In riferimento alla situazione del deposito Cotral di Rieti, si trasmette una nota del IV settore – Pianificazione e gestione del territorio, in cui si ripercorre l’iter amministrativo relativo alla realizzazione dell’impianto:
Il 15 giugno 2010
– sia per il parere urbanistico, tendente a ottenere il permesso a costruire;
– sia come istanza di autorizzazione paesaggistica ai sensi della legge regionale 59/95, in quanto area in zona vincolata secondo il decreto legislativo 42/2004.
In sede di istruttoria, l’ufficio preposto richiede una integrazione alla documentazione relativa alla pratica edilizia (punto 1, permesso a costruire) che viene prodotta il 7 luglio 2010. Il parere dei Vigili del fuoco, necessario e indispensabile ai fini istruttori, viene prodotto il 13 gennaio 2011.
L’ufficio comunale valuta anche i documenti relativi al rispetto dei vincoli ambientali esistenti (punto 2, autorizzazione paesaggistica) in quell’area (art. 134 decreto legislativo 42/2004 lettere b-c, ricadente nel Ptp numero 5 approvato con legge regionale 24/98 e Ptpr adottato con delibera di giunta regionale 1025/2007). In relazione a ciò, ritiene di esprimere il proprio parere sul permesso a costruire solo dopo che il progetto presentato risulti compatibile anche dal punto di vista paesaggistico.
A questo proposito, per quanto riguarda l’autorizzazione paesaggistica, l’ufficio emette il 25 ottobre 2010 un certificato di esistenza di vincoli ambientali relativamente alle zone boschive, rilevando che proprio in quell’area sono presenti alcune specie arboree meritevoli di conservazione. Pertanto, viene richiesto alla Cotral il rilievo dettagliato delle alberature con precisione di specie e diametro e relativa sovrapposizione sulla progettazione in esame.
Tale integrazione viene presentata il 14 gennaio 2011. L’ufficio preposto alla valutazione dell’integrazione, con nota del 24 febbraio 2011, chiede un incontro con il responsabile del progetto per valutare piccoli aggiustamenti necessari per consentire l’attuazione dell’intervento. Il 13 marzo 2011 il responsabile del progetto produce i nuovi elaborati. Nonostante gli incontri, però, l’ufficio, il 31 marzo 2011, comunica che la soluzione progettuale proposta non risponde alle richieste avanzate a tutela dei vincoli.
Il 18 aprile 2011 il responsabile del progetto produce allora un ulteriore documento integrativo alla documentazione ambientale e il 5 luglio l’ufficio emette la relazione istruttoria ritenendo l’intervento compatibile con i vincoli esistenti salvo alcune condizioni espresse all’interno della stessa relazione (punto 2). Tale relazione paesaggistica è stata trasmessa al ministero dei Beni culturali e ambientali e per conoscenza alla stessa proprietà (Cotral).
A questo punto, il responsabile del procedimento della pratica edilizia ha proposto l’emissione del provvedimento di accoglimento della richiesta di permesso a costruire secondo il dpr 380/2001 in data 6 luglio (punto 1). L’ufficio è pertanto in attesa di poter emettere la determina di approvazione definitiva secondo il decreto legislativo 42/2004 (art. 146 co. 8) e quindi di rilasciare il permesso a costruire, fattispecie, quest’ultima, possibile solo a seguito di nulla osta (o silenzio/assenso) del ministero dei Beni culturali e ambientali relativamente alla compatibilità paesaggistica (punto 2). Se ottenuto, si potrà procedere all’emissione del provvedimento di permesso a costruire.
DEPOSITO COTRAL, COMUNE DI RIETI: IN CASO VIA LIBERA DEL MINISTERO, SÌ AL PERMESSO A COSTRUIRE
CAMP FIORENTINA AL CAMPO D'ALTURA DEL TERMINILLO
Con l’arrivo dell’estate il Campo d’Altura del Terminillo torna ad essere punto di riferimento dello sport e del calcio, in particolare di quello giovanile visto che in questi giorni l’impianto è interessato allo svolgimento di due camp per giovani giocatori, con la presenza di campioni del passato nelle vesti di docenti e di osservatori di livello nazionale.
C’è la Scuola Calcio Franco Nanni, questo ultimo ex giocatore della Lazio scudettata nel ’73-74 di Maestrelli e Chinaglia, che ha promosso l’evento in collaborazione con la Spes Poggio Fidoni. Riguarda un campus di scuola calcio rivolto ai ragazzi nati nel ’98-2000 con la presenza di circa 60 ragazzi di Roma e della provincia capitolina che soggiornano al Terminillo, abbinando di conseguenza all’aspetto strettamente sportivo anche un discorso di promozione della nostra montagna e della struttura in altura.
A fare visita al camp, insieme al presidente della Commissione Sport Fabio Nobili è giunto anche il centrocampista della Roma Leandro Greco. “Ho portato il saluto dell’Amministrazione Comunale – spiega il Presidente della Commissione Sport Nobili – ringraziando la Fiorentina e la Scuola Calcio di Franco Nanni per avere scelto la nostra struttura, avviando così un rapporto che mi auguro possa essere ancora di più potenziato prossimamente”.
Ad alternarsi al Campo d’Altura “E. Leoncini” fino al termine di questa settimana ci sono infatti anche i ragazzi (nati nel periodo ’95-98) del Fiorentina Camp, sotto la guida tecnica di Gianni Maestrini, uno dei più apprezzati istruttori del vivaio del club viola e la presenza di Fabio Anichini, uno dei principali osservatori tecnici della Fiorentina.
REATINO ARRESTATO PER SPACCIO E COLTIVAZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI
La Squadra Mobile ha arrestato il reatino M.D., incensurato di anni 39, responsabile di spaccio e coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.
Gli investigatori della IV Sezione Narcotici della Squadra Mobile, infatti, alcuni giorni fa, a conclusione di una particolareggiata indagine partita da una pressante attività info-investigativa, hanno individuato in località Maglianello Basso, una piccola piantagione di mariujana nascosta tra i locali capanni agricoli.
Dopo una serie di appostamenti e pedinamenti, gli Agenti hanno individuato il “coltivatore”, incensurato, ma conosciuto per la sua tossicodipendenza.
Nella mattinata del 6 luglio, gli uomini della Squadra Mobile hanno fatto irruzione in uno dei capanni agricoli dove si trovava lo spacciatore e lo hanno bloccato proprio mentre stava cedendo dell’eroina ad un altro tossicodipendente.
L’uomo è stato, pertanto, tratto in arresto e su disposizione del Sost. Procuratore Francia accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. Sono state inoltre sequestrate 6 piante di mariujana e 10 grammi di eroina.
PROCLAMATO SCIOPERO DI OTTO ORE DEL TRASPORTO COTRAL PER GIOVEDI 21 LUGLIO
La FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASP del settore trasporti Autoferrotranvieri, unitamente alle RSU della provincia di Rieti proclamano lo sciopero per il giorno giovedì 21 luglio dalle ore 8,30 alle ore 16,30 che confluisce nello sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico extraurbano, per i seguenti motivi:
– Mancato rispetto dell’accordo del 16 luglio 2010 , soprattutto per quanto riguarda la costruzione del deposito di proprietà di Rieti, la realizzazione della mensa nel sito ASM ed i nuovi turni di servizio del personale viaggiante imposti dall’azienda dal giorno dello spostamento e non condivisi ;
– Mancato rispetto del verbale di sopralluogo presso la sede ASM del 23 giugno
CGIL: SITUAZIONE SOCIO-SANITARIA IN PROVINCIA RIETI
Nel corso del 2010, in considerazione degli effetti negativi della crisi economica nella nostra Provincia, la CGIL, ed in particolare il Sindacato dei Pensionati e del Pubblico Impiego, inviarono una lettera ai Sindaci dei 73 Comuni che compongono la Provincia di Rieti, per chiedere un incontro che permettesse di aprire un confronto con le Amministrazioni.
Infatti la crisi, con le conseguenti difficoltà economiche, produttive e sociali colpisce sia i lavoratori che i pensionati, sia i giovani che le famiglie, in attesa che su queste tematiche arrivino risposte positive da parte delle istituzioni e delle amministrazioni locali.
Ciò comporta una maggiore richiesta di servizi sociali a sostegno dei cittadini, mentre i Comuni registrano una netta diminuzione delle attribuzioni finanziarie. Con rammarico abbiamo registrato scarso interesse alla nostra proposta, anche se, nel frattempo, Renata Polverini, Presidente della Regione Lazio, ha aumentato l’aliquota dell’IRPEF Regionale passandola dall’1,4% all’1,7%.
Si potrebbe ipotizzare che, pagando di più, i cittadini debbano attendersi un servizio migliore, tenendo anche conto che non sono loro i colpevoli di ruberie, incapacità ed inefficienze. Invece sono arrivati tagli ai posti letto, ai servizi sanitari e chiusura dei piccoli ospedali. La spesa sociale che era nel 2008 di 2 miliardi e 527 milioni è stata ridotta, per l’anno in corso, a soli 545 milioni di euro.
Così nella nostra Provincia, ci ritroviamo con lunghe liste di attesa ed un solo Ospedale, situato nel capoluogo, Rieti, con tutte le difficoltà e i disagi che ciò comporta per gli anziani, non solo in termini di servizi ma anche in termini di mobilità e l’Ospedale di Magliano, chiuso malgrado ogni tipo di protesta, manca ancora di essere organizzato come presidio.
Il Sindacato Pensionato Italiani, donne e uomini anziani, non sono rimasti con le mani in mano, ma hanno attivato una campagna di comunicazione “Non facciamo sconti” e “Fuori la grinta” per continuare ad informare l’opinione pubblica sulla condizione di vita degli anziani e delle anziane che, nel frattempo, con la grinta di “spiriti resistenti, liberi e ribelli“ hanno partecipato a tutte le manifestazioni poste in essere dalla CGIL al fianco dei giovani e dei lavoratori, per la rivalutazione delle pensioni, per il lavoro, per la scuola, e per la salute. Grandissima è stata la manifestazione del 2 aprile a Roma contro il Governo della Regione Lazio, che si preparava ad uno sconcertante nuova proposta di legge.
Sul nostro periodico trimestrale SPIcciolo, davamo conto ai nostri lettori che l’Assessorato ai Servizi Sociali e alla Famiglia della Regione Lazio aveva consegnato alle Organizzazione Sindacali la bozza di una proposta di legge regionale “sul sistema integrato degli interventi, dei servizi e delle prestazioni sociali per la persona e per la famiglia nel Lazio”. Una seconda proposta sullo stesso argomento è stata presentata dall’opposizione.
Larga parte delle funzioni gestite dal sistema pubblico passerebbero all’erogazione del privato e delle famiglie, proponendo un sistema organizzativo denominato Organismo per le Azioni Sociali Integrate (OASI) che prevede l’eliminazione dei Distretti Sanitari e l’accentramento delle funzioni sulle singole ASL, allontanando sempre più il punto di decisione dai cittadini.
Nella bozza di legge che si pretenderebbe di far passare non c’è alcun accenno alle professioni sociali previste per la realizzazione del sistema, non c’è un solo studio, una ricerca, un documento tecnico-scientifico che supporti questa scelta strategica. La legge inoltre contraddice se stessa in quanto assume principi e finalità che, nei fatti, non sarà in grado di conseguire e/o garantire.
Il Sindacato dei Pensionati CGIL darà battaglia con un forte lavoro di informazione e di mobilitazione dei cittadini tutti , perché il valore del servizio pubblico contenuto nella legge 328 e nella vecchia legge 38/96 non può essere disperso.
Difficilmente la nostra Provincia potrà mantenere il suo primato di longevità, perché la situazione socio sanitaria è già troppo a rischio per gli anziani, specialmente per gli anziani soli e le persone più fragili.
Il risultato già ottenuto è quello della diminuzione della qualità della vita, ed il governo regionale che dice di avere a cuore la salute dei cittadini, se ne dovrebbe preoccupare invece di pensare a sprecare risorse da impiegare per lo smantellamento dello stato socio sanitario di una regione, ed anche su questo punto la legge Forte non ci convince per niente. E dopo gli Ospedali che fine vorrebbero far fare ai Comuni, una volta esautorati dalle loro prerogative di rapporto con i cittadini?
Ricordiamo l’Articolo 3, comma 2 della Costituzione Italiana ”E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale”.
Ricordiamo anche che cosa dice, tra l’altro, la legge dello Stato 328 “Tutti i cittadini hanno il diritto di usufruire degli interventi. Il sistema dà priorità ai poveri, agli anziani non autosufficienti, disabili, emarginati e disoccupati, detenuti, minori in condizioni di disagio”. Il Comune è l’ente più vicino ai bisogni della gente.
CORSO DI FORMAZIONE GRATUITO “IO INSEGNO ITALIANO”
Le associazioni di volontariato Franz Fanon, Anolf e Il Samaritano con il sostegno del Cesv – Centro Servizi per il Volontariato presentano la proposta formativa per volontari o aspiranti volontari delle organizzazioni di volontariato: “Io Insegno Italiano”.
Il corso, la cui data di inizio è prevista per il giorno sabato 17 settembre 2011, è finalizzato a formare volontari che siano in grado di insegnare la lingua e cultura italiana ai cittadini stranieri.
Pertanto, il percorso di formazione intende favorire tutte le conoscenze e gli strumenti atti a questo scopo e, soprattutto, intende sviluppare tutte quelle conoscenze teorico – pratiche necessaria ad un buon insegnamento della nostra lingua e cultura, il tutto finalizzato alla creazione di percorso di apprendimento.
Il corso avrà una durata totale di 30 ore di formazione in aula, alternata a varie prove simulate e sarà tenuto da un corpo docente altamente qualificato. Al termine del percorso formativo verrà rilasciato un attestato di partecipazione e si darà la possibilità ai partecipanti di impartire lezioni presso associazioni che si rivolgono ad immigrati.
Le iscrizioni sono aperte fino al 30 agosto 2011. E’ possibile reperire le domande di partecipazione presso la Casa del Volontariato di Rieti (P.le Mercatanti, 5), presso l’Anolf di Rieti (Cisl – V.le Fassini, 20) e presso la Caritas di Rieti (P.zza Oberdan, 18). Chi fosse interessato o chi volesse maggiori informazioni può anche contattare l’Associazione Franz Fanon al numero 339.3196370 oppure all’indirizzo ioinsegnoitaliano@gmail.com.
INFORMAGIOVANI PRESENTE ALLA 43MA EDIZIONE DELLA "FESTA DEL SOLE"
Prenderà il via la prossima domenica 10 luglio la 43esima edizione della “Festa del Sole”, evento organizzato dal Comitato Cittadino “Festa del Sole” in collaborazione con Regione Lazio, Comune di Rieti e Provincia di Rieti – Assessorato Politiche Turistiche.
Per dieci giorni la città si animerà grazie a quella che è la festa popolare per eccellenza. Luogo scelto per lo svolgimento della manifestazione, attraverso la creazione di un villaggio multiattività, è piazza San Francesco, cuore del centro storico cittadino.
L’Informagiovani sarà presente per tutta la durata della Festa con uno stand espositivo gestito dai volontari del Servizio Civile e con una serie di tornei sportivi (biliardino, freccette, consolle Wii e Playstation 3) e di giochi popolari (gara dei mangiatori di cocomeri, di spaghetti e di torte), che interesseranno tutti i rioni della città.
Previste, inoltre, attività per bambini, in collaborazione con la ludoteca “Penna e calamaio”, una pesca di beneficenza curata insieme all’Associazione Culturale “Write & Sing” e spazi di interviste a personaggi pubblici e riprese video realizzate con il contributo della web tv “Sfumature di viaggio”.
LETTERA APERTA DEI SINDACATI ALL'ASSESSORE REGIONALE ALL'ISTRUZIONE
L’a.s. 2011/12 porta a compimento la pesantissima manovra sugli organici del personale docente ed ATA della scuola pubblica contenuta nel Piano Programmatico del Ministro Gelmini. Nel Lazio si perderanno, così, nel prossimo anno scolastico:
– 1989 posti di docenza, che vanno ad aggiungersi ai 1320 persi nel 2009/10 e ai 1865 persi nel 2010/11;
– 1238 posti di personale ATA, che vanno ad aggiungersi ai 2769 persi nel 2009/10 e ai 1865 persi nel 2010/11.
Complessivamente, la scuola laziale ha perso, quindi, nell’ultimo triennio, 11.046 posti di lavoro ( come se si fosse chiusa due volte la Fiat di Cassino) Si tratta, evidentemente, di un tributo molto alto che la scuola della nostra regione, in concorso con l’intero Paese, è chiamata a pagare alle scelte del ministro e del governo.
Pur non negando le esigenze di risanamento della finanza pubblica, le nostre organizzazioni ritengono che una buona ed equa crescita possa derivare esclusivamente dagli investimenti nel campo dell’istruzione, come del resto indica la migliore dottrina economica e l’esempio dei paesi industrialmente più avanzati.
Diminuire il numero degli addetti significa, invece, ridurre la quantità e la qualità del servizio stesso. Difatti, la diminuzione delle risorse professionali a disposizione della scuola comporta:
• tempo scuola ridotto, sia sul piano curriculare che su quello delle attività di recupero e potenziamento e di valorizzazione delle eccellenze;
• impossibilità di rispondere alla domanda di tempo pieno che si esprime essenzialmente, ma non esclusivamente, nei centri urbani della Regione. Particolarmente grave, nel Lazio, il caso di Viterbo, provincia alla quale non viene concessa neppure una nuova prima classe di scuola primaria a tempo pieno;
• classi – pollaio, in dispregio delle esigenze di sicurezza dei nostri figli;
• minore sorveglianza agli accessi delle scuole, per mancanza di collaboratori scolastici, la cui carenza è tale da mettere ormai in discussione, per il prossimo anno scolastico, anche la stessa possibilità di apertura dei cancelli di alcuni plessi;
• aumento del pendolarismo degli studenti sul territorio regionale alla ricerca dell’istituto scolastico che offra l’indirizzo di studi richiestoe così via elencando i mali della scuola del Lazio, peraltro condivisi con il resto del sistema scolastico nazionale.
In questo quadro si inserisce il dramma umano e sociale delle centinaia di migliaia di precari che hanno fin qui assicurato il funzionamento del nostro sistema scolastico e si vedono oggi negate le prospettive di inserimento che hanno guadagnato sul campo.
Tutto ciò pone evidenti problemi di natura politica, di cui riteniamo che debba farsi carico chi ha la rappresentanza istituzionale della comunità laziale e delle istituzioni scolastiche.
La questione non può essere derubricata come attinente ad un mero ambito tecnico, lontano dagli interessi e dai poteri della Regione in quanto tale. Non lo consente lo spirito e la stessa lettera della normativa ordinaria e costituzionale; non lo ammette l’interesse dei cittadini del Lazio, da Lei rappresentati; non lo perdonerebbero l’opinione pubblica e il corpo elettorale, adeguatamente e correttamente informati.
Su questo le scriventi OOSS Le chiedono di attivare un tavolo per un serrato confronto da cui possa scaturire un intervento chiaro e visibile.
FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA SNALS CONFSAL FSU GILDA UNAMS
Augusto Alonzi Vincenzo Alessandro Gianni Febroni Maria Rita De Santis Aldo Guida
COPPA CAROTTI: CHIUSURA STRADA 4 BIS PER IL TERMINILLO. VARIAZIONI LINEE ASM
L’Azienda Servizi Municipali comunica che, per consentire lo svolgimento della 48° Coppa Carotti,
Le seguenti linee, quindi, subiranno le seguenti variazioni:
La navetta Monte Terminillo verrà sospesa;
Le linee 113 e 134, nei suindicati orari, effettueranno il capolinea a Vazia in luogo del naturale capolinea di Lisciano;
La linea 513, nei suindicati orari, verrà sospesa; sabato ultima corsa utile di andata alle ore 07:55; domenica ultima corsa utile di andata alle ore 08:00.
IL PD PRESENTA UNA PROPOSTA DI LEGGE PER IL RIORDINO DELLE PROVINCE
Martedì 5 Luglio, alla Camera dei Deputati, è stata posta in discussione una proposta di modifica della Costituzione finalizzata a cancellare dal testo della Carta la parola “Province”. Sostenitori Idv e Udc. Contrari Pdl e Lega.
Il gruppo parlamentare del Partito Democratico, dopo una lunga discussione, ha deciso per l’astensione. La ragione di questa posizione, come ha spiegato durante il dibattito il presidente del gruppo alla Camera Dario Franceschini, sta nel fatto che appare inutile togliere la parola “Province” dalla Costituzione senza prevedere un ordinato assetto di trasferimento dei relativi compiti, poteri, patrimoni e personale. Con questa proposta si ha una grande visibilità su stampa e tv, ma non si riduce di un euro la spesa e si lasciano inalterati tutti i problemi.
Il Pd ha optato per la presentazione di una proposta organica – primi firmatari Bersani e Franceschini – per la riduzione delle province, per la creazione di aree metropolitane, e per un’adeguata dislocazione di funzioni e compiti, in modo da ridurre costi e aumentare l’efficienza della amministrazione pubblica.
La proposta è strutturata su tre articoli che prevedono: termini certi per il riassetto provinciale, la costituzione delle aree metropolitane con la contestuale eliminazione delle province, la riduzione del numero delle province mediante la fusione di province confinanti, e le procedure per l’attivazione del medesimo percorso per le regioni a statuto speciale.
“In maniera populistica i promotori della cancellazione delle province sostengono che questi enti servono solo per accontentare il personale politico”, dichiara il Segretario provinciale del PD, Vincenzo Lodovisi. “In realtà già oggi l’impegno dei consiglieri provinciali è da ritenersi gratuito. Riteniamo che la proposta del gruppo parlamentare del Pd sia più ragionevole perché funzionale ai territori come il nostro, dove si tocca con mano la necessità della presenza di un ente intermedio in grado di rappresentare organicamente gli interessi comuni. Diversamente le zone interne, costellate di Comuni di poche centinaia di abitanti, finirebbero completamente abbandonate nel giro di pochi anni, a causa dell’assenza di qualsiasi impegno dello Stato”.
“Immaginare che i Comuni ‘polvere’, già oggi ridotti allo stremo dalla politica dei tagli, possano competere direttamente con le Regioni e lo Stato è illusorio e miope” continua Lodovisi, “giacché i costi del dissesto di interi pezzi del nostro territorio ricadrebbero amplificati sui conti pubblici. Per questo appare populistica la scelta di dare in pasto alla pubblica opinione qualsiasi cosa utile ad evitare che l’argomento della ripartizione dei sacrifici sia affrontato come si deve”.
“I costi della politica” conclude, “si riducono avendo il coraggio di disboscare ancora più in alto – nelle indennità e nei vitalizi di parlamentari regionali e nazionali – cosi come si è iniziato negli anni passati con Comuni, Province e comunità montane. Si riducono obbligando la cancellazione di società ed agenzie regionali e commissari – moltiplicate a dismisura in questi ultimi anni – che sono costosissimi doppioni di istituzioni locali.”