LA MANOVRA FINANZIARIA RIDUCE I FONDI AI COMUNI E LI ANNULLA ALLE PROVINCE

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"Tutti quelli che si occupano in modo serio di federalismo sanno che ogni tipo di stato federale ha bisogno di fondi per il riequilibrio tra territori per tenere unito il Paese.

La manovra colpisce in modo pesantissimo tali fondi fino a renderli inconsistenti per i Comuni e addirittura annullarli per le Province. Il Governo ci spieghi se, con la manovra, mira ad affossare il federalismo o a spaccare il Paese.

Comunque, di fronte ad una scelta così irresponsabile, che mette in ginocchio  l’intero sistema di erogazione di servizi essenziali ai cittadini ed alle imprese, le associazioni delle autonomie non potranno che interrompere ogni relazione istituzionale con il Governo e mettere in campo ogni strumento di contrasto fino a costruire ricorsi alla Corte Costituzionale. Di tutto ha bisogno il Paese, in un momento così difficile, meno che di uno scontro tra le istituzioni che la manovra rende inevitabile".

A PIAN DE ROSCE OLTRE 850 CANI ALLA III ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA

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Domenica 3 luglio, nella bella cornice di Pian de Rosce, si svolgerà la terza esposizione internazionale canina organizzata dal Gruppo Cinofilo Sabino.

Questa esposizione è la più importante del centro meridione ed una delle più importanti a livello nazionale.  

In questa edizione parteciperanno circa 850 esemplari a quattro zampe  provenienti da tutta Europa, e l’esposizione rappresenta un appuntamento immancabile per chiunque frequenti il mondo cinofilo.

Con grande impegno del Gruppo Cinofilo Sabino, e con la collaborazione della Pro Loco del Terminillo, si è riusciti anche quest’anno ad ottenere il massimo delle professionalità per arricchire al meglio l’evento che ogni anno richiede un sempre maggior onere per essere competitivi  in termini numerici con il resto della cinofilia italiana.

Il notevole numero di presenze premia tutti coloro che ci mettono il cuore e il loro impegno per questa manifestazione.

COTRAL, I SINDACATI CONFERMANO LO SCIOPERO

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Le organizzazioni sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UIL-Trasp, unitamente alle RSU, apprendono con stupore e disappunto che la Regione Lazio non comprende la decisione dello sciopero di tutti i lavoratori Cotral della Provincia di Rieti (Rieti, Terzone, Amatrice, Borgorose, Collegiove, Poggio Moiano e Poggio Mirteto) proclamato per il giorno Martedì 5 Luglio p.v. dalle ore 12,00 alle ore 16,00.

Ebbene, di assessori ai trasporti né abbiamo conosciuti tanti ma con questo signore si è arrivati a toccare veramente il fondo.

In sintesi la Regione Lazio in data 16 luglio 2010 aveva sottoscritto un accordo che prevedeva la costruzione di un nuovo impianto. Dopo l’acquisto di un’area da parte di Cotral Patrimonio e la presentazione di un progetto di costruzione al comune di Rieti, trascorsi 12 mesi ancora nulla è dato sapere. Inoltre era previsto il trasferimento temporaneo presso la sede di ASM solo dopo che fossero stati realizzati tutti i lavori compresi quelli della mensa.

Al contrario lo spostamento è stato effettuato nonostante mancassero tutta una serie di requisiti ed agibilità, turni di servizio condivisi e servizio mensa, il cui completamento era indispensabile prima del trasferimento.

Tutti i disservizi che ne seguiranno sono da imputare ad un signore che è stato nominato “semplicemente“ Presidente, Amministratore delegato, direttore di esercizio di Cotral Spa, molto in sintonia con tale Assessore stupito, che da un anno è assente dalle trattative ed ai sopralluoghi, nonostante le convocazioni di S.E. il Prefetto di Rieti.

L’Assessore Regionale Lollobrigida, invece di stupirsi, dovrebbe rispettare precisi impegni da lui assunti unitamente al suo capo di gabinetto, nominato anche Consigliere di Amministrazione di Cotral SPA e tornare a Rieti per assumersi le proprie responsabilità, magari insieme all’accompagnatore reatino accondiscendente (anche lui “latitante“).

Pertanto lo sciopero è confermato, lavoratori ed utenti sanno bene quali siano i responsabili  dell’abbandono e della mancanza di investimenti nel nostro territorio (6,5 Milioni di Euro cantierabili).
Le organizzazioni sindacali ringraziano le sole forze politiche che, con interrogazioni al Comune di Rieti ed alla Regione Lazio, hanno dimostrato sensibilità e vicinanza alle giuste richieste di un territorio così disagiato e penalizzato proprio per le scelte scriteriate di questi signori.

CENTRO SALUTE MENTALE, L'ASSOCIAZIONE "IL PASS-AGIO ONLUS" FA RICORSO AL TAR

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L’Associazione “il pass-agio onlus” (familiari ed utenti della salute mentale) ha presentato ricorso al TAR Lazio contro le determine della Direzione della AUSL Rieti che riguardano il ridimensionamento del servizo del Centro di salute mentale.

Ridimensionamento che ha provocato la soppressione del servizio H24 sul territorio e delle emergenze provocando un evidente disagio alle famiglie ed agli utenti.

Il TAR Lazio discuterà il 6 luglio 2011 il ricorso e la richiesta di sospensiva del provvedimento adottato.

FIALS-CONFSAL: DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE, SPOT PUBBLICITARI E PROBLEMI IRRISOLTI

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La Segreteria  FIALS-CONFSAL di Rieti ha appreso dalla stampa locale che i vertici dell’ Azienda USL Rieti giudicano, da un primo monitoraggio a distanza di un mese dall’inizio della sperimentazione del nuovo modello di organizzazione del Centro di Salute Mentale, positivi ed incoraggianti i risultati raggiunti.

Quanto sopra a margine di una riunione tra il Direttore Generale dell’Azienda USL Rieti, il Presidente della consulta regionale della salute mentale e il Presidente  delle associazioni dei familiari.

Affermazioni queste che appaiono fuori luogo e al di sopra della realtà, permanendo a tutt’oggi le criticità e le preoccupazioni che questa Sigla aveva già espresso con vari comunicati e ribadito più volte, in ultimo in data 21 giugno 2011 nel corso della riunione tra la Direzione Aziendale e le OO.SS.
Nel corso della riunione suddetta sono state portate all’ attenzione le negatività originate dal nuovo modello organizzativo (aumento dei ricoveri presso il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura, collocazione in strutture psichiatriche esterne di pazienti con notevole incremento della spesa, dimissioni e ricoveri in pochi giorni dello stesso paziente, incostante presenza di figure professionale nei turni di servizio, disfunzioni e incomprensioni nella gestione delle emergenze) al punto tale che la stessa amministrazione ha proposto la prosecuzione dell’attività di monitoraggio fino al prossimo mese di settembre per una valutazione finale con le stesse OO.SS.

In merito a ciò la FIALS / CONFSAL respinge categoricamente definire positivo il passaggio da un servizio attivo nell’ arco delle ventiquattro ore ad un altro  con un orario solo diurno, delegando l’emergenza psichiatrica all’ARES 118  e alle forze dell’ordine;

Ribadisce che questo presunto “nuovo modello organizzativo” del CSM necessita di un’opportuna definizione di un protocollo funzionale per le urgenze / emergenze;

Chiede l’attivazione di una seria organizzazione del programma periodico delle visite domiciliari ai pazienti con la partecipazione di tutte le qualifiche professionale costituite in equipe (medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali);

Ravvisa la necessità  di un pieno coinvolgimento delle famiglie dei disagiati psichici nei vari processi.

E’ il caso che l’Azienda USL abbandoni spot pubblicitari, fuorvianti rispetto alle reali e serie difficoltà che incontrano i pazienti e i loro familiari che hanno come interesse la qualità del servizio e l’erogazione di prestazioni adeguate e decisamente meno di proclami propagandistici, e si concentri ad affrontare la questione nel merito fornendo risposte concrete, svincolate da preclusioni o preconcetti, dirette a migliorare il servizio.

IL CORPO FORESTALE SEQUESTRA UNA CAVA ABUSIVA A FIAMIGNANO

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Gli agenti Forestali del Comando Stazione Forestale di  Fiamignano, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, teso a prevenire e a contrastare i reati in danno dell’ambiente, hanno individuato un’area dove era in corso l’asportazione di materiale breccioso, in agro del Comune di Fiamignano località “Piana di Cornino”, un suggestivo altopiano posto a 1.200 metri sul livello del mare.

Il prelievo di materiale breccioso ha subito insospettito gli agenti ai quali non risultava che in quel posto fossero in corso attività di questo tipo, tuttavia, come di prassi hanno proceduto agli accertamenti necessari per risalire agli autori e alle eventuali autorizzazioni rilasciate, considerando che la zona ricade anche sotto la tutela paesaggistico ambientale.

Dagli accertamenti effettuati non è emerso nessun elemento che potesse ricondurre ad un’attività regolarmente autorizzata, per cui gli agenti, al fine di evitare ulteriori escavazioni, hanno proceduto a sequestrare l’intera area, da dove erano già stati scavati circa 60/70 metri cubi di materiale arido, oltre al mezzo meccanico un escavatore di tipo Terna gommata.

Le ulteriore indagini condotte hanno portato gli investigatori della Forestale a risalire agli autori del fatto che, verosimilmente stavano utilizzando il materiale lapideo abusivamente estratto, per lavori di sistemazione di una strada poderale.

Ovviamente è scattato il deferimento alla Procura della Repubblica di Rieti ipotizzando reati connessi alle violazioni di tipo paesaggistico ambientale Decreto Legislativo n.42 del 2004, deturpamento di bellezze naturali art.734 codice penale e violazione del D.P.R. n.380 del 2001 relativo alle autorizzazione in ambito edilizio e non.

E’ stato inoltre accertato che, anche i lavori di sistemazione della strada poderale, non erano stati autorizzati alla luce delle normative vigenti.

ZTL, PAOLUCCI: IL PRIMO CITTADINO RICONOSCA I SUOI LIMITI E SI DIMETTA

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Nessun colpo di sole, nessun colpo subito nei pacchetti di mischia. Tutt’altro. Amore viscerale per questa città, ecco cosa spinge il sottoscritto e la Uil di Rieti, ad intervenire, a tutto campo, sui problemi che coinvolgono i reatini. Ztl compresa.

E’ questa la risposta del segretario provinciale della Uil di Rieti, Alberto Paolucci, al sindaco Giuseppe Emili che lo aveva invitato a dedicarsi ai problemi dei lavoratori e non a quelli del traffico. Il primo cittadino, inoltre, aveva addebitato le dichiarazioni di Paolucci a colpi di sole o a colpi subiti durante le partite di rugby.

"Il sindaco Giuseppe Emili – prosegue Paolucci – sostiene che la chiusura al traffico del centro storico cittadino risale al marzo 2002. Forse,  il colpo di sole, lo ha subito lui, visto che la Ztl, dopo esserci costata oltre 800 mila euro, sta partendo soltanto in questi giorni, peraltro trascinata da un mare di polemiche. Dei problemi che affliggono il capoluogo e la provincia, ad iniziare dalla crisi occupazionale, ci occupiamo eccome, stando tutti i giorni al fianco dei lavoratori, cercando di arginare la deriva di valori, di idee, di progettualità, di cui questa amministrazione, nel corso dell’ultimo decennio, si è resa colpevole".

Paolucci ha poi ricordato allo stesso sindaco Giuseppe Emili la sua assenza in importanti momenti di confronto tra sindacato, cittadini ed istituzioni.

"La Uil insieme al mondo sindacale reatino – spiega Paolucci – sta cercando, nell’ambito delle proprie competenze, di fare il possibile per rilanciare un’idea nuova di sviluppo del capoluogo e della provincia.
A tal proposito, abbiamo organizzato un incontro chiamando a partecipare tutte le forze politiche, istituzionali e datoriali, espressione di questo territorio.

Un incontro in cui ha brillato proprio l’assenza del Sindaco Emili,  impegnato nella migliore delle sue Arti: lisciare il proprio ego. Per questo il Sindaco del Comune di Rieti Giuseppe Emili dovrebbe, una volta per tutte, riconoscere i propri limiti e dimettersi. Non si tratta di un invito, ma piuttosto di un augurio che estendiamo a tutti i cittadini di Rieti che da tempo hanno capito l’inadeguatezza di chi ci governa. Inadeguatezza che si ritrova nel suo amministrare a braccio, nel suo  linguaggio e nelle espressioni arcaiche che si fregia di utilizzare, nell’ironia da avanspettacolo, specchio di un tempo a cui il primo cittadino è inevitabilmente ancorato.

Egregio Emili, si prenda una lunghissima pausa di riflessione, magari nella sua terra natia, svincolando la città da una politica che non ha prodotto alcun risultato, se non la sua tracotante presenza.
C’è bisogno che Rieti torni a sognare, ma se lei non toglierà il disturbo, egregio Emili, i sogni si infrangeranno nella triste realtà, trasformandosi in terribili incubi".

QUOZIENTE FAMILIARE COMUNALE, GIORDANI: L'UDC SMENTISCE SE STESSA

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E’ stata emessa dal gruppo consiliare UDC del Comune di Rieti una nota che precisa le loro intenzioni riguardo il quoziente familiare comunale di prossima approvazione. Commentiamo questa nota perché siccome solo Sabina Radicale aveva commentato questa notizia, crediamo che l’UDC a noi si riferisca parlando di "polemiche pretestuose alla ricerca di visibilità, condite di disinformazione" le quali "riteniamo vadano lasciate da parte".

Il bello è che, appena andando accapo, ci si risponde: "In merito al provvedimento presentato – spiega l’Udc di Palazzo di Città – si ritiene utile puntualizzare che si fa riferimento agli articoli 29, 30 e 31 della Carta costituzionale e pertanto il quoziente Rieti così come strutturato sarà sperimentato non solo sulle famiglie di coppie sposate, ma anche su quelle di coppie non sposate, ma che fanno parte dello stesso nucleo come da Stato anagrafico di famiglia".

Ringraziamo il gruppo consiliare UDC dell’informazione del fatto che si tratta di sperimentazione (ma questo aspetto non sarebbe responsabilità della giunta e non dell’opposizione?) ma soprattutto per la precisazione, che accogliamo con sollievo, circa l’estensione alle famiglie anagrafiche.

Non possiamo però non evidenziare come questa risposta sia una smentita di quanto era stato annunciato: infatti l’articolo 29 sbandierato nel comunicato per definire di "quale" famiglia si trattasse, recita: "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio". Sembra evidente che l’aver precisato il richiamo a quell’articolo avesse il significato di riferire il provvedimento alle coppie unite in matrimonio. Il che chiaramente non si sarebbe retto in piedi alla prova dei fatti perché escludeva anche le famiglie anagrafiche di figlio e genitore, che l’UDC ribadisce saranno comprese, ma questo è un altro discorso: Rieti ci ha abituati a campagne elettorali su annunci propaganda; mica c’è solo il treno.

COMUNE DI RIETI, CONSEGNATA UNA TARGA ALLA CAMPIONESSA DI NUOTO MARTINA CARAMIGNOLI

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Il sindaco di Rieti, Giuseppe Emili e il presidente della commissione consiliare Sport del Comune, Fabio Nobili, hanno ricevuto la campionessa italiana di nuoto Martina Rita Caramignoli.

Alla giovane reatina, venti anni, è stata consegnata una targa come riconoscimento ai meriti sportivi conseguiti, con l’augurio di grandi prestazioni in vista dei Mondiali di nuoto a Shangai, in programma dal 19 al 31 luglio, ai quali prenderà parte grazie al successo ottenuto ai campionati italiani assoluti nei 1.500 stile libero.

“Non posso che congratularmi – dichiara il sindaco Emili – per i risultati finora ottenuti da Martina Caramignoli in uno sport e in una specialità difficile come quella in cui sarà impegnata a Shangai. È, inoltre, motivo di orgoglio per Rieti la presenza di una nostra concittadina in una competizione di livello mondiale che ci vedrà sicuramente suoi tifosi".

“Per raggiungere nel nuoto determinati risultati – dichiara l’assessore allo Sport, Marzio Leoncini – serve grande dedizione, costanza e sacrificio. In questo senso, Martina è per tutti un esempio da seguire anche per la sua giovane età. Mi auguro che ai prossimi Mondiali possa affermarsi portando sul podio i colori della città di Rieti. A lei un sincero in bocca al lupo per una carriera sportiva che si preannuncia di altissimo livello”.

L’atleta dell’Aurelia Nuoto, campionessa in carica dei 1.500 stile libero, non aveva potuto partecipare alla cerimonia di premiazione che si era svolta venerdì scorso nell’aula consiliare del Comune poiché impegnata in una competizione. 

SPAZI CIMITERIALI, SAB.RADICALE: VOGLIAMO PARLARE ANCHE DI CREMAZIONE?

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Essendosi aperto un dibattito sulla disponibilità di spazi per inumazione e loculi nei cimiteri comunali, suggeriamo di inserire fra i temi la cremazione e la possibilità di realizzare un impianto crematorio a Rieti.

La cremazione è ormai pratica diffusa (riguarda il 10% dei decessi e oltre la metà di quelli a Milano e Torino) ed in espansione, oltre che per motivi culturali, ideali ed igienici, anche per il problema degli spazi e non ultimo per la accettazione, a partire dal Concilio Vaticano II, della pratica da parte della Chiesa Cattolica.

Come associazione avemmo modo di parlarne un anno fa a proposito di una iniziativa, poi abortita, di un crematorio che poteva sorgere, con finanziamento regionale, a Pozzaglia. Purtroppo l’occasione non fu colta da nessuno per svilupparne un dibattito; che sia questa l’occasione.