Rieti, sabato 13 dicembre torna la tradizionale Fiera di Santa Lucia

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Sabato 13 dicembre 2025 torna la tradizionale Fiera di Santa Lucia. Il percorso si articolerà su viale Liberato di Benedetto, piazzale Angelucci e via Molino della Salce, tratto compreso tra l’incrocio di viale Di Benedetto e l’incrocio con via F.lli Cervi. Come di consueto gli operatori titolari di concessione prenderanno possesso del posteggio entro le ore 8 e saranno disposti esclusivamente su un unico lato della strada, ad eccezione di piazzale Angelucci che consente una disposizione su più file. A seguire, per l’assegnazione delle piazzole rimaste libere, verranno acquisite, dall’Ufficio appositamente allestito in piazzale Angelucci, le domande in bollo presentate al momento dagli operatori commerciali per le operazioni di spunta. Gli spuntisti dovranno essere muniti della documentazione idonea per l’esercizio dell’attività (visura camerale aggiornata, autorizzazione ed ogni altro eventuale documento ritenuto necessario).

Eccellenze enogastronomiche della Sabina protagoniste al Fara Film Festival – Winter Edition

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L’olio extravergine d’oliva e le eccellenze enogastronomiche della Sabina tornano protagonisti in un evento di grande rilievo organizzato nell’ambito del progetto “S’Abbina Bene”, in collaborazione con il Consorzio Sabina for Rome e l’Associazione Sabina Flavour. L’iniziativa, realizzata con il contributo della Regione Lazio, si colloca nel prestigioso scenario del Fara Film Festival – Winter Edition, consolidando il dialogo tra cultura cinematografica, tradizioni territoriali e alta gastronomia. L’appuntamento è fissato per venerdì 12 dicembre presso la Sala Maria Assunta di Passo Corese e costituisce un’occasione unica per celebrare le eccellenze agroalimentari della Sabina, simbolo di autenticità e qualità. L’iniziativa rinnova inoltre una collaborazione rivelatasi già di grande successo durante l’edizione estiva del Fara Film Festival, tenutasi a luglio nel borgo di Fara in Sabina, quando le degustazioni guidate per attori e influencer e le due esclusive Cene di Gala in Piazza Duomo hanno ricevuto un caloroso apprezzamento da parte del pubblico e degli ospiti. Programma della serata tra degustazioni, formazione ed eccellenze sabine La serata si aprirà con una degustazione guidata di olio extravergine d’oliva, condotta dal Capo Panel e presidente dell’Associazione Sabina Flavour Gianfranco De Felici. Un percorso sensoriale di alto profilo che accompagnerà i partecipanti alla scoperta delle caratteristiche organolettiche che rendono l’olio evo della Sabina un’eccellenza riconosciuta, approfondendo metodi di analisi e criteri di valutazione professionale. Si proseguirà con la consegna degli attestati di Idoneità Fisiologica all’Assaggio ai partecipanti del 2° Corso per Assaggiatori Professionisti di Olio di Oliva, organizzato quest’anno dall’Associazione Sabina Flavour in collaborazione con il Consorzio Sabina Olivicoltori e con il patrocinio dell’Azienda Speciale Centro Italia nell’ambito del Protocollo d’Intesa firmato il 4 marzo 2025 tra l’Istituto Aldo Moro di Passo Corese e diverse realtà del territorio. Il percorso formativo, iniziato lo scorso 6 giugno e strutturato in 35 ore di lezioni teoriche e sessioni pratiche di assaggio professionale tenutasi tra l’Università Agraria di Corese Terra e la Sala Panel di Castelnuovo di Farfa, ha coperto argomenti fondamentali tra cui le tecniche di produzione, la composizione chimica, gli aspetti nutrizionali e salutistici e la disciplina degli oli d’oliva extravergini DOP, IGP e BIO. Il corso – riconosciuto dalla Regione Lazio – è inoltre propedeutico per l’iscrizione all’elenco nazionale dei tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini. Un momento istituzionale che testimonia l’impegno costante delle realtà locali nella formazione specialistica e nella promozione della cultura olearia. Si procederà poi all’interno del programma dell’edizione invernale del Fara Film Festival, con una Cena di Gala dedicata ai prodotti della Sabina. Il menù, curato congiuntamente dal Consorzio Sabina for Rome e dagli chef di Martini Eventi (con il patrocinio dell’Accademia del Peperoncino – Delegazione di Rieti 2.0), proporrà un itinerario gastronomico attraverso le eccellenze del territorio, interpretate con creatività e valorizzate da abbinamenti di qualità come l’olio Sabina DOP e i vini IGP e IGT del Lazio per raccontare, da diverse prospettive, la storia di questo territorio e l’impegno quotidiano di chi si dedica alla valorizzazione della Sabina.  

Vertenza Bdtronic Rieti: tenuto nuovo incontro in Federlazio

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Si è svolto oggi, 10 dicembre, un ulteriore incontro presso la sede di Federlazio di Rieti nell’ambito della vertenza Bdtronic, riguardante la procedura di licenziamento collettivo per 21 lavoratrici e lavoratori su un totale di 61 dipendenti. L’incontro è stato utile per fare il punto sull’attuale aziendale e per verificare se si sono create le condizioni necessarie per chiudere la procedura di licenziamento collettivo e far ricorso ad ammortizzatori sociali conservativi per salvaguardare l’occupazione, così come richiesto da tempo dalle Organizzazioni Sindacali. Nel corso di un’ampia e approfondita discussione, l’azienda ha manifestato alcune aperture che, tuttavia, necessitano ancora di ulteriori approfondimenti. Permangono infatti nodi rilevanti da sciogliere, fondamentali per poter giungere a un’ipotesi di accordo. La procedura sindacale sui licenziamenti scadrà il prossimo 12 dicembre, successivamente, la vertenza entrerà nella fase amministrativa che coinvolgerà la Regione Lazio. Considerati i tempi ristretti, il confronto proseguirà con ogni probabilità proprio in quella sede. Come Organizzazioni Sindacali ribadiamo le richieste avanzate in questi mesi, la chiusura definitiva della procedura di licenziamento e un reale rilancio industriale del sito produttivo di Rieti. Sono necessarie garanzie concrete per assicurare continuità occupazionale e un futuro stabile a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori. La nostra battaglia proseguirà con determinazione fino al raggiungimento di questi obiettivi”. Così nella nota: Luigi D’Antonio Segretario Generale Fiom Cgil Roma e Lazio, Emiliano Lelli Fiom Cgil Rieti Roma Eva, Roberto Gioffrè Segretario Uilm Uil Rieti

53enne italiana maltrattava da tempo la madre per avere i soldi per comprarsi la droga

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La Stazione Carabinieri di Stimigliano ha eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di una cittadina italiana di 53 anni, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti a seguito di reiterate violazioni delle misure cautelari precedentemente impostele. La donna, protagonista di una grave vicenda di maltrattamenti in famiglia ai danni della madre, da tempo poneva in essere condotte violente e vessatorie al fine di ottenere denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti, verso le quali aveva sviluppato una forte dipendenza. Le continue richieste di aiuto della vittima avevano già portato i Carabinieri della Stazione di Stimigliano e della Compagnia di Poggio Mirteto a richiedere, in una prima fase, l’emissione di un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare. La misura, tuttavia, era stata più volte violata, fino a determinare anche l’arresto della donna. Successivamente, all’atto della sua scarcerazione, le era stato imposto il divieto di dimora nel Comune di residenza della madre, prescrizione anch’essa più volte disattesa. Le ulteriori violazioni hanno quindi portato a un nuovo deferimento all’Autorità Giudiziaria. Considerata la pericolosità della situazione e la reiterazione delle condotte, la Procura ha quindi emesso un ordine di carcerazione. Nelle scorse ore, i militari della Stazione Carabinieri di Stimigliano hanno rintracciato la donna ed eseguito il provvedimento, conducendo l’interessata presso la Casa Circondariale Femminile di Roma Rebibbia. Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.

I Borghi Rurali della Laga come presidi culturali rappresentativi della Cucina Italiana Patrimonio Immateriale Unesco

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Oltre all’Italia delle città d’arte, dei monumenti, dei tesori archeologici e naturali, la maggior parte dei quali già riconosciuti in sede Unesco, c’è anche una lunga lista di tradizioni, riti e pratiche sociali, tutelate e valorizzate dalle comunità del nostro paese, che fanno parte della lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità. Dopo l’atteso verdetto arrivato proprio in queste ore dall’apposito organismo ONU riunito a Nuova Delhi, anche il rito collettivo più antico e conosciuto al mondo, praticato in ogni nostra regione ovvero, la Cucina Italiana, viene riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. Per la prima volta è una Cucina nazionale nel suo complesso ad essere tutelata, a differenza di singole pratiche come quella della Dieta mediterranea o dei Pizzaioli napoletani. È l’occasione attesa da tempo per raccontarla con un linguaggio universale culturale, attraverso le molteplici forme espressive interpretate ogni giorno, ma è al tempo stesso anche una grande opportunità per premiare il diverso modo di vivere di particolari zone rurali, capaci ancora di ereditare una ricchezza di conoscenze, di ritualità e di relazioni umane, legando generazioni e Comunità. Il territorio dei Monti della Laga, appartenente a tre regioni, nel cuore dell’Appennino e dell’Italia, è abitato da popolazioni resilienti che hanno deciso di scommettere nel futuro, malgrado il devastante sisma del 2016. Sono quei luoghi dove il rimescolamento storico di confini, genti e culture, ha forgiato nei secoli uomini e donne interpreti della civiltà transumante (anch’essa bene Unesco dal 2019), con i loro spazi antropologici di incontro e condivisione prodotti dalle varie direttrici di emigrazione stagionali, le quali hanno favorito la nascita e lo sviluppo di prestigiose tradizioni gastronomiche. Già nel luglio 2024 ad Accumoli, nell’ambito del “Festival culturale dei borghi rurali della Laga”, è stato promosso un propositivo “Manifesto a sostegno della candidatura della Cucina Italiana Patrimonio Immateriale UNESCO”, sottoscritto dalle Amministrazioni Comunali di Accumoli e Cortino, dalle Sezioni Slow Food di Lazio, Marche e Abruzzo, e da numerose Associazioni locali, per sottolineare il valore di influenze e culture diverse che hanno favorito una moltiplicazione di cucine locali. Sono queste caratteristiche a decretare, coerentemente con il dossier di candidatura, i territori della Laga un modello rappresentativo della Cucina Italiana, costituito da un “insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui molteplici saperi locali”.  “Una forte identità culturale, costruita non sull’uniformità ma sul mettere insieme e fare interagire situazioni ed esperienze diverse”, queste parole pronunciate dal professor Montanari, redattore del Dossier, riferite alla Cucina italiana, sono la conferma del grande valore e significato del “mosaico di diversità “della Laga. Pertanto, coerentemente con il Dossier di candidatura le organizzazioni firmatarie, accogliendo con grande soddisfazione la proclamazione finale del prestigioso riconoscimento arrivata in sede UNESCO, si ritrovano nella giornata di sabato 13 dicembre ad Amatrice, alle ore 10 presso l’Area del Gusto, per aprire il Manifesto ad ulteriori adesioni istituzionali ed alle realtà attive sul territorio, proponendo contestualmente i borghi rurali dei Monti della Laga come presidi culturali  della Cucina Italiana Patrimonio Immateriale UNESCO, e alle comunità, depositarie viventi di questi Beni, di assumersi il compito di custodire e valorizzare questo patrimonio e trasmetterlo alle nuove generazioni.

Al reatino Alessandro Cruciani menzione di merito al Concorso Letterario Aletti Editore

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La poesia del reatino Alessandro Cruciani, nel Concorso Letterario Nazionale organizzato da Aletti Editore, è stato selezionato dalla giuria, che includeva anche Alessandro Quasimodo, il figlio del premio Nobel, Salvatore. “Purtroppo Alessandro Quasimodo ci ha lasciati lo scorso maggio – commenta Cruciani – ma prima di allora aveva espresso il suo apprezzamento per la mia poesia, che ha ricevuto una menzione di merito ed è stata inserita in una raccolta di poesie d’amore. In particolare, la mia poesia ha ricevuto una menzione di merito, un riconoscimento che, pur non essendo un premio in senso stretto, rappresenta un attestato di apprezzamento per il mio lavoro, di stima e che mi onora” – conclude Alessandro Cruciani.

Sabato 13 dicembre ad Antrodoco teatrale “Da fuori tutto bene”

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Sabato 13 dicembre alle ore 21, al Teatro Sant’Agostino di Antrodoco, andrà in scena lo spettacolo finalista al festival INVENTARIA 2025 “Da fuori tutto bene” di Giulia Vanni e Daniele Fabbri. L’evento è inserito all’interno del progetto “ONDADURTO TEATRO | Residenza Antrodoco”, Direzione artistica a cura di Margó Paciotti e Lorenzo Pasquali. La performance racconta una storia vera e personale: il rapporto con l’ospite cancro-al-seno tra dramma e varietà, racconto comico e teatro canzone. Una risata tanto liberatoria che accoglie la paura e la rende più leggera. “Mio padre mi ha insegnato il movimento delle gambe dei giocatori di pallanuoto: metti i piedi a martello e disegni dei cerchi con le ginocchia spingendo verso l’esterno. È grazie a questo movimento che i giocatori possono sollevarsi sull’acqua. Se fossi in una piscina, lo userei e avrei le mani libere. Ma col cancro non si naviga in acque chiare. All’inizio pensi che stia andando bene, che è solo una pozzanghera, un piccolo incidente di percorso: un piede davanti all’altro, il tuo inguaribile ottimismo e ne sarai fuori. Però non trovi nulla di solido sotto la melma, niente per darti la spinta e riemergere. Cerchi di trascinarti, ma il tuo corpo non segue, sta cominciando a lasciarsi andare. Eh no, caro corpo! Non ci possiamo mica arrendere così! Da fuori tutto bene. Anche perché a parte il cancro, io sto benissimo. Forse.” Lo spettacolo attraversa tutte le fasi del percorso di cura, dalla diagnosi agli interventi, dai protocolli ai cambiamenti inevitabili della quotidianità, mettendo in luce anche gli aspetti più paradossali e gli ostacoli burocratici. Una narrazione che punta a “rompere il silenzio”, anche grazie a un linguaggio fresco e dissacrante, capace di trasformare un’esperienza dura in un atto di condivisione e consapevolezza. Gli organizzatori ti aspettano al Teatro Sant’Agostino di Antrodoco in piazza Martiri della Liberazione snc. INGRESSO GRATUITO

Il preparatore atletico Simone Passacantando lascia la NPC Rieti

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La NPC Rieti rende nota l’interruzione del rapporto di collaborazione con il preparatore atletico Simone Passacantando. A Simone un ringraziamento per i tanti anni trascorsi insieme caratterizzati da crescita reciproca ed un in bocca al lupo per il prosieguo della sua attività professionale. Così nella nota la NPC Rieti

SEI TU IL REPORTER di Rietinvetrina – Daniele: “Cantiere in viale Matteucci fermo, corsia ristretta e ingorghi di 20 minuti ogni mattina. Rieti è unica”

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Daniele scrive a Rietinvetrina per la nostra rubrica SEI TU IL REPORTER: “Cantiere su Ponte Giovanni XXIII fermo e corsia bloccata, ogni mattina venti minuti per uscire da viale Matteucci ed immettersi in via Sacchetti Sassetti o via don Giovanni Olivieri. Rieti è davvero unica!” – conclude Daniele.

Rieti, la politica si è trasferita sui Social

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Siamo nel secolo in cui la politica si è trasferita sui social. Vive lì sopra, ramificata tipo edera che cresce viva e affamata di popolarità e di consensi fra like e visualizzazioni. Fra video carismatici con musiche da film hollywoodiani e grafiche psichedeliche. E forse ciò che è accaduto in queste settimane a Rieti, rende il tutto un chiarissimo esempio di come il benessere cittadino venga messo ai margini dei riflettori. Mentre i politici, coloro che dovrebbero rappresentare ideali, conferire ispirazione, modelli in cui potersi rispecchiare, vestono i panni di pugili goffi che fanno risse sui social. Dove il più intonso, diffama pubblicamente un avversario. Secoli fa, la politica nasceva come qualcosa di sacro. C’era Aristotele che diceva fosse un organo candido il cui scopo era far emergere la comunità e la stabilità cittadina, non le questioni di potere e di controllo, che anzi, dovevano essere marginali. Invece la figura che teoricamente dovrebbe essere rappresentante di una volontà comunale, come il Sindaco di una città, banchetta invettive spaventose, del livello di uno scoppio di palloncino, verso i suoi avversari politici. Demolisce in pochissimo tempo la parola rispetto, parlando dei suoi sfidanti come di morti di fame, vecchi ingranaggi e come nostalgici della vecchia repubblica. E ha forse ragione quando parla di bruciori intestinali riferendosi alla “gelosia” che spesso l’italiano medio prova verso i più giovani che “ce la fanno”. Ma perde immediatamente tanti punti quando rispetto a quei politici della “prima repubblica”, si distingue quando dà fuoco alla democrazia e alla libera espressione, cancellando commenti sotto ai suoi post, quando fa comodo, e scrivendo papiri che odorano d’intelligenza artificiale. È un gran peccato che persone capaci, in fondo, di esercitare cariche, che sì, anche in una città come Rieti, hanno un importante ruolo sociale e reputazionale, si gettino in lotte fangose. Degne al massimo di un cittadino arrabbiato, non di un sindaco. Risulta molto comodo gongolare sulla torre di cristallo, senza farsi neanche un briciolo d’autocritica o muoversi con rispetto e apertura verso gli altri compagni di politica. Che siano avversari o che siano compagni di partito. È molto comodo cliccare sul pulsante “invio” di un social dove si possono mettere frasi fatte come “meglio essere vento, mai bandiere”, piuttosto che interrogarsi sulle lotte cittadine e sul confronto. Indossando i panni istituzionali di un vero sindaco, eletto per adempiere ad un certo ruolo, con un certo spessore, senza scimmiottare lotte digitali. Sabrina Martuscelli