Il Capo della Polizia di Stato Vittorio Pisani a Rieti

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Il prefetto di Rieti, Sua Eccellenza Pinuccia Niglio, nella serata odierna, 21 ottobre, nella serata si Gala al Teatro Flavio Vespasiano, ha annunciato l’arrivo a Rieti del Capo della Polizia, Vittorio Pisani. Un segnale forte di vicinanza alle Forze dell’ordine, dopo gli eventi degli ultimi giorni.

Contromano in viale Maraini. Rischiato un frontale

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Ancora un’auto contromano in viale Maraini. Il fatto è avvenuto intorno alle 12:40 di martedì 21 ottobre. Anche stavolta si è rischiato il frontale.

A Petrella Salto l’incontro “Coesistere con l’orso, si può fare”

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“Coesistere con l’orso, si può fare”. Il prossimo 24 ottobre, dalle ore 17, si terrà nella Sala Consiliare di Petrella Salto l’incontro pubblico che ha l’obiettivo di far conoscere l’Orso Bruno Marsicano capire come convivere pacificamente con l’animale simbolo dell’Appennino Centrale.

►VIDEO – RETE SOLIDALE – Ospiti il dott. Nazzareno Pizzoli, Lucia Metta, Simona Mari e la cagnolina Aida

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Patologie sul lavoro, CGIL: “Il Reatino fa registrare la crescita relativa più intensa: le denunce passano da 244 nel 2020 a 538 nel 2024 (+120,5%)”

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“La provincia di Rieti fa registrare la crescita relativa più intensa: le denunce passano da 244 nel 2020 a 538 nel 2024 (+120,5%) – lo rende noto la CGIL di Rieti Roma Est Valle dell’Aniene in occasione della Settimana Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, che denuncia come siano – un chiaro segnale di un mondo del lavoro che scarica sui corpi delle persone la mancanza di prevenzione e d’investimenti sull’innovazione dei processi di produzione. Nel dettaglio – prosegue la CGIL – le patologie del sistema osteomuscolare raddoppiano da 159 a 305, il sistema nervoso resta su livelli elevati con 69 casi nel 2024. Nel 2024 si contano 148 denunce tra 55–59 anni e 159 tra 60–64, cui si aggiungono 47 casi tra 65–69. In totale, circa il 68% delle denunce riguarda over 55.” “Come CGIL di Rieti Roma Est Valle dell’Aniene chiediamo azioni concrete sia al sistema delle imprese, che alle istituzioni, a partire dalla Regione Lazio, che tarda ad attuare integralmente il piano regionale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, con cui si potrebbero affrontare numerose problematiche. Serve anche un importante piano d’investimenti in risorse e personale sugli enti preposti alla formazione, prevenzione e controllo del rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza. Assieme al nostro Patronato Inca CGIL, con le delegate e i delegati della CGIL nei luoghi di lavoro, stiamo proseguendo in un’importante azione di sensibilizzazione rispetto la denuncia delle malattie professionali e di contrattazione di misure e scelte organizzative volte a garantire la salute e la sicurezza. Continueremo a mobilitarci per fermare la strage sui luoghi di lavoro e mettere le persone al centro del modello di sviluppo e di fare impresa”.

Castelli: “Lo spopolamento delle aree interne si può contrastare anche nel perdurante inverno demografico”

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“La crisi demografica si manifesta, incessante, anche negli ultimi dati Istat sul calo della natalità: nei primi sette mesi del 2025 siamo a -6,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Dopo anni di indifferenza, e addirittura di malcelata soddisfazione ideologica, di fronte ai dati sulla denatalità, la questione è diventata prioritaria nell’agenda del Governo Meloni. Un corollario non irrilevante riguarda lo spopolamento di alcune aree del Paese” commenta Guido Castelli, commissario straordinario per la Ricostruzione e la Riparazione del Centro Italia post sisma 2016-2017. “Se la crisi demografica può e deve essere affrontata come una grande emergenza nazionale di lungo respiro – continua Castelli – c’è una riflessione specifica da fare sullo spopolamento di alcune zone della nostra penisola, come quelle dove ci stiamo adoperando per la ricostruzione post-terremoto. In questo caso le politiche di sostegno e di “riparazione”, di natura sociale, il mantenimento dei servizi essenziali alla persona: dalla scuola alla salute, e di natura economica, per mantenere attività economiche, occupazione, e produzione di reddito, possono produrre effetti sul medio periodo. Non dobbiamo abbandonare le aree interne del Paese, anche perché spesso dal presidio umano dei territori montani e collinari, dipende la salvaguardia di quelli litoranei e di valle, per le fragilità idrogeologiche che contraddistinguono l’Italia”. “Le analisi predittive del Cresme con orizzonte 2033 – aggiunge Castelli – ci dicono che la perdita di popolazione nelle aree colpite dal sisma, dove alla crisi demografica si è aggiunta la distruzione materiale di case e imprese, si è fermata, e addirittura mostra un’inversione di tendenza, laddove si sono concentrati gli investimenti più rilevanti per la ricostruzione, soprattutto dove le risorse della ricostruzione materiale si accompagnano a Presidenza del Consiglio dei Ministri Il Commissario Straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 Insomma, la popolazione va dove si può vivere meglio. “Se si estende l’orizzonte temporale al 2043, i segnali di contenimento del declino demografico diventano ancora più evidenti – continua il Commissario – e si tratta di dati in sintonia con quelli dell’ultimo Rapporto Uncem, sulla montagna italiana, dove si registra un incremento della popolazione residente in tutte le aree montane alpine e in quelle dell’Appennino centro-settentrionale. C’è un modello Appennino centrale che nella ricostruzione post-sisma si propone come strategia efficace di contrasto allo spopolamento delle aree interne, e nel lungo periodo, come fattore lenitivo del perdurante inverno demografico”.

Regione Lazio, ok agli aiuti umanitari per Gaza e Cisgiordania. Approvato stanziamento di 2.1 milioni di euro

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La II Commissione Affari Europei, Internazionali e Cooperazione tra i popoli del Consiglio Regionale del Lazio ha espresso questa mattina parere favorevole sullo schema di deliberazione della Giunta Regionale relativo al Fondo per gli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza e Cisgiordania. Con questo passaggio si completa l’iter istituzionale previsto dall’articolo 51 della Legge Regionale n. 15 del 31 luglio 2025, che ha istituito il fondo destinato a interventi di emergenza umanitaria nei territori palestinesi. La Regione Lazio ha stanziato complessivamente 2,1 milioni di euro per sostenere la popolazione civile di Gaza e Cisgiordania, duramente colpita dalla crisi umanitaria in corso. La decisione, maturata durante l’assestamento di bilancio dello scorso luglio, è nata da una proposta congiunta delle opposizioni e ha trovato il sostegno immediato del presidente Francesco Rocca, che ha deciso di raddoppiare la cifra inizialmente proposta. Il via libera odierno della Commissione consiliare rappresenta un segnale concreto di solidarietà in un momento in cui la situazione umanitaria nei territori palestinesi resta drammatica. “Ogni gesto conta”, dichiarano la presidente Emanuela Mari, il vicepresidente Michele Nicolai e la consigliera Maria Chiara Iannarelli. “La scelta del Lazio rappresenta un precedente virtuoso nel panorama delle regioni italiane. La Regione si conferma così tra le prime in Italia a tradurre in azione concreta il principio della solidarietà internazionale. L’approvazione all’unanimità conferma la natura bipartisan dell’intervento: una risposta politica e morale che supera gli steccati ideologici di fronte all’emergenza umanitaria.” Con il parere favorevole della Commissione, la delibera diventa ora operativa. Nei prossimi mesi saranno definite le modalità di erogazione dei fondi, di cui 1,1 milioni saranno destinati all’Organizzazione Mondiale della Sanità per la fornitura di presidi sanitari a Gaza, e 1 milione per l’intervento in Cisgiordania, individuando, in collaborazione con il MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), le organizzazioni umanitarie destinatarie e i progetti specifici su cui intervenire. I Consiglieri regionali Emanuela Mari, Michele Nicolai e Maria Chiara Iannarelli (FdI)

SEI TU IL REPORTER – Angelo: “Il lampione incrocio via Di Fazio – via de Gasperi è spento, aumenta il rischio di incidenti”

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Angelo scrive a Rietinvetrina: “Volevo segnalare che da mesi il lampione all’incrocio tra via de Gasperi e via di Fazio, fronte Pattinodromo di Rieti, è spento, questo crea disagio e pericolo visto l’intenso traffico che interessa questo incrocio”. Attraverso la nostra rubrica SEI TU IL REPORTER il nostro lettore chiede: “Esiste ancora una ditta incaricata della manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione a Reti?” – conclude.

NOME e l’appello al presidente Petrucci: “Si dia sostegno alla Sebastiani, senza penalizzarla”

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“Sgomenti per le vicende che hanno portato alla perdita di una vita innocente e che nulla hanno a che fare con la passione e l’amore della Città per il basket e lo sport in generale, NOME Officina Politica, rivolge, rispettosamente ma con decisione, una riflessione agli organi federali della FIP, ed insieme alla Città. L’appello è rivolto al presidente della FIP Petrucci, a cui rivolgiamo una richiesta di aiuto alla Sebastiani nel sostenere un fardello e non, al contrario, la si penalizzi ulteriormente con criteri punitivi immeritati. Questo perché la società possa proseguire la propria storia continuando a far avvicinare ed appassionare i reatini a questo sport meraviglioso. Alle istituzioni cittadine ed alle Dirigenze sportive di tutte le realtà che lavorano nel sostenere la crescita sociale di Rieti attraverso lo sport rivolgiamo, facendole nostre, le parole del CT della Nazionale Luca Banchi: “Basta il gesto di uno per inquinare il lavoro di tutti, ma non possiamo dare ad altri la possibilità di appropriarsi del nostro lavoro.”

 Pochi criminali non possono rappresentare un movimento, un pubblico, una città che hanno sostenuto, da decenni, società sportive protagoniste, oltre che di risultati encomiabili, di iniziative per scuole, inclusione, disabilità, sensibilizzazione e sostegno ad Enti ed iniziative benefiche. Perdere il basket di serie A alla città servirebbe solo a privarla di una passione e di un riferimento, in una realtà socioeconomica già in crisi, e ad aumentare il rischio che i ragazzi (diremmo, anche gli adulti) si consegnino all’apatia o, peggio, alle “cattive battaglie”.

 Che questo evento luttuoso e privo di senso distrugga il basket a Rieti, da sempre un veicolo sano ed identitario per la città, è un rischio reale. Chiediamo pertanto che venga revocato il provvedimento della FIP che prevede la chiusura cautelativa del Palasojourner. Provvedimento che, anche alla luce delle indagini che hanno già portato a degli arresti, è inutile oltre che dannoso per la Sebastiani, per la città e per il basket”. Così nella nota

Sebastiani Rieti: “Tuteleremo la nostra immagine in ogni sede opportuna”

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La RSR Sebastiani Rieti intende precisare fermamente quanto segue: “Sin dal primo giorno questa società si è data la missione di distinguersi in termini di accoglienza da riservare a squadra ospite, arbitri, ufficiali di campo e spettatori. Elementi che, tra l’altro, ci sono stati riconosciuti trasversalmente in tutta Italia. Aspetti che riteniamo imprescindibili. Lo è altrettanto però che tutti comprendano la delicatezza del momento e quali responsabilità sono da attribuire alla scrivente e quali no. Un fatto, quello di domenica, che ci lascerà per sempre sgomenti ed attoniti e verso il quale rimarchiamo fortemente, di nuovo, la nostra totale condanna. Alla luce di quanto detto non tollereremo, in alcun modo, che la nostra immagine e quella della città venga ulteriormente lesa. Un aspetto per il quale siamo pronti a difenderci in ogni sede ritenuta opportuna”.