Campoloniano, un rione determinato e agguerrito in questa 43ma edizione della Festa del Sole.
Nelle competizioni sul fiume Velino, Francesco Basenghi si aggiudica la gara della tinozza, la più attesa della manifestazione, lasciandosi alle spalle il padre Giovanni in gara per il rione Porta Cintia, Simone Franceschini vince nella gara della pertica battendo in finale il concorrente di Porta d’Arce Riccardo Francucci, Matteo Pelagalli Ficorilli si classifica in seconda posizione nella gara di nuoto alle spalle di Dario Pelli del rione Porta Romana, nelle biciclette ancora un secondo posto per Campoloniano con Giancarlo Cornacchiola che taglia il traguardo dopo Roberto Giovannelli del rione Casette, mentre nelle barche fiumarole il duo Bruno e Gianluca Grillo non hanno avuto rivali.
Al termine delle gare il rione giallo-azzurro di Campoloniano con tre vittorie e due secondi posti totalizza 70 punti e vince il Gonfalone della Festa del Sole togliendo il trono a Case San Benedetto.
43MA EDIZIONE FESTA DEL SOLE: AL RIONE CAMPOLONIANO TINOZZA E GONFALONE
85ENNE SCOMPARSO AD AMATRICE, CONTINUANO LE RICERCHE
Continuano senza sosta le ricerche dell’anziano E. C., 85enne originario di Amatrice, sofferente di Alzheimer e scomparso dalla sua casa di Amatrice ormai da una settimana. Sono all’opera unità cinofile, volontari della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale e Carabinieri, ma sino ad ora non è stata rinvenuta nessuna traccia o indizio che possa testimoniare attualmente la sua presenza nella zona dell’amatriciano.
Le ricerche andranno avanti anche nei prossimi giorni, ampliando il raggio di azione sul territorio. La Protezione Civile invita chiunque avesse notizie dello scomparso od anche semplici indizi, a comunicarlo al numero verde della Sala Operativa regionale 803.555, attivo 24 su 24, sperando in tal modo di raccogliere indicazioni utili al ritrovamento dalle informazioni fornite dai cittadini e dai turisti presenti in gran numero nella zona per il periodo estivo.
MOODY'S PROMUOVE LA GESTIONE FINANZIARIA DELLA PROVINCIA DI RIETI
L’agenzia internazionale Moody’s ha promosso la gestione economica dell’Amministrazione provinciale di Rieti confermando il rating A1 con previsioni stabili.
Un risultato che assume ancora maggior rilevanza rispetto gli anni scorsi se si considera che è maturato in un contesto economico in cui sono stati rivisti al ribasso i rating di numerose tra le principali aziende ed enti italiani tra cui anche quello che riguarda l’Italia.
Il rating A1 della Provincia di Rieti riflette l’indebitamento moderato e i risultati finanziari soddisfacenti, supportati una gestione prudente del bilancio. Il rating tiene altresì conto della flessibilità molto limitata del bilancio provinciale e della forte dipendenza dai trasferimenti – soprattutto dalla Regione Lazio – che condizionano fortemente l’attività di investimento ed i flussi di cassa della Provincia.
L’attribuzione del rating è avvenuta dopo un’attenta analisi dei dati fondamentali del bilancio dell’Ente compiuta da Moody’s. La motivazione del riconoscimento, come negli anni passati, si fonda su una gestione oculata, che ha consentito un miglioramento della performance finanziaria dell’Ente, nonostante la presenza delle note rigidità di bilancio dovute alle difficoltà di una programmazione vincolata dall’alta dipendenza fiscale da enti sovraordinati, in special modo dalla Regione, a una limitata flessibilità fiscale, e al modesto contesto economico territoriale.
Secondo il documento di Moody’s l’Amministrazione Provinciale ha mostrato prudenza nel gestire la parte corrente e nel bilanciare le sue necessità di investimento con le risorse disponibili.
“In un contesto in cui i mercati sono in continua fibrillazione, con le inevitabili conseguenze per tutti gli operatori, privati e pubblici, in un momento in cui ci sono 23 enti locali, anche molto importanti, che sono sotto osservazione per eventuali declassamenti, avere prospettive stabili grazie ad una gestione corretta dei conti dimostra l’ottimo lavoro svolto da questa amministrazione.
Siamo molto soddisfatti per il risultato conseguito anche grazie alla gestione ad alto contenuto professionale da parte del dirigente e dei funzionari del Settore finanziario della Provincia – commenta l’assessore al Bilancio della Provincia di Rieti, Enzo Antonacci – Non posso però nascondere la preoccupazione per i tagli operati dal Governo nazionale e regionale agli enti locali, comprese le Province, che pur sempre devono continuare a mantenere ed erogare quei servizi sul territorio di loro competenza”.
PROROGA DEL PERIODO DI PREESERCIZIO DEGLI IMPIANTI PER LA RILEVAZIONE DEGLI ACCESSI ALLA ZTL
Il Dirigente, Comandante della Polizia Municipale Enrico Aragona, viste:
– la Delibera di Giunta Comunale nr.49 del 24 febbraio 2011;
– la determina dirigenziale nr.662 del 24 marzo 2011;
– la determina dirigenziale nr.1506 del 23 giugno 2011;
– l’autorizzazione prot. nr.3096 dell’8 giugno 2011, nella quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione ed i Sistemi Informativi e Statici – Direzione Generale per la Sicurezza Stradale, “considerata la complessità delle procedure connesse all’utilizzo di impianti automatici per la rilevazione degli accessi e l’accertamento delle violazioni”, “ritiene necessario un periodo di preesercizio di durata non inferiore a 30 giorni, da realizzare sotto il controllo della Polizia Municipale”;
– considerata l’opportunità di prorogare il periodo di preesercizio per il tempo strettamente necessario a garantire la definitiva certificazione da parte dei tecnici della piena funzionalità dei sistemi di trasmissione ed acquisizione dati.
DETERMINA
di prorogare per il tempo strettamente necessario, ai fini di cui in premessa, la fase di preesercizio della rilevazione degli accessi dei veicoli nella ZTL mediante l’utilizzo di varchi elettronici.
TENTATA VIOLENZA SESSUALE. CUSTODIA DOMICILIARE AD UN ANTRODOCANO
Nella mattinata odierna, personale della Sezione Polizia Postale, delle Comunicazioni e della locale Squadra Mobile, ha proceduto alla notifica del provvedimento di custodia domiciliare emesso dal Tribunale del Riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale, del Tribunale di Roma, nei confronti di A.L., del 1982, residente ad Antrodoco.
Il provvedimento è stato emesso all’esito della complessa attività di indagine condotta dalla Polizia Postale reatina e coordinata dal Sost. Procuratore della Repubblica di Roma dr. Nicola Maiorano, attivata da settembre 2010 sulla scorta di numerose denuncie presentate da alcune donne della Provincia.
All’uomo pertanto è stato imposto sia il divieto di allontanarsi dall’abitazione senza autorizzazione del giudice procedente, che quello di comunicare, con qualsiasi mezzo, telefonico eo telematico, con persone diverse da quelle che con lui coabitano.
Diverse le ipotesi di reato nei suoi confronti tra le quali quello di tentata violenza sessuale, per aver tentato di indurre le vittime a filmarsi o fotografarsi durante il compimento di atti sessuali, o mentre assumevano pose lascive ed oscene, mediante la minaccia di diffondere su internet o attraverso missive dirette ad amici e familiari dei fotomontaggi realizzati dallo stesso, ove il volto delle vittime veniva applicato su corpi di donne nude in pose oscene.
Nel corso delle indagini, sempre a cura del personale della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Rieti, è emerso, inoltre, che la descritta condotta sarebbe stata perpetrata anche ai danni di una minorenne e che l’uomo si sarebbe reso responsabile anche degli ulteriori reati di intercettazione illecita di comunicazioni informatiche, di detenzione di materiale pedo-pornografico, di sostituzione di persona e di trattamento illecito di dati personali.
CONSORZIO DELLA BONIFICA, SENZA SENSO LA RICHIESTA DEI SINDACATI DI ASSUMERE NUOVO PERSONALE
“E’ necessario fare fronte comune tutti insieme nei confronti della Regione, e non continuare una “guerra tra poveri” che non avrà alcun effetto se non quello di penalizzare sia i lavoratori del Consorzio della Bonifica Reatina sia le organizzazioni agricole perché il vero problema da cui scaturisce la difficoltà nell’inserire personale va ricercato nella mancata erogazione da parte della Regione Lazio dei fondi relativi alle convenzioni ed ai lavori già svolti pari nel primo caso a 550mila euro e nel secondo ad oltre 2 milioni e 300mila euro”.
E’ quanto dichiarato oggi dal presidente del Consorzio della Bonifica Reatina, Primo Marcelletti, nel corso di una conferenza stampa convocata per fare chiarezza sulla posizione dell’Amministrazione dell’Ente in merito alle motivazioni che hanno indotto le confederazioni sindacali rappresentanti dei lavoratori del Consorzio medesimo a dichiarare lo stato di agitazione che è sfociato nello sciopero del 5 luglio scorso.
Marcelletti, affiancato dal direttore del Consorzio, Marcello Iacuitto, e dal vicepresidente dell’Ente, Luigi Prezioso Simonetti, ha ricordato come attualmente il Consorzio si regga esclusivamente sui contributi versati dai circa 8400 consorziati, che sono pari annualmente a 500mila euro, “mentre abbiamo già svolto lavori per conto della Regione, in molti casi già anticipati di tasca nostra prendendo prestiti in banca, pari a 2miloni e 300 mila euro, senza contare la mancata firma delle convenzioni con la Provincia, ente delegato dalla Regione, che ci impedisce di incassare una somma considerevole, pari a 550mila euro, ed ai tagli operati dalla Regione sui contributi relativi alle opere pubbliche di bonifica, passati da 60-70mila euro a soli 6mila euro”.
“Per questo – ha proseguito – non ha senso che i sindacati, a fronte di una così marcata carenza di erogazioni regionali ed al documento unitario firmato tra organizzazioni sindacali, organizzazioni professionali agricole e vicepresidente della Provincia il 25 maggio 2011 che ha portato a sollecitare i rappresentanti regionali eletti nel Reatino, continuino ad insistere per inserire nuovo personale chiedendo, senza che dalla Regione si sia mosso nulla, che si passi da 7 operai assunti per 4 mesi a 10 operai per 6 mesi, o che contestino l’affidamento lavori alle aziende agricole consorziate in che noi effettuiamo in base ad una legge dello Stato, la “Legge di orientamento in agricoltura”, tramite una regolare gara pubblica al massimo ribasso che noi effettuiamo sulle imprese agricole che hanno chiesto di essere inserite nell’albo consortile”. “Tra l’altro – ha precisato – il Consorzio per l’anno 2011 non ha ancora provveduto ad appaltare lavori di manutenzione agli imprenditori agricoli che in ogni caso hanno eguale diritto e dignità rispetto ai lavoratori dipendenti”.
“Quanto poi al mancato utilizzo dei mezzi consorziali e all’organizzazione dei lavoratori dipendenti – ha aggiunto – il Consorzio non può non evidenziare che il sottoutilizzo dei mezzi è legato alla minore attività di bonifica dovuta alla già rappresentata carenza di erogazioni regionali. Prima di discutere di organizzazione del lavoro sarebbe opportuno che tutti facessero un sincero esame di coscienza sulla propria produttività, impegno e dedizione al lavoro”.
“Inaccettabili poi – ha concluso – le affermazioni diffuse da alcuni organi di stampa il 7 luglio e cioè che “il Consorzio è più legato agli interessi particolari che a quelli generali”, ovvero l’idea di “un Consorzio simile ad un comitato d’affari che con i soldi di tanti lavora a favore di pochi”, ed a questo proposito ricordo che, eccetto Presidente e Vicepresidente, i consiglieri del Cda del consorzio non percepiscono alcun gettone di presenza”.
Da qui l’invito quindi, “a riprendere un dialogo finalizzato ad agire con forza nei confronti della Regione evitando strumentalizzazioni a vantaggio di tutti”.
TRADITI DALLA TECNOLOGIA, TRE ROMENI ARRESTATI NELLA NOTTE
I Carabinieri del Norm della Compagnia di Poggio Mirteto nella nottata hanno arrestato tre romeni, pregiudicati, che avevano appena compiuto alcuni furti in abitazione e svaligiato una tabaccheria in un paesino della provincia di Ascoli Piceno, Arquata del Tronto, proprio a confine con la provincia di Rieti.
Verso le 3 di questa notte i militari, con due autoradio ed il concorso di una pattuglia sempre della Compagnia di Poggio Mirteto, avevano predisposto un “filtraggio” lungo la SS Salaria per cui quando, all’altezza del km. 36,00, hanno fermato una Fiat punto con tre persone a bordo si sono subito insospettiti.
I tre sono Aurel Manolache, 47 anni, Dumitru Untaru, 35 anni, Sandel Albu, 30 anni, nella loro autovettura i militari – che hanno eseguito una perquisizione – hanno trovato ogni ben di Dio.
Centinaia di pacchetti di sigarette, soldi in moneta, accendini, un computer portatile, una statua della Madonna in gesso, attrezzi da scasso, corde, coltelli, asce, ed altro materiale.
Poiché i tre fermati non hanno fornito alcuna collaborazione, i militari hanno dovuto ricostruire il loro tragitto attraverso un paziente lavoro investigativo facilitato anche dalla rotta che essi avevano impostato sul navigatore di cui erano in possesso, procedendo quindi a ritroso è stata individuata la tabaccheria ed una abitazione privata di Arquata del Tronto, dove il terzetto era penetrato facendo man bassa.
I derubati, G.P., 71 anni, e M.C., 41 anni, ignari dell’accaduto, sono stati convocati presso la Compagnia Mirtense ove hanno riconosciuto il materiale sequestrato che, dopo le formalità, è stato restituito.
Si indaga a tutto campo per attribuire ai tre romeni, associati al carcere di Rieti, l’eventuale responsabilità di altri episodi criminosi.
SANITA', BIGLIOCCHI DELEGATO PROVINCIA ALLE POLITICHE SANITARIE: SERVE CHIAREZZA
Si continua ad assistere ad un confuso dibattito sul futuro della sanità nella nostra Provincia e ci capita di leggere dichiarazioni spesso discordanti rilasciate dai vertici aziendali o da rappresentanti istituzionali.
Le prospettive future dell’ospedale di Magliano sembrano sempre più confuse e forse al Dott. Gianani viene oggi rimproverato di essere stato eccessivamente realista nell’applicare i decreti commissariali, forse unico nel Lazio, con grande zelo.
Leggiamo altresì le dichiarazioni della Consigliera Nobili che lasciano intravedere una prospettiva diversa e non si capisce perché Il Commissario, prima di intraprendere strade tortuose, non abbia sentito la necessità di ascoltare e dare risposte alle esigenze poste dalle comunità locali.
Divertente l’idea della medicina tradizionale cinese , di cui il Direttore Generale è grande sponsor, ma viene il dubbio che non ci si renda conto delle necessità della sanità pubblica e di dare livelli assistenziali decenti a cittadini che vengono giornalmente vessati da un sistema che non funziona.
Le ipotesi ad oggi tracciate, speriamo non in solitudine, dalla Consigliera Nobili sono parte delle richieste fatte dai cittadini ma ancora oggi assistiamo al silenzio della Regione che non prende decisioni e, usando un vecchio metodo, lascia passare tempo sperando che questo abbassi il livello di contestazione.
Ma ben sappiamo che i problemi di Magliano sono solo una parte del tutto e che in realtà sta scadendo in modo forse irreversibile il livello quantitativo e qualitativo dell’offerta al cittadino. Il taglio di 5.000.0000 di euro alle spese del personale per la nostra AUSL produrrà effetti devastanti e non solo sui livelli occupazionali.
Le liste d’attesa stanno diventando insostenibili ed i servizi non coprono le necessità. A questo aggiungiamo i costi, sempre crescenti, che gli utenti sono chiamati a sostenere. Chissà se qualcuno ha pensato che mandare fuori zona per un esame un pensionato minimo, esente dalla spesa, crea di fatto un aggravio di spesa spesso insostenibile. Ma detto questo credo sia ora di smettere di giocare e di fare annunci.
Credo sia ora di certezze e credo sia ora che la Regione dica con assoluta chiarezza quale il futuro di Magliano e quale il futuro di strutture provinciali penalizzate da scarsa attenzione o forse da eccessiva attenzione per Roma ed i suoi interessi.
SFONDANO LA PORTA CON MAZZE DA BASEBALL E FANNO RAZZIA ALL’EDICOLA DELLA STAZIONE
Tre uomini, la scorsa notte intorno all’una e trenta, hanno sfondato con mazze da baseball la porta d’ingresso della tabaccheria vicino alla stazione ferroviaria, una volta dentro hanno razziato tutti i biglietti del Gratta e Vinci, i biglietti del Cotral e tutte le ricariche telefoniche.
Il furto ammonta a oltre dieci mila euro più i danni alla porta che è stata completamente distrutta.
Dalle telecamere interne della tabaccheria, che hanno ripreso tutto l’episodio, non è possibile risalire agli autori del furto in quanto hanno agito con il volto completamente coperto da passamontagna. Le riprese video sono state comunque acquisite dai carabinieri che stanno indagando per risalire ai tre malviventi.
FARA IN SABINA: GUARDIE AMBIENTALI, POLIZIA MUNICIPALE E PROTEZIONE CIVILE A TUTELA DELL'AMBIENTE
La tutela ambientale al centro di un coordinamento congiunto tra Polizia Municipale, Gruppo Comunale di Protezione Civile e Guardie Ambientali: l’Amministrazione Comunale di Fara in Sabina risponde in questo modo alla necessità di una vigilanza del territorio che, nella stagione estiva, necessita di ulteriori accorgimenti rispetto a quelli ordinari.
Predisposto, su input del sindaco, Davide Basilicata, e dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici e alle Politiche Ambientali Giacomo Corradini, un piano operativo che mira in primo piano alla prevenzione degli incendi, anche in riferimento al divieto di accensione fuochi, oltre che ad un controllo specifico sull’abbandono dei rifiuti, sull’uso indiscriminato dell’acqua potabile che non sia per uso domestico, sull’abbandono e l’omessa custodia degli animali e, non da ultimo, sull’obbligo di taglio di siepi e alberi che, seppur ubicati in area privata, delimitano le strade di pertinenza comunale.
Sarà la Polizia Municipale, guidata dal comandante Ennia D’Attilio, già impegnata nel controllo dell’intero tessuto comunale, a sovrintendere e a coordinare le attività di vigilanza, ripartite con Protezione Civile e Guardie Ambientali secondo una specifica competenza territoriale. La Protezione Civile monitorerà, infatti, oltre a Fara capoluogo, le frazioni di Farfa, Prime Case, Coltodino, Montegrottone, Pomonte e Canneto, mentre alle Guardie Ambientali spetterà la vigilanza sulle rimanenti aree, precisamente Passo Corese, Talocci, Borgo Quinzio, Corese Terra e Campomaggiore.
Un’iniziativa, quella messa in atto dall’Amministrazione, incentrata sulla prevenzione, che si fonda in via principale su una diversa e più capillare presenza di forze sul territorio, per rispondere in maniera incisiva alla domanda di sicurezza, ma anche di decoro urbano, costantemente avanzata dai cittadini.
Il nuovo servizio toccherà trasversalmente tutte le aree del territorio comunale, in diversi archi temporali, per un controllo che sia a tutto tondo. Nel corso dei controlli sarà istituita una banca dati contenente i rilevamenti effettuati con accertamenti catastali, per l’individuazione di eventuali contravventori.
“Abbiamo voluto dare un segnale chiaro – spiega l’assessore Corradini – la tutela dell’ambiente rientra tra le priorità del nostro programma e metteremo in atto tutte le strategie affinché esso sia rispettato, responsabilizzando la cittadinanza. Sono certo che gli abitanti di Fara e di tutte le frazioni sapranno apprezzare il senso dell’iniziativa e la vicinanza delle forze preposte, con cui è importante avviare un dialogo costante e costruttivo. Ringrazio a nome dell’Amministrazione il presidente delle Guardie Ambientali, Augusto Pastorelli, e quello del gruppo comunale di Protezione Civile, Sergio Giovannini, per l’importantissima collaborazione, caposaldo del piano”.
Il coordinamento interforze, come pensato dal Comune, rappresenta un progetto pilota che verrà ulteriormente ampliato nel corso dell’attività amministrativa.
“L’iniziativa messa in campo – precisa il sindaco Davide Basilicata – vuole essere un chiaro punto di partenza per una nuova idea di tutela dell’ambiente, che prende avvio dal coinvolgimento sinergico di tutte le forze interessate, coinvolgendo l’intera cittadinanza, prima depositaria e fruitrice di quella che è una delle nostre principali risorse: l’ambiente. Uno strumento utile, che verrà affiancato da una progressiva rivisitazione degli strumenti normativi comunali per arrivare ad una città in cui il decoro ambientale rappresenti il fiore all’occhiello e non una continua emergenza, come è stato negli anni passati. Ribadisco, infine, il ringraziamento a tutti i soggetti operanti in tale progetto”.

