La Camera di Commercio di Rieti intende precisare alcune notizie in relazione all’assunzione di sei unità lavorative nella propria Azienda Speciale.
Con il procedimento seguito non vi è stato alcun aggiramento di norme ma il pieno rispetto delle medesime al fine di garantire l’efficienza dell’Ente.
A conclusione delle procedure si è determinata l’assunzione di sei unità lavorative che avevano – tra l’altro – maturato una lunga esperienza nell’ambito di società del sistema camerale.
Tutte le delibere che hanno riguardato la procedura amministrativa sono state messe a disposizione integralmente e da queste si evince – come dichiarato – che tutte le decisioni sono state assunte all’unanimità dei presenti. Ciò ovviamente non significa che tutti i consiglieri fossero presenti; presenze ed assenze sono riscontrabili dalla lettura degli atti che testimoniano in maniera inoppugnabile anche i risultati delle votazioni.
La decisione di assumere personale si è logicamente maturata nel Consiglio dell’Azienda Speciale a seguito delle accresciute attribuzioni ricevute dalla Camera. Le selezioni hanno riguardato complessivamente 95 candidature, esaminate a cura e secondo il regolamento della Società Job Camere che associa 109 tra Camere di Commercio e Società del sistema camerale.
Spiace dover smentire quanto affermato da una componente del Consiglio dell’Ente che sostiene di aver preso parte a tutti i consigli camerali, eccezion fatta per quello di metà Novembre. Al contrario, dagli atti risulta che nel solo 2011 è stata assente quattro volte su sette; la sua ultima presenza risale al 29 Luglio.
Circa la scarsa tempestività con cui sono state fornite risposte pubbliche sull’argomento, si precisa che la prima presa di posizione ufficiale è avvenuta lo stesso giorno in cui la stampa ha diffuso il primo articolo. L’occasione fu quella della conferenza stampa di fine anno (29 Dicembre 2011). La nota ufficiale successivamente diramata, preannunciata da apposito comunicato, ha visto trascorrere circa una settimana, intervallo temporale dovuto alla concomitanza con il periodo feriale ed all’opportuna condivisione con i membri della Giunta camerale ed i consiglieri dell’Azienda Speciale. Alla riunione, con la quale si è messa a punto la nota diffusa, non hanno preso parte – sebbene invitati – i Consiglieri Giovanni Bernardinetti e Giovanni Giannini.
Circa la mancanza di vincoli di parentela e affinità tra personale assunto ed amministratori e/o dirigenti camerali, ribadiamo quanto già affermato; il dato è riscontrabile consultando il sito istituzionale della Camera che pubblica i nomi delle persone assunte e l’elenco degli amministratori oltre al nominativo del dirigente.
Si precisa, ulteriormente, che la Camera di Commercio, fino al 13 maggio 2012, sarà nella pienezza delle sue funzioni; dal giorno successivo decorreranno gli eventuali 45 giorni di prorogatio. La Camera ha – nei termini di legge – avviato le procedure per il rinnovo degli propri organi statutari.
Pur non commentando il contenuto delle esternazioni dei Consiglieri Bernardinetti e Giannini l’Ente intende ribadire la piena fiducia al proprio Segretario Generale F.F. la cui immagine e professionalità non possono essere minimamente offuscate da generiche, quanto inesatte ed irrispettose affermazioni.
Di ben maggior rilievo è l’attenzione che viene riservata alla posizione delle Organizzazioni Sindacali con le quali si auspica il ritorno ad un clima di positivo confronto e di costruttive relazioni così come è avvenuto nel corso del quinquennio di consiliatura; rapporti che hanno contribuito in maniera determinante al raggiungimento di quegli ambiziosi risultati che vengono riconosciuti all’Ente.
ASSUNZIONI ALLA CCIAA, L'ENTE RIBADISCE DI AVER AGITO NEL PIENO RISPETTO DELLE NORME
DA PONTE CARPEGNA AL PONTE DI TERRIA UNA BARRIERA DI PIETRE PER VINCERE LE PIENE DEL VELINO
“Speriamo che funzioni”, dicono gli agricoltori della piana reatina, perché il Velino è tornato a far paura nelle giornate dei grandi nubifragi quando esonda, mangiando le rive e allagando i campi, mandando alla malora i raccolti.
Il sistema di contenimento delle dighe del Salto e del Turano forse non funziona più? Se lo chiedono in molti alla luce dei lavori che un’impresa specializzata, L’unica Società Consortile arl.- impresa affidataria Malù Lavori – sta compiendo sul Velino, al centro della pianura reatina. A Quattro Strade e a Colle Aluffi i proprietari dei terreni e i piccoli coltivatori seguono le operazioni dei tecnici e delle maestranze con ansia e preoccupazione, anche perché le opere in corso non sono completamente indolori dal punto di vista della salvaguardia del paesaggio.
Infatti, gli ingegneri, gli operai e i grandi macchinari, operando sulla riva destra, quella che le acque superano per invadere i campi, hanno completamente “rasato” la riva che, per un chilometro, è ormai disadorna di salici. La sera, scambiandosi le loro esperienze al bar della loro frazione, gli agricoltori discutono sull’operazione di protezione civile attualmente in corso e si augurano che l’impegno del Governo e della Regione Lazio vada a buon fine e che il prezzo pagato sotto il profilo ecologico dia frutto. D’altronde, amministratori e tecnici affermano che questo conto era il minimo da pagare e non se ne poteva fare assolutamente a meno, pena l’impossibilità di realizzare le opere di contenimento.
Sulla riva destra del Velino i camion dell’impresa hanno trasportato enormi pietre che formeranno una linea di sbarramento delle acque, una volta sistemate sulla sponda oggetto dell’intervento. In tempo di piogge copiose ed insistenti, il Velino batte con violenza nelle anse e nelle curve, si infiltra sotto e alla fine determina i crolli di ampi spazi di argini. Così l’acqua non trova più ostacoli per inondare i campi coltivati e ne rovina i raccolti. La speranza è che lo sbarramento di pietre eviti alle sponde di essere “mangiate” ed indebolite. Per far questo è stato necessario spogliare la riva dei salici, ripulirla letteralmente e rasarla. Chi transita sulla strada provinciale di Reopasto nota che da quel lato che guarda Colle Aluffi, gli argini sono completamente spogli e se ne preoccupa.
Le opere in corso, in avanzato stato di realizzazione, sono classificate come primi interventi di protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eventi atmosferici che hanno colpito il territorio nazionale nei mesi di novembre e dicembre 2008. La stazione appaltante è la Regione Lazio – Dipartimento istituzionale e Territorio – Direzione regionale di Protezione civile che agisce attraverso il soggetto attuatore che è il dr. Luca Fegatelli. Dell’esecuzione dei lavori si interessa l’Agenzia generale per la Difesa del Suolo diretta dall’ing.Mauro Lasagna. Responsabile del procedimento è l’ing. Gaetano Ciardi.
L’oggetto dell’intervento, come ha specificato la Regione Lazio e com’è indicato nei cartelloni appesi fuori del cantiere, è di porre in essere lavori di messa in sicurezza della frazione Chiesa Nuova ed insieme anche della strada provinciale denominata Reopasto, nel tratto del fiume Velino compreso tra Ponte Carpegna e Ponte Terria.
Interessata alla messa in sicurezza è anche la ciclovia della Provincia attualmente in costruzione e che corre in parallelo alla strada di Reopasto. Infatti, la nuova arteria destinata alla pratica sportiva e allo svago di centinaia di cittadini, dopo il Ponte di Terria, segue la riva del fiume per giungere sotto Contigliano e poi inoltrarsi verso il Turano.
DEFINITIVA LA DECISIONE DI CHIUSURA DELLA COMIFAR, INUTILE OGNI ULTERIORE INCONTRO
Questa mattina il sindaco Giuseppe Emili ha comunicato alla Dirigenza di ASM Rieti Spa ed alle Organizzazioni sindacali che, nel corso di un colloquio telefonico, il dirigente del personale di COMIFAR, dott. Nicolis, ha dichiarato che l’Azienda ritiene del tutto inutile un ulteriore incontro finalizzato al mantenimento del deposito di farmaci di Rieti, come da invito formulato dal sindaco stesso.
Nel corso della stessa telefonata, il dott. Nicolis ha, invece, dato disponibilità ad incontrare informalmente il Sindaco Emili durante la sua visita nella nostra città prevista per la prossima settimana.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE, CUZZOCREA CANDIDATA A SINDACO PER RIETI VIRTUOSA E RIETI SUPERSTAR
Le associazioni Rieti Virtuosa e Rieti Superstar hanno presentato nell’aula consiliare del comune di Rieti il progetto politico per le prossime elezioni comunali, ufficializzando Paola Cuzzocrea quale candidata alla poltrona di sindaco al comune.
Il nuovo soggetto politico concorrerà alla tornata elettorale con la convinzione di poter competere alla pari con gli altri movimenti politici e di poter vincere. I due rappresentanti delle associazioni Cuzzocrea e Sansoni hanno anche ribadito di non avere nessuna appartenenza politica, fattore molto importante, che li differenzierà dagli altri visto che, dicono, nessuno potrà comprarli.
L’idea è quella di costruire un programma con tutti i cittadini e per questo motivo è stato annunciato che per ogni tema trattato verrà indetta una conferenza stampa pubblica, per così portare avanti un’idea di partecipazione e pianificazione ed in caso di ballottaggio il movimento non appogerà nessuno schieramento.
L’idea della candidatura nasce, come spiegato da Sansoni, dalla voglia di fare qualcosa di diverso e non lasciare nelle mani di pochi il bene dei reatini.
ASSUNZIONI ALLA CCIAA, CGIL: NON FACCIAMO DI TUTTA L'ERBA UN FASCIO
Le recenti vicende che hanno interessato l’azienda speciale della Camera di Commercio di Rieti, quotidianamente agli onori della cronaca, rischiano, come in ogni “conflitto” che si rispetti, di causare “effetti collaterali” sulla popolazione civile (in questo caso sui dipendenti della Camera di Commercio stessa).
L’esposizione mediatica, ed anche qualche facile e magari interessata assimilazione a sistema (facciamo di tutta l’erba un fascio), qualche interessato attacco mirato, stanno infatti rischiando di mettere alla berlina una struttura amministrativa che, nonostante ormai croniche carenze di organico, è sempre stata riconosciuta, senza eccezioni, all’altezza del compito assegnatogli.
Struttura fatta di carne ed ossa di persone che hanno avuto accesso ai ruoli dell’Ente per concorso pubblico e che mai hanno causato disfunzioni alla funzionalità dell’Ente. Negli anni in cui la CGIL reatina ha operato all’interno della Camera di Commercio infatti (e non sono mancati momenti di tensione con i vertici causati da “diversità di vedute su proposte organizzative), mai è venuto a mancare l’unanime riconoscimento della professionalità di detti dipendenti.
Gli stessi dipendenti che oggi pagano il fatto di essere dipendenti di un Ente al centro di una “bufera” che nulla ha a che fare col loro ruolo e con la loro professionalità, ma che tuttavia rischia di svilire ingiustamente la dignità di lavoratori che, con la vicenda in corso, nulla hanno a che fare.
Si sprecano così le anonimie (lettere e telefonate) con contenuti plurioffensivi rispetto ai dipendenti citati che stanno rendendo amaro il lavoro che quotidianamente questi sono comunque chiamati a svolgere. Senza entrare nel merito di una polemica che ha avuto già abbastanza protagonisti, non possiamo però esimerci dal ricordare che la bufera attuale ha radici anche nel cambiamento “genetico” delle politiche di reclutamento delle Pubbliche Amministrazioni. L’aver “aperto la stura” all’utilizzo, anche nella PA, dei contratti precari, con ineluttabili “spinte” alla stabilizzazione, e magari a manovre “border line”, sicuramente espone a vicende del genere.
Giova comunque ricordare che proprio presso la Camera di Commercio di Rieti la CGIL ha più volte, in passato chiesto di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato e/o determinato (previo concorso) direttamente presso l’Ente camerale piuttosto che ricorrere ad altre tipologie di impiego. Così non è stato ed oggi potremmo anche dire “queste sono le conseguenze”. E’ comunque una magra consolazione.
DON FRANCESCO SALVI MISSIONARIO A DUBLINO
Venerdi 20 Gennaio, con una udienza solenne che si svolgerà nell’Aula Pio VI in Vaticano, tra le centinaia di famiglie e le decine di sacerdoti del Cammino neocatecumenale che Benedetto XVI invierà missionari nei quattro angoli del mondo per rifondare la chiesa cattolica laddove è di fatto scomparsa e nel quadro della nuova evangelizzazione, ci sarà anche un giovane presbitero reatino, don Francesco Salvi, il quale sarà missionario a Dublino, in Irlanda, per un periodo di tempo determinato.
Don Francesco entrerà a far parte di una equipe laica, composta da famiglie italiane con numerosi figli, che si sono trasferite a Dublino da tempo, le quali sono impegnate in cicli di catechesi e nella fondazione di piccole comunità come la Famiglia di Nazareth in cui i lontani dalla chiesa sono accolti con lo stesso amore di Cristo.
COMIFAR, STUPORE DI COSTINI PER LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE ASM GERBINO
Leggo le dichiarazioni del presidente dell’ASM con estremo stupore, poiché credo che un amministratore pubblico quando affronta un argomento delicato, come è quello della COMIFAR, soprattutto perché investe decine di lavoratori che in questo momento stanno vivendo con trepidazione il loro futuro, dovrebbe evitare di fare affermazioni non comprovate da dati di fatto.
Il sottoscritto ha avuto la ventura di vivere la questione COMIFAR fin dall’inizio, prima sollecitato da alcuni lavoratori e successivamente delegato dal Sindaco, e pertanto può vantare una conoscenza diretta e non mediata da chiacchiere di corridoio, a volte non propriamente disinteressate. COMIFAR decise la chiusura del magazzino già un anno fa, a seguito di una riorganizzazione aziendale che prevedeva la chiusura dei piccoli magazzini periferici, come quello di Rieti; a seguito dell’interessamento del Sindaco (sollecitato dal sottoscritto e dal vicesindaco Sanesi) la dirigenza dell’azienda accolse l’appello a ridiscutere la propria posizione.
L’incontro successivo apri uno spiraglio, poiché l’azienda si rese disponibile a rivalutare la situazione li dove il territorio riconoscesse l’importanza, anche pubblica, del servizio che essa svolgeva, permettendo la copertura delle farmacie anche nei comuni più piccoli, garantendo su Rieti 6 consegne giornaliere, fornendo il territorio della possibilità di reperire in tempi brevissimi farmaci di urgenza. Nel concreto Comifar chiedeva un cambio di atteggiamento da parte delle farmacie private, con un aumento della propria percentuale di mercato, che aveva subito una contrazione negli ultimi tre anni, ed un incremento delle forniture alle farmacie municipali (che, è il caso di ricordarlo, tali rimangono anche dopo la vendita del pacchetto di minoranza dell’azienda, come dimostrano i contratti dei farmacisti che vi lavorano, che sono inquadrati nel pubblico e non nel privato).
A seguito di una mia sollecitazione FEDERFARMA (sindacato delle farmacie private) incontrò i delegati dell’azienda, accogliendo, con grande senso civico, le richieste e firmando un protocollo con il quale invitava i propri iscritti a rivedere i rapporti con la ditta fornitrice. Successivamente, sempre a seguito di un mio intervento, i dirigenti di Comifar incontrarono l’amministratore delegato di ASM, il quale, in mia presenza dichiarò che visto l’interesse manifestato dal Sindaco, l’importanza del mantenimento del magazzino a Rieti, e viste le premesse dell’accordo che gli veniva proposto riteneva di fatto concluso l’accordo stesso, in attesa di formalizzare quanto era stato concordato. Anzi, a margine, le due aziende si ripromisero una maggiore collaborazione, con la possibilità di dare corpo ad una serie di ulteriori servizi, da inquadrare nella riforma delle farmacie che era all’ordine del giorno del parlamento.
Finiti quindi questi incontri, vista la disponibilità del territorio, COMIFAR congelò la cassaintegrazione nonostante avessero già aperto le procedure, al fine di bloccarla definitivamente non appena fossero stati concretizzati gli accordi con i privati. I dirigenti dell’azienda ebbero a dirmi che erano comunque sicuri di aver salvato i magazzino, ritenendo non fondamentale l’azione dei privati, poiché mai avevano trovato un’amministrazione così attenta agli interessi dei lavoratori, e che tanto era sufficiente per loro a giustificare il mantenimento del magazzino stesso. Con il sindaco festeggiammo il risultato ottenuto.
Dopo circa un mese, mentre ero fuori Rieti per problemi famigliari, venni raggiunto telefonicamente dal dirigente di COMIFAR, con cui avevamo condotto le trattative, preoccupato dal fatto che ASM non chiudeva l’accordo, rimandandolo sine die, ed avendo notizia che qualcuno in azienda aveva stoppato il percorso. Informai i Sindaco, il quale mi rassicurò, dicendo che aveva la situazione sotto controllo. Di fatto fui estromesso dai passaggi successivi, ricevendo alcuni mesi fa un’ulteriore telefonata di un dirigente di COMIFAR con cui mi informava, che visto il non rispetto degli accordi da parte del Comune di Rieti, per loro la faccenda era conclusa irrimediabilmente ed avrebbero chiuso il magazzino per febbraio 2012.
Da notizie di stampa ho saputo di un ulteriore impegno scritto del Sindaco, disatteso anche questo. Il resto è storia di questi giorni. Questi i fatti, che credo dimostrino come sia Comifar sia i farmacisti privati abbiano dimostrato esattamente il contrario delle congetture del presidente dell’ASM, dando una disponibilità alla collaborazione difficilmente riscontrabile in imprenditori privati, anteponendo l’interesse pubblico al legittimo guadagno. Lascia perplessi che un’azienda a maggioranza pubblica, quale è l’ASM agisca esattamente in modo opposto.
DOMENICA AMATRICE SU RAI 1 NEL MAGAZINE "ORIZZONTI LINEA VERDE"
Dopo i programmi Tv "Easy Driver" (Rai Uno), Apprescindere (Rai Tre) e Conosco un postcino (SKY), Domenica 22 Gennaio 2012 alle ore 10.00 su Rai Uno, la Città dell’Amatrice torna protagonista sul piccolo schermo all’interno della rubrica "Orizzonti – Linea Verde", anteprima della storica trasmissione Linea Verde.
Il magazine che sta raccogliendo sempre più ascoltatori, si presenta con una conduzione tutta al femminile con Chiara Giallonardo e Laura Fadda pronte a guidarci ogni settimana alla scoperta dei borghi più belli d’Italia, delle loro tradizioni, dell’artigianato, dell’arte e dei percorsi turistici, visitando per intero da nord a sud tutte le regioni d’Italia.
Domenica 22 ad andare in scena sulla rete ammiraglia Rai dalle 10:00 alle 10:30, sarà appunto la Città dell’Amatrice pronta a mettere in mostra la sua cultura fatta di folclore, arte, storia e gastronomia, occasione ghiotta per una vetrina di sicuro interesse e richiamo turistico, che dimostra l’attenzione sempre maggiore dei media verso la cittadina della Laga pronta negli ultimi tempi ha rilanciare il suo blasone non solo con la celeberrima salsa all’Amatriciana, ma soprattutto con le diverse iniziative che hanno reso Amatrice ancora più attraente, come ad esempio l’apertura del Parco in Miniatura (27.000 visite in 18 mesi) e della Pista di pattnaggio su Ghiaccio, senza dimenticare il notevole impegno nel settore ambientale e del rispermio energetico riconosciuto in tutta Italia con due premi a tema.
IL PRESIDENTE DELL'ASM GERBINO SULLA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO COMIFAR
In risposta all’ex assessore comunale Costini il presidente ASM Luigi Gerbino, tiene a precisare che l’ASM, in quanto Ente pubblico, soggiace a norme nazionali e fra queste quelle che riguardano l’accesso agli atti, pertanto, i consiglieri comunali e quanti in un legittimo interesse, possono accedere agli atti dell’azienda, incluse le offerte dei fornitori di farmaci, sempre rispettosi delle norme in materia di privacy
Sulla vicenda Comifar, il presidente Gerbino, sottolinea che relativamente alla possibile chiusura dello stabilimento a Rieti e sulle responsabilità di ASM, abbiamo sempre, anche in presenza dei sindacati, data la massima disponibilità a ricercare con i vertici Comifar soluzioni al problema, nel rispetto delle norme vigenti in materia di appalti e forniture ad aziende a controllo pubblico, ed a tal proposito è da rilevare la scarsa disponibilità dei dirigenti Comifar ad affrontare l’argomento.
"Ciò mi fa capire – ribadisce Gerbino – che il vero problema non derivi da Asm ma, da una precisa volontà dell’azienda distributrice di farmaci, di riorganizzare la propria rete di distribuzione penalizzando il deposito di Rieti".
"Per capire ciò – continua Gerbino – sarebbe interessante conoscere i passati fatturati del deposito di Rieti e come e di quanto sono variati per far si che l’azienda decidesse di chiuderlo, tutto ciò consentirebbe di capire anche quanto possa aver inciso il fatturato di ASM sulle decisioni prese".
"Infine, un ulteriore punto di riflessione – conclude il presidente Gerbino – lo traggo dall’appalto appena aggiudicato dalla provincia di Rieti per la costruzione del nuovo Istituto Alberghiero e mi domando il perchè un’impresa romagnola può aggiudicarsi a Rieti, un importante appalto in un settore in crisi come l’edilizia, dove le imprese locali hanno visto contrarsi di molto i fatturati con conseguente licenziamento di personale ed invece un’azienda umbra o romana, non può aggiudicarsi una fornitura di farmaci? Punti di vista diversi per lo stesso fatto oppure speculazione politica?"


























