MASSIMI PD: RIETI 2.0 UNA CITTA' DIVERSA INIZIA DA QUI…

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La crisi economica e il Governo stanno mettendo in ginocchio il nostro Paese, la manovra economica in discussione in Parlamento è una delle peggiori dal dopoguerra ad oggi e il nostro territorio rischia di essere cancellato dal provvedimento che dispone l’abolizione delle Provincie più piccole, tra le quali Rieti e 36 dei 73 comuni della sua provincia.

Il Centrosinistra ha scelto la buona politica, ha scelto di unire le forze per offrire alla città un’occasione di confronto, partecipazione ed elaborazione collettiva sul futuro di Rieti. Serve una scossa, per evitare il definitivo declino nel quale le amministrazioni di centrodestra ci stanno trascinando. C’è bisogno di una città diversa, capace di futuro, in grado di uscire dall’isolamento nel quale è stata rinchiusa da una politica miope. Rieti 2.0 vuole essere uno spazio pubblico dove mettere in relazione esperienze, aspirazioni, idee e sogni di chi vuole cambiare Rieti per renderla una città più viva e più vivibile.


Vorremmo una città in grado di difendere e valorizzare l’ambiente per migliorare la qualità della vita, una città che tuteli i beni comuni, intesi come beni naturali e relazionali “indisponibili” perché appartengono alla comunità. Vorremmo un governo della cosa pubblica che non solo amministri per i cittadini ma con i cittadini. Una città che faccia della legalità un volano di crescita e di sviluppo; una città del lavoro, dove nascano nuove occasioni di occupazione stabile e dove le nuove generazioni possano progettare un futuro.

Una città della Cultura e della Formazione, dove si possa studiare e lavorare, dove si svolga attività di ricerca e dove si promuova crescita culturale, quindi sociale ed economica. Una città della solidarietà e della cooperazione, dove gli ultimi e i più deboli non vengano lasciati soli e dove si ritrovi il senso civico di appartenere ad una comunità e che ritiene l’integrazione dei migranti una risorsa per il territorio.

Per fare tutto questo c’è bisogno di un “rinascimento civico” che metta insieme forze politiche, forze sociali e produttive, associazionismo e terzo settore, movimenti, comitati e singoli cittadini. In questi 10 giorni proponiamo alla città un programma di incontri molto articolato e qualificato su temi locali e nazionali, un programma di spettacoli musicali e teatrali di grande spessore e una rassegna cinematografica da non perdere, oltre spazi per bambini, giochi, lotteria, mostre, stand espositivi. Tutto, condito da una offerta gastronomica dal sapore antico e familiare, tesa a valorizzare i prodotti tipici e le produzioni enogastronomiche locali e promuovere la filiera corta e la cucina a Km zero.
RIETI 2.0 una città diversa inizia da qui…

GLI AREA 765 IN CONCERTO A FARA SABINA

Seconda tappa in Provincia di Rieti per il tour estivo degli AREA 765, la formazione musicale nata ad inizio anno dopo lo scioglimento de I Ratti della Sabina.

Stefano Fiori (voce e chitarra acustica), Eugenio Lupi (chitarraelettrica), Alessandro Monzi (violino), Alberto Ricci (fisarmonica), Paolo Masci (bouzouki), Valerio Manelfi (basso) e Carlo Ferretti (batteria, percussioni e pianoforte) saliranno sul palco per ripercorrere insieme al loro pubblico 15 anni di successi musicali.

I pezzi in scaletta rappresentano infatti un vero e proprio excursus storico di quella che è stata la carriera artistica di questi sette ragazzi sabini.

L’iniziale impianto folk, la struttura tradizionale di “canzone-ballata” hanno ceduto progressivamente spazio a brani dall’architettura sonora più complessa, a geometrie musicali raffinate,  ad  arrangiamenti che sembrano valorizzare al meglio quella dimensione corale che da sempre ha costituito un marchio di fabbrica di questa band.  

“Ho soltanto un tamburello” (Fra le braccia della luna -1996) recita una delle canzoni in scaletta ed è incredibile quanta professionalità e determinazione possano nascere da una passione. Anche loro,  come “il violinista pazzo”, che “per parlare usava un violino che raccolse ai piedi di un sogno”, sono riusciti a trovare la strada giusta per non arrendersi, per continuare a restare un gruppo nonostante le inevitabili difficoltà che debbono affrontare tutti coloro che decidono di perseverare nel loro obiettivo senza usare scorciatoie, conquistando meriti e successi in assoluta libertà.

La vita, l’esperienza e i valori di tutti loro le ritroviamo nelle loro canzoni e nelle loro  scelte, che sono quelle riflesse dai tanti ragazzi di questa nostra Italia tanto diversa ed uguale in ognuno di noi, giovani e meno giovani, in attesa sotto il palco per cantare finalmente "senza confini e senza paure".

ABOLIZIONE PICCOLI COMUNI, LEGAMBIENTE LAZIO: MANOVRA SBAGLIATA E INGIUSTA

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"E’ assurdo, non si possono cancellare decine di piccoli Comuni con una manovra finanziaria, siamo al fianco delle comunità locali che si battono contro questa operazione di facciata che come al solito colpisce la parte più debole del Paese che al tempo stesso ne costituisce le fondamenta – dichiara Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio -.

Abolire 86 piccoli comuni del Lazio sotto i 1.000 abitanti, accorpandoli e cancellandone l’identità storica e culturale che li contraddistingue è del tutto sbagliato, bisogna al contrario approvare la legge a sostegno dei piccoli comuni che giace da diverse legislature in Parlamento, e dare continuità anche agli investimenti fatti in questi anni importanti come il bando delle idee della Provincia di Roma, un’Istituzione che vivendo il territorio ha colto il ruolo e l’importanza di questi piccoli enti.”

Quello dei piccoli comuni è un tema caro a Legambiente Lazio; da ormai otto anni, infatti, il Bando delle Idee, promosso in collaborazione con la Provincia di Roma, permette ai piccoli comuni del territorio provinciale di vedere finanziati progetti per la valorizzazione del loro patrimonio culturale e naturale: esposizioni e degustazioni di prodotti tipici, mostre fotografiche, pubblicazioni, convegni sulle energie rinnovabili sono solo alcuni esempi della miriade di attività proposte quest’anno nei piccoli comuni laziali.

Nel Lazio sono proprio tanti i piccoli comuni che verrebbero aboliti: 25 nella sola provincia di Roma, 15 nel frusinate, Ventotene e Campodimele a Latina, 6 in provincia di Viterbo e moltissimi nel reatino, dove ben 37 su 73 hanno meno di 1.000 abitanti. Da questi territori proviene la maggior parte dei prodotti tipici certificati e sono loro a dare prova di comportamenti virtuosi sia nella gestione dei rifiuti sia nella produzione di energia da fonti rinnovabili, come dimostrano gli ultimi Dossier di Legambiente sui Comuni Ricicloni e Rinnovabili.

"I piccoli comuni rappresentano un patrimonio di grande importanza per il nostro Paese, che è famoso in tutto il mondo per i piccoli borghi e i tanti campanili, cancellare tutto ciò è impensabile, devasterebbe peraltro la vita di un quinto degli italiani che risiede in questi territori – conclude Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. La norma contenuta nella manovra finanziaria colpisce ingiustamente queste autonomie locali, sopprimendole in sostanza, quando piuttosto va sostenuto il percorso già avviato da molti piccoli Comuni per le gestioni associate di funzioni amministrative e servizi locali.”

NUOVA DISINFESTAZIONE INSETTI NOCIVI

Il IV settore-ufficio Ambiente del Comune di Rieti informa che, a seguito delle particolari condizioni climatiche che persistono sul territorio comunale, è stato disposto un nuovo intervento di disinfestazione adulticida contro gli insetti nocivi alati dopo quello effettuato lo scorso 22 agosto.

La ulteriore procedura di disinfestazione, solitamente effettuata con scadenza più ampia, è stata fissata per martedì 30 agosto (con orario 23-5,30) e sarà ripetuta l’8 settembre.

Si ricorda che il prodotto aereo disinfestante non è dannoso per l’uomo.

CONCERTO D'ORGANO NELLA COLLEGIATA DI S.MICHELE ARCANGELO A CONTIGLIANO

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Sabato 17 settembre 2011, alle ore 18, ci sarà un bel concerto d’organo nella Collegiata di S. Michele Arcangelo a Contigliano. Il M° Adriano Falcioni, organista-titolare della Cattedrale di S. Lorenzo di Perugia, suonerà sul Grande Organo Fedeli (del 1747) opere di Bach, Frescobaldi, Händel e Kerll.

Il M° Falcion, nato a Terni nel 1975, si è diplomato in organo, clavicembalo e pianoforte al Conservatorio di Perugia e alla Musikhochschule Freiburg. Ha inoltre studiato a Parigi e Londra.

Premiato in numerosi concorsi internazionali, fa una brillante carriera concertistica internazionale registrando anche numerosi cd.  Il  M° Falcion è docente di organo al Conservatorio di Sassari e organista-titolare della Cattedrale di S. Lorenzo a Perugia

REATE FESTIVAL, IN MOSTRA GLI SCATTI DEI FOTOGRAFI REATINI RINALDI, RENZI E GIAGNOLI

Sono tornati in mostra, dopo il successo della prima edizione, gli scatti dei fotografi reatini Massimo Renzi, Massimo Rinaldi e Alex Giagnoli.

Le foto, per raccontare l’edizione 2010 del Reate Festival, sono esposte nella sala mostre sotto gli archi del Comune e nel foyer del teatro Vespasiano dove sono in visione immagini inedite.

“La selezione delle fotografie presenti nel teatro di via Garibaldi – commentano i tre fotografi professionisti,  reatini doc – è stata minuziosa, abbiamo esposto solo quelle foto incentrate sul Belcanto, Una scelta in linea con la nuova edizione del Reate Festival, dedicata quest’anno esclusivamente a questa sezione.

TORNA A VAZIA LA FIERA CAMPIONARIA ANNUALE

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Domenica 28 agosto torna la Fiera campionaria annuale di Vazia. Lo comunica l’assessorato alle Attività produttive del Comune di Rieti.

A seguito dell’istanza della Terza circoscrizione, nei mesi scorsi è stata accolta la richiesta di ripristino della fiera merci e prodotti locali nella zona artigianale di Vazia.

La delibera di giunta, proposta dall’assessore alle Attività produttive, Antonio Perelli, ha stabilito la reistituzione della  fiera da effettuarsi l’ultima domenica di agosto di ciascun anno nell’area compresa tra via Micheli, via Rossi e via Leonardi.

Gli uffici comunali adotteranno tutti i provvedimenti finalizzati all’allestimento dell’area fieristica in conformità alle vigenti disposizioni, nonché alla demarcazione dei posteggi e alla installazione di idonea segnaletica stradale. La zona individuata per lo svolgimento della manifestazione costituisce un’ideale localizzazione, poiché oltre ad essere dotata di ampie possibilità di sosta, si caratterizza anche per essere fruibile da gran parte della popolazione residente e non.

La fiera di Vazia era attiva negli anni Novanta e si svolgeva il 19 luglio di ciascun anno. Successivamente, tale data fu posticipata alla seconda domenica di settembre. Ora, con le nuove disposizioni, si terrà l’ultima domenica di agosto di ciascun anno.

ASS. BONCOMPAGNI: LA STAZIONE FERROVIARIA NON E' DI PROPRIETA' DEL COMUNE

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Stazione ferroviariaIn riferimento agli articoli di stampa relativi alla situazione in cui versa la stazione ferroviaria di Rieti, l’assessore all’Ambiente, Antonio Boncompagni, dichiara:

“Va premesso, per non creare facili equivoci, che la proprietà della struttura non è del Comune di Rieti, bensì di Rfi-Ferrovie dello Stato.

Detto ciò, trattandosi di luogo aperto al pubblico è diritto-dovere dell’amministrazione comunale appurare eventuali situazioni di rischio igienico-sanitario e provvedere, laddove se ne riscontrasse la necessità, a ogni azione finalizzata alla tutela della salute, della incolumità pubblica e del decoro. Su questa linea, l’assessorato ha quindi chiesto agli uffici comunali competenti un sopralluogo di verifica.

Invito, infine, la cittadinanza a segnalare ogni situazione problematica relativa all’ambiente e alla protezione civile”.

REATE FESTIVAL GIUNGE AL CUORE DELLA PROGRAMMAZIONE CON I CONCERTI DI NAGANO

Il Reate Festival, dopo i concerti inaugurali dedicati al Belcanto e allo spirito risorgimentale in musica, giunge al cuore della programmazione con i concerti diretti da Kent Nagano, che fin dalla prima edizione del festival ha condiviso ed è stato artefice con il direttore artistico Bruno Cagli del progetto del Belcanto. Direttore musicale della Bayerische Statsoper di Monaco di Baviera e dell’Orchestra Sinfonica di Montreal, Nagano, oltre che nel ‘Così fan tutte’, sarà impegnato – come è consuetudine al Reate festival – in un programma sinfonico.

Il 27 agosto dirigerà la prestigiosa Orchestra Concerto Köln, specializzata nell’esecuzione di musica del Settecento e primo Ottocento, oggi considerata uno dei migliori gruppi di musica antica con strumenti originali. Il programma propone repertorio classico celeberrimo, da Rossini a Beethoven. L’apertura è con la Sinfonia della Cenerentola di Rossini, seguita dal Concerto K 488 in la maggiore di Mozart, uno dei più amati ed eseguiti. Eleganza, semplicità, bellezza melodica ed equilibrio della forma caratterizzano il concerto che avrà come solista Mari Kodama, nata in Giappone, vissuta in Europa, formatasi a Düsseldorf e Parigi, attiva con le più importanti orchestre negli Stati Uniti, in Giappone e in Germania.

Il pubblico del Reate Festival potrà ascoltare nella seconda parte la Sinfonia n.6 “Pastorale” di Beethoven, uno dei più grandi e celebri capolavori di tutti i tempi nell’esecuzione di un direttore attento ai significati più profondi della pagina musicale quale Nagano, a capo di un’orchestra come Concerto Köln proporre una prassi esecutiva d’epoca con strumenti originali. “Più espressione del sentimento che pittura”, scriveva Beethoven sulla partitura della Sinfonia “Pastorale”, raccomandandosi che la descrizione programmatica non prendesse il sopravvento. Le immagini che scorrono davanti hanno un forte potere immaginativo in grado di incantare generazioni di pubblico e di interpreti.

Il giorno dopo, 28 agosto con replica il 30, Nagano tornerà sul podio per l’atteso Così fan tutte di Mozart, compimento della trilogia iniziata con la nascita del festival (Don Giovanni nel 2009 e Le nozze di Figaro nel 2010), trilogia che ha portato e porterà a Rieti alcune delle più grandi stelle internazionali del grande teatro musicale. Il cast di quest’anno vedrà nei ruoli femminili Marina Poplavskaya (Fiordiligi), Sonia Ganassi (Dorabella), Damiana Mizzi (Despina), in quelli maschili Dmitry Korchak (Ferrando), Fabio Maria Capitanucci (Guglielmo) e Paolo Bordogna (Don Alfonso).

Nagano in questa produzione dirigerà l’Orchestra da Camera di Mantova, una delle compagini di maggior qualità nel nostro paese per brillantezza esecutiva e sensibilità stilistica. Il Belcanto Chorus, nato in occasione del Reate Festival 2009, è formato da artisti provenienti dalle compagini corali del Teatro Regio di Parma e della Corale Luca Marenzio di Roma e sarà diretto da Martino Faggiani.

COMITATO SPONTANEO MALATI REATINI: ADESSO BASTA!

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Si può far morire un territorio togliendo uffici, enti, e soprattutto togliendoci la dignità? Vogliono declassare un ospedale che ha tanti reparti di eccellenza. 

Rieti non sarà più un capoluogo di provincia degno di questo nome senza un ospedale all’avanguardia, senza apparecchiature adeguate, senza medici preparati, senza fondi per il personale, per il potenziamento.

Non possiamo più essere presi in giro, siamo i malati della provincia, siamo cittadini e siamo stanchi di essere calpestati. paghiamo tasse salatissime per la sanità, non ci devono regalare nulla, noi paghiamo ogni giorno i servizi, le cure, le terapie di cui abbiamo bisogno.

Il nuovo direttore generale Gianani appena arrivato aveva promesso che l’ospedale di Rieti sarebbe stato potenziato, aveva dichiarato che dopo la chiusura della struttura di Magliano, il San Camillo de Lellis sarebbe stato migliorato, con arrivo di fondi per il personale, per le apparecchiature, per la qualita’ del servizio.

Invece non accade nulla, anzi il non fare equivale a far morire, l’emodinamica deve essere operativa 24 ore per essere chiamata tale l’oncologia, la radioterapia vincitrice di premi di eccellenza, necessita del secondo accelleratore lineare e di personale altrimenti le file di attesa fanno fuggire le persone, quelli che possono naturalmente, chi non può rinuncia a curarsi, i macchinari devono essere sostituiti e aumentati per far fronte alle esigenze territoriali, altrimenti tutti scappano ad iniziare dai malati, e dai medici bravi, poi non ci vengano a dire che non abbiamo i numeri per far parte della rete oncologica o essere un’ospedale di II° livello. 

E’ stata realizzata in modo straordinario, una casa di accoglienza per malati oncologici dall’associazione di volontari dell’Alcli perchè l’ospedale provinciale stava diventando in questi anni un punto di riferimento per la lotta ai tumori, una vera task force per i malati oncologici, con apperecchiature all’avanguardia e personale medico invidiatoci dal resto del paese. l’oncologia e la radioterapia a Rieti hanno accolto in questi anni tanti malati provenienti da tutta Italia.

E’ per questo che è nata la casa di accoglienza per accogliere malati che fino a questo momento venivano a Rieti per curarsi in modo eccellente. il nostro ospedale era e speriamo sia ancora per molti reparti una struttura d’eccellenza.

Come far morire un ospedale? 

Non dare linee guida precise, non fare un piano strutturale, non avere progettualità, non avere programmazione adeguata, non garantire i servizi. 

I malati vanno fuori in altre strutture, i medici bravi chiedono il trasferimento… e pian piano come un stillicido l’ospedale di un capoluogo di provincia, lo declassano…lo depauperano…nell’indifferenza generale…..creano disservizi e boicottano la funzionalità e l’efficenza per giustificare gli inciuci politici.

Adesso basta!

Non permetteremo a nessuno di trasformare il nostro ospedale, in un mediocre presidio ospedaliero di un paesotto. qui si combatte ogni giorno per la vita e a Rieti ci sono tantissimi malati che quotidianamente hanno bisogno di controlli, terapie, cure, interventi in una struttura facilmente raggiungibile e all’avanguardia.avere una struttura nella propria città significa difendere la qualità di vita, perché pochissimi di noi hanno la possibilità materiale, organizzativa ed emotiva per spostarsi e fare i viaggi della speranza.

Non possiamo nel nostro fragile stato emotivo sentire che qualcuno sta giocando con la nostra vita, dichiarando ai giornali di chiudere questa o quella struttura senza minimamente accorgersi che un ospedale per molti è un luogo dove si decide la vita e la morte.