questo luogo e che da un’osservazione non superficiale (come nel caso dell’indagine, condotta esclusivamente a livello di superficie attraverso la raccolta di frammenti, della British School), ma condotta con la dovuta calma e con mezzi come le prospezioni geofisiche (economiche e veloci) si potrà sicuramente ricavare un quadro della zona che potrà far luce sui modi della vita Romana in campagna nei secoli nei periodi in questione e riportare alla disponibilità della comunità Statale il patrimonio Archeologico dell’Area.

La Dott.ssa Di Giuseppe ha un curriculum scientifico di primaria importanza , come potrà osservare dal link:http://www.sabinafutura.it/wp-content/file/curriculum-helga-di-giuseppe.pdf 

Il testo integrale della conferenza del 30-01-2010 è alla pagina
http://www.sabinafutura.it/wp-content/file/testo-conferenza-helga-di-giuseppe-poggio-mirteto.pdf 

Lo studio originale della British School of Rome è scaricabile alla pagina
http://www.sabinafutura.it/wp-content/file/the-sabinensis-ager-revisited-ocr.pdf 

Convinti che lo sviluppo non passi attraverso la distruzione del patrimonio pubblico di un’area, vorremmo chiederLe di aiutarci nella difesa di questi beni pubblici Statali, nell’interesse di tutta la popolazione Reatina ed Italiana, considerando che la zona in questione è quella del ratto delle Sabine e che ha dato i natali a ben due Re di Roma, con una fama che si estende ben al di là del nostro paese. 

Alleghiamo una mappa abbastanza ben approssimata della zona, ottenuta sovrapponendo il profilo dell’intervento industriale (in nero) alla mappa aerea della zona e alle indicazioni di alcuni dei siti archeologici, in giallo ( i numeri si riferiscono rispettivamente allo studio citato della Prof. Muzzioli M… ed allo studio citato della British School at Rome …).

Le ruspe sono attualmente subito a sud della linea che va dal sito “M72” al sito “33”, un’asse stradale antico che, come è evidenziato dalla mappa, contiene ai suoi lati numerose presenze archeologiche, a distanza ravvicinata.
Già soltanto rispettando le fasce di rispetto di 100 metri tra un sito ed un altro, non si vede come sarebbe possibile oltrepassare l’antica strada.

Area archeologica zona Polo logistica

PRESENTATA ALLA STAMPA "RIETI ELABORA"

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Presso la sala 9 novembre di via Terenzio Varrone,  è stata presentata alla stampa la conferenza programmatica dei Circoli Nuova Italia “Rieti Elabora”, che vedrà gli interventi del Sindaco di Rieti Giuseppe Emili, del coordinatore provinciale PDL di Rieti Angelo Cicolani, del capogruppo PDL  della provincia di Rieti Chicco Costini, del capogruppo PDL in Regione Lazio Antonio Cicchetti e del Sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Il responsabile provinciale di Nuova Italia Fabio Mazzetti ha avviato l’incontro spiegando come i Circoli rappresentino, nell’ambito del PDL,  quell’espressione della destra sociale che era l’anima di Alleanza Nazionale.  Mazzetti ha quindi sottolineato che l’incontro non sarà una vetrina finalizzata alla presentazione di  una eventuale candidatura alle prossime elezioni regionali, ma un’iniziativa volta a lanciare nuove idee per il territorio.

Idee che si svilupperanno dagli interventi  di giovani intorno ai 30 anni, i quali affronteranno tematiche  che spazieranno su diversi temi, come le politiche giovanili, il lavoro, la cultura e la militanza, ma anche lo sport, la sanità e la tutela dei consumatori.

La conferenza programmatica dei Circoli Nuova Italia sarà quindi caratterizzata da un impegno giovanile che già si era evidenziato nelle scorse elezioni provinciali, dove la lista “Nuova Idea”, composta esclusivamente da ragazzi, ha conseguito un risultato importante, anche rispetto a liste considerate veri e propri “capisaldi” della politica.

Nell’ambito della conferenza stampa c’è stato anche spazio per la presentazione della nuova associazione culturale “Emilio Maraini”, il cui obiettivo, come spiegato dal presidente Matteo Simeoni, sarà quello di individuare spunti e scelte strategiche quali, ad esempio, il potenziamento dei collegamenti con la bassa sabina ed il rilancio del Terminillo.

Ha chiuso l’incontro Chicco Costini sottolineando la grande importanza della conferenza proprio in visione delle prossime elezioni, per dimostrare la presenza di una nuova classe dirigente fatta di giovani con idee e progetti che saranno posti all’attenzione di chiunque andrà al governo della regione.

Sarà quindi un punto di partenza per una nuova politica del fare, improntata sulle nuove generazioni, a differenza di altre kermesse nelle quali sono state sbandierate solo vecchie glorie della politica e idee stantie ormai da sostituire,  come la promessa della ferrovia Rieti-Roma, vecchia di oltre 150 anni.

Promesse antiche, figlie di una politica  che non funziona più, che va sostituita con una politica che elabora e  realizza in termini programmatici e progettuali.

IL CONSIGLIERE IMPERATORI SCRIVE A RENATA POLVERINI SULLE PROBLEMATICHE COTRAL

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Nel ringraziarla per avere iniziato la campagna elettorale a Rieti, a dimostrazione dell’attenzione che intende dedicare alla nostra Provincia,  colpito favorevolmente nel breve colloquio intercorso, dalla sua genuinità e dalla sua conoscenza delle problematiche che ci riguardano, mi permetto di segnalarle i disagi che quotidianamente vivono migliaia di pendolari reatini che usufruiscono del trasporto COTRAL. Disagi che in passato ho vissuto personalmente, e dei quali mi sono fatto portavoce in più occasioni.

Gli stessi probabilmente sono comuni alle altre realtà regionali, tuttavia a Rieti sono più marcati, anche per l’assenza di una linea ferroviaria diretta con Roma.

Preso atto che la Regione Lazio detiene gran parte delle azioni dell’azienda  COTRAL, pur considerando le difficoltà finanziarie in cui versa la stessa,  Le chiedo, qualora eletta a Presidente della nostra Regione, un preciso impegno per risolvere, nel medio periodo, quest’annosa vicenda e dotare finalmente la Provincia di Rieti di un trasporto pubblico moderno ed efficiente.