Agnese Melchiorri vince l’estemporanea di pittura 2025 indetta dalla Riserva Laghi Lungo e Ripasottile

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Lo scorso 3 agosto, la suggestiva cornice della Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile ha accolto con entusiasmo l’estemporanea di pittura intitolata “Sfumature di Natura”. Un evento dedicato agli amanti dell’arte e della natura, che ha visto la partecipazione di dodici talentuosi artisti, tra cui una bambina, portando così un tocco di spontaneità e freschezza alle creazioni. L’atmosfera ricca di ispirazione ha permesso a tutti i partecipanti di immergersi nella bellezza del paesaggio circostante, catturando con pennellate e colori le sfumature e i dettagli unici della natura che li circondava. Le opere realizzate testimoniano l’amore per il territorio e l’abilità di ciascun artista nell’ interpretare la ricchezza di questa riserva naturale. Un sentito ringraziamento alla Coop – Unicoop Etruria sezione Soci Sabina, il cui sostegno è stato fondamentale per la realizzazione di questa giornata. Un grazie sincero anche a tutti gli artisti che hanno partecipato con passione e creatività, contribuendo a rendere questa estemporanea un momento indimenticabile di condivisione e arte. Ci sentiamo di esprimere profonda gratitudine, anche ai tre giurati incaricati a decretare i quadri vincitori del concorso, che si sono resi disponibili a partecipare a questa iniziativa della Riserva: ROMEO BATTISTI (presidente) PITTORE, SCULTOREED ESPERTO D’ARTE; VANESSA NICOLI (membro) PITTRICE ED ESPERTA D’ARTE; SILVIA MARTONI (membro) ARCHITETTO, ACQUERELLISTA ED ESPERTA D’ARTE. L’evento si è concluso con entusiasmo e gratitudine, lasciando nel cuore di tutti il desiderio di tornare presto a celebrare la bellezza della natura attraverso l’arte. Di seguito i vincitori di questa edizione: 1° PREMIO ad AGNESE MELCHIORRI – il suo dipinto è un trionfo di luci e colori sui quali si stagliano graficamente rami e fusti degli alberi, il tutto risolto in modo accogliente epiacevole. 2° PREMIO a MARIA LETIZIA DEL MONTE – interessante resa della materia pittorica che evoca senza descriverli le luci e i riflessi cangianti della natura nell’acqua. 3° PREMIO a MARIA RITA ROSSI – buona resa coloristica, composizione equilibrata, evoca un sentimento di rasserenante nostalgia legato all’ora e al luogo. 4° PREMIO a LUIGIA BROCCHIERI – forza coloristica che vira al drammatico in un ambiente naturale che coglie momenti intimi del paesaggio. Così nella nota la Riserva Laghi Lungo e Ripasottile

SEI TU IL REPORTER di Rietinvetrina – Fabrizio: “Il Comune di Rieti dimentica tante strade martoriate del Centro Storico”

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Nuova segnalazione per la rubrica di Rietinvetrina SEI TU IL REPORTER. A scriverci Fabrizio C.:”La nostra brava Amministrazione pensa solo a quello che dà più all’occhio. Le strade del centro storico: via Nuova (nella foto) via della Ripresa, via Bevilacqua, via Santa Caterina sono un colabrodo. Girare non solo a piedi, ma anche con una carrozzina per invalidi è praticamente un’impresa, si rischia seriamente che incappando in una buca, o per meglio dire un cratere ci si può fare veramente male. È vergognoso nel vero senso della parola” – conclude Fabrizio, lettore di Rietinvetrina.

Sono 10 gli oli EVO del Lazio a disposizione delle cuoche della 5à edizione del concorso nazionale “ExtraCuoca” 2025

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Sono dieci gli oli extravergine d’oliva del Lazio a disposizione delle cuoche professioniste di tutta Italia che parteciperanno alla quinta edizione di Extra Cuoca 2025, il concorso nazionale ideato per valorizzare il talento femminile in cucina e l’impiego dell’olio e.v.o. di alta qualità. Gli oli laziali proposti, provengono da alcune delle migliori produzioni del Lazio e includono etichette in gara nei prestigiosi concorsi nazionali Ercole Olivario – XXXIII edizione e La Goccia d’Ercole 2025.

Extra Cuoca rappresenta un’importante occasione di promozione della cultura dell’olio extravergine d’oliva e della cucina al femminile. Le cuoche professioniste laziali, che desiderano mettere alla prova il loro talento nella valorizzazione dell’olio extravergine di qualità in cucina, sono invitate a partecipare alla competizione iscrivendosi al concorso entro la data del 30 settembre 2025.

Questi gli oli e.v.o. del Lazio disponibili per la competizione Extra Cuoca 2025:

 

Azienda Agricola Alfredo Cetrone di Sonnino (Latina), olio DOP Colline Pontine prodotto con monocultivar Itrana, e olio EVO “Cetrone In” prodotto con olive della varietà Itrana;

Azienda Agricola Biologica Adriana Misiti di Sonnino (Latina), olio EVO “Le Camminate” prodotto con monocultivar Itrana;

Azienda Agricola Cosmo di Russo di Gaeta (Latina), olio EVO Verdemare prodotto con olive della varietà Itrana;

Frantoio Cioccolini s.r.l. di Vignanello (Viterbo), olio EVO monocultivar Caninese;

Frantoio Zenobio (Goccia d’Ercole) di Minturno (Latina), olio DOP Colline Pontine prodotto con olive della varietà Itrana;

Paola Orsini di Priverno (Latina), olio DOP Colline Pontine prodotto con monocultivar Itrana;

Quattrociocchi Americo di Terracina (Latina), olio di Roma IGP prodotto con olive della varietà Itrana e altre, e olio EVO “Olivastro” prodotto con olive della varietà Itrana;

Società Agricola Sciuga s.s. di Montefiascone (Viterbo), olio “Il Molino” DOP Tuscia prodotto con olive della varietà Caninese.

Extra Cuoca si distingue nel panorama nazionale come il primo concorso in Italia interamente dedicato alle cuoche professioniste, nato con l’obiettivo di valorizzarne il talento nella cucina di qualità e la capacità di esaltare le eccellenze dell’olio extravergine d’oliva; tanto che a valutare i piatti in gara saranno due giurie – una specializzata in antipasti e primi piatti e l’altra in secondi piatti e dolci – di cui fanno parte anche assaggiatori professionisti di olio extravergine d’oliva che hanno il compito di valutare la coerenza ed armonia di sapori, tra la ricetta proposta e l’olio utilizzato.

Promosso dal Comitato di Coordinamento del Concorso Ercole Olivario, dall’Associazione Nazionale Donne dell’Olio APS e da Lady Chef – il dipartimento femminile della Federazione Italiana Cuochi (FIC) – Extra Cuoca rappresenta una vera e propria celebrazione delle competenze tecniche e creative delle donne in cucina.

Elemento distintivo del concorso è il riconoscimento della capacità delle cuoche di valorizzare le caratteristiche degli oli extravergine di alta qualità all’interno delle proprie ricette. Per supportare questo processo, Extra Cuoca offre un percorso formativo dedicato alle partecipanti. La formazione si concentra su: le caratteristiche sensoriali e organolettiche degli oli extravergine, gli aspetti nutrizionali legati al loro utilizzo, le applicazioni in cucina e le tecniche di abbinamento, la biodiversità olivicola e il legame tra olio e territorio di produzione.

Le cuoche professioniste partecipanti a Extra Cuoca 2025 avranno a disposizione una scheda tecnica dettagliata per ciascun olio extravergine d’oliva utilizzabile. Questo strumento permetterà alle concorrenti di conoscere in modo approfondito le caratteristiche sensoriali e organolettiche degli oli proposti e quindi di scegliere consapevolmente il miglior abbinamento possibile con la propria ricetta. (Le schede sono consultabili liberamente nel sito del concorso al link: https://extracuoca.it/schede-olio/ ).

Ecco gli oli e.v.o. delle altre Regioni italiane disponibili per la competizione Extra Cuoca 2025:

Abruzzo

Azienda Agricola Sandro Di Giacomo di Pianella (Pescara), olio EVO Sandro di Giacomo prodotto con monocultivar Dritta e olio Sandro di Giacomo DOP Aprutino Pescarese;

Frantoio Mercurius srl di Penne (Pescara), olio Frantoio Mercurius Vesta DOP Aprutino Pescarese, e olio EVO prodotto con olive delle varietà Gentile aquila, Cucco, Ascolana dura;

Frantoio Tini (Goccia d’Ercole) di Castilenti (Teramo), olio EVO Caravaggio prodotto con monocultivar Dritta;

Oleificio Goccia d’Oro Snc (Goccia d’Ercole) di Penne (Pescara), olio Goccia d’oro d’Abruzzo DOP Aprutino Pescarese prodotto con olive della varietà Dritta di Penne e Leccino.

Basilicata

Frantoio Montanaro Savino di Palazzo San Gervasio (Potenza), olio EVO Montanaro prodotto con monocultivar Coratina. 

Calabria

Azienda Agricola Anita Regenass di Girifalco (Catanzaro), olio EVO Frisina prodotto con monocultivar Carolea;

Azienda Agricola De Lorenzo & C di Lamezia Terme (Catanzaro), olio EVO Tesori del Sole Coratina;

Azienda Agricola GL Petronio di Notarianni Michelangelo di Lamezia Terme (Catanzaro), olio Senatore Petronio DOP Lametia Bio prodotto con monocultivar Carolea;

Agricola Scalzi (Goccia d’Ercole) di Petronà (Catanzaro), olio EVO biologico Scalzi;

Oleificio Torchia di Tiriolo (Catanzaro), olio EVO blend Torchia prodotto con olive della varietà Carolea, Coratina, Nocellara;

Tenute Librandi Pasquale (Goccia d’Ercole) di Vaccarizzo Albanese (Cosenza), olio Monocultivar Nocellara del Belice bio.

Campania

Agricola Torre a Oriente (Goccia d’Ercole) di Torrecuso (Benevento), olio EVO Cuore d’Ortice prodotto con monocultivar Ortice.

Emilia-Romagna

Azienda Agricola Fraternali Grilli Primo (Goccia d’Ercole) di Montegridolfo (Rimini), olio EVO Uliveto del Fattore “Selezione Rodolfo” prodotto con monocultivar Correggiolo;

Azienda Agricola Roberta Fantoni (Goccia d’Ercole) di Vignola (Modena), olio EVO Oro Puro;

Frantoio Paganelli Benito di Santarcangelo di Romagna (Rimini), olio DOP Colline di Romagna prodotto con olive della varietà Correggiolo, Leccino e altre;

Frantoio Valsanterno (Goccia d’Ercole) di Imola (Bologna), olio EVO Torano prodotto con monocultivar Correggiolo;

Terra di Brisighella s.c. Agricola di Brisighella (Ravenna), olio Brisighello Olio DOP Brisighella prodotto con monocultivar Nostrana di Brisighella.

Lombardia

Azienda Agricola San Felice del Benaco di San Felice del Benaco (Brescia), olio Verità DOP Garda Bresciano.

Marche

Azienda Agricola Mazzola di Giobbi Manuel (Goccia d’Ercole) di Senigallia (Ancona), olio EVO Smeraldo bio prodotto con monocultivar Leccio del Corno;

Frantoio Olive Contardi di Angeli Carlo & C di San Lorenzo in Campo (Pesaro-Urbino), olio EVO Contardi prodotto con olive della varietà Leccino;

L’Olivaio srl di Castelleone di Suasa (Ancona), olio EVO Verde Marche Igp.

Molise

Marina Colonna Soc. Agr. Srl di S. Martino in Pensilis (Campobasso), olio Molensis prodotto con olive delle varietà Peranzana, Coratina, Itrana;

Tenuta Terra Sacra (Goccia d’Ercole) di Termoli (Campobasso), olio EVO “Essentia” prodotto con olive delle varietà Leccino, Gentile e l’olio EVO “Centolune” BIO prodotto con olive delle varietà Gentile, Oliva nera, Olivastro, Ramignana.

Puglia

Azienda Agricola Bisceglie Maria di Santo Spirito (Bari), olio EVO Gangalupo prodotto con olive della varietà Coratina;

Azienda Agricola Donato Conserva di Modugno (Bari), olio EVO Mimì prodotto con olive della varietà Coratina;

Azienda Agricola Lamacupa (Goccia d’Ercole) di Corato (Bari), olio EVO Luma Selezione prodotto con olive della varietà Coratina;

Azienda Agricola Savino (Goccia d’Ercole) di Torremaggiore (Foggia), olio EVO monovarietale Peranzana;

Azienda Agricola Tedone Biagio di Ruvo di Puglia (Bari), olio EVO Tedò prodotto con olive della varietà Coratina;

Azienda Agricola Tommaso Fiore (Goccia d’Ercole) di Terlizzi (Bari), olio Infiore Riserva prodotto con monocultivar Coratina;

Azienda Sciscioli (Goccia d’Ercole) di Corato (Bari), olio EVO Gocce d’Evo prodotto con monocultivar Coratina;

Fabio Girasoli (Goccia d’Ercole) di Bari, olio EVO “Carpe Diem” prodotto con monocultivar Coratina;

Intini srl di Martina Franca (Taranto), olio EVO monocultivar Coratina;

Serrilli Pia Gloria di San Marco in Lamis (Foggia), olio EVO Serrilli prodotto con olive della varietà Coratina;

Tenute Vito Pagano (Goccia d’Ercole) di Terlizzi (Bari), olio EVO Monocultivar Coratina Dolèo BIO.

Sardegna

Società cooperativa Olivicoltori Valle del Cedrino di Orosei (Nuoro), olio EVO Costa degli Olivi prodotto con olive della varietà Bosana e altre.

Sicilia

Agrestis Società cooperativa agricola di Buccheri (Siracusa), olio Agrestis Nettaribleo Dop/Bio prodotto con olive della varietà Tonda Iblea;

Azienda Agricola Francesco di Mino (Goccia d’Ercole) di Contrada Scintilia (Agrigento), olio Contrada Scintilia Blend IGP Sicilia prodotto con olive delle varietà Nocellara del Belice e Biancolilla;

Azienda Rollo di Giorgio Rollo di Chiaramonte Gulfi (Ragusa), olio DOP Letizia prodotto con olive della varietà Tonda Iblea;

Frantoio Covato srl di San Giacomo (Ragusa), olio EVO “I Muri” Dop Monti Iblei Sottozona Frigintini prodotto con olive della varietà Tonda Iblea;

La Madre Terra di Sciacca (Agrigento), olio La Madre Terra Cerasuola” IGP Sicilia prodotto con olive di varietà Cerasuola;

Mandranova Società Agricola arl di Palma di Montechiaro (AG), olio “Mandranova” Igp Sicilia;

Terraliva di Siracusa (Goccia d’Ercole), olio Terraliva Cherubino GOLD Biologico IGP Sicilia, e olio Terraliva Cherubino Biologico IGP Sicilia;

Vincenzo Signorelli & partners (Goccia d’Ercole) di Nicolosi (Catania), olio Foglie di Platino® – Nocellara del Belice Bio, IGP Sicilia, prodotto con monocultivar Nocellara del Belice.

Toscana

Biserno s.a.s. Società Agricola di San Vincenzo (Livorno), olio Prunicce IGP prodotto con olive della varietà Leccio del corno;

Buraschi Società Semplice Agricola di Montepulciano (Siena), olio Buraschi Toscano Montepulciano;

Fattoria Poggio di Fiesole di Fiesole (Firenze), Olio Extra vergine Fattoria Poggio di Fiesole, prodotto con olive della varietà Frantoio, Moraiolo, Pendolino e Leccino;

Frantoio del Grevepesa (Goccia d’Ercole) di San Casciano in Val di Pesa (Firenze), olio EVO Selezione O! Extravergine Blend;

Fonte di Foiano di Castagneto Carducci (Livorno), olio Fonte di Foiano Toscano IGP Bolgheri Verde;

Frantoio Franci srl di Montenero d’Orcia (Grosseto), olio EVO Biologico IGP Toscano prodotto con olive delle varietà Frantoio, Moraiolo, Leccino del corno;

Società Agricola Podere del Pari srl di Calci (Pisa), olio EVO Toscano Igp Del Pari prodotto con olive delle varietà Frantoio, Leccino, Moraiolo, Pendolino, Maurino.

Trentino Alto Adige

Agraria Riva del Garda di Riva del Garda (Brescia), olio EVO 46° Parallelo Biologico prodotto con olive delle varietà Casaliva, Frantoio, Leccino; e olio Uliva DOP Garda Trentino prodotto con olive della varietà Casaliva.

Umbria

Agricadd Società Agricola – Oro di Giano (Goccia d’Ercole) di Giano dell’Umbria (Perugia), olio Macciano DOP Umbria Colli Martani prodotto con olive delle varietà Moraiolo, Frantoio, Leccino e San Felice, e olio EVO Oro di Giano Monovarietale San Felice;

Agricola Locci (Goccia d’Ercole) di Giano dell’Umbria (Perugia), olio EVO Moraiolo prodotto con monocultivar Moraiolo;

Azienda Agraria Ciarletti Simona di Trevi (Perugia), olio Il notturno di San Francesco DOP Umbria Colli Assisi Spoleto;

Azienda Agraria Viola srl di Foligno (Perugia), olio Colle Ruita DOP Umbria Colli Assisi Spoleto, e olio EVO Viola Costa del Riparo prodotto con olive delle varietà Frantoio e Moraiolo;

Azienda Agricola Acquabianca (Goccia d’Ercole) di Foligno (Perugia), olio EVO “Deciso” Monocultivar Moraiolo prodotto con monocultivar Moraiolo;

Azienda Agricola Gori Maria Paola (Goccia d’Ercole) di Panicale (Perugia), olio “Il Rocolo” DOP Colli del Trasimeno;

CM srl di Agello-Magione (Perugia), olio CM Centumbrie DOP Umbria Colli del Trasimeno BIO prodotto con olive delle varietà Frantoio, Moraiolo, Dolce Agogia, Leccino; Olio EVO CM Centumbrie prodotto con olive delle varietà Frantoio, Moraiolo, Dolce Agogia, Leccino;

Colle di Gemma (Goccia d’Ercole) di Orvieto (Terni), olio EVO Colle di Gemma “Masitto”;

Frantoio di Spello uccd di Spello (Perugia), olio Frantoio di Spello DOP Umbria prodotto con olive delle varietà Frantoio e Moraiolo;

Frantoio Gaudenzi di Trevi (Perugia), olio Casa Lontana DOP Umbria Colli Assisi Spoleto;

Frantoio Giovanni Batta di Perugia, olio DOP UMBRIA Colli del Trasimeno prodotto con olive delle varietà Frantoio, Dolce Agogia, Leccino, Moraiolo;

La Fonte azienda agricola di Bevagna (Perugia), olio EVO Nostrum prodotto con olive delle varietà Leccino e Frantoio;

Società agricola Moretti Omero ss di Giano dell’Umbria (Perugia), olio EVO Biologico Moretti prodotto con olive delle varietà Frantoio, Moraiolo, San Felice.

Le cuoche professioniste potranno iscriversi gratuitamente ad Extra Cuoca 2025 entro il 30 settembre 2025, compilando il modulo on line di iscrizione (disponibile, insieme al regolamento, al sito https://extracuoca.it/iscriviti/ ). Per informazione: Segreteria Organizzativa del Concorso “EXTRACUOCA” c/o Promocamera – Azienda Speciale Camera di Commercio dell’Umbria Tel. 075.9660.589 – 639 extracuoca@umbria.camcom.it .

Comune di Rieti, il TAR respinge il ricorso dei consiglieri di sinistra

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Di seguito una dichiarazione del Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi: “Ennesima sonora sconfitta della sinistra del Comune di Rieti e di tutti coloro che hanno ordito e poi cavalcato una presunta illegittimità del Consiglio comunale del 19 novembre 2024 quando si è tentato di far mancare il numero legale per finalità politiche mettendo a rischio l’attività amministrativa dell’ente. Il TAR del Lazio, infatti, ha emesso la propria sentenza respingendo totalmente le tesi dei consiglieri comunali di sinistra e di qualche sodale nascosto nell’ombra, dichiarandole inammissibili e compensando le spese. Per settimane abbiamo dovuto subire attacchi sguaiati da parte della sinistra e dei suoi sodali in Consiglio comunale, subirci le argomentazioni di sedicenti giuristi che gridavano allo scandalo, arrivati fino al punto di utilizzare la Commissione Statuto e Regolamenti per perorare le loro strampalate tesi che oggi il TAR ha respinto al mittente. Si tratta dell’ennesimo atto grave della sinistra reatina, e di altri che abbandonando la maggioranza tentano in ogni modo di ostacolare la nostra attività amministrativa, che da un lato fa perdere tempo all’Amministrazione, costringendola a cause giudiziarie assolutamente inutili, dall’altro fa spendere soldi dei cittadini per le difesa dell’Ente. E come tutte le volte, la sinistra e i suoi fiancheggiatori continuano a perdere, tanto nelle urne quanto nelle aule giudiziarie e amministrative, ma non si rassegnano. Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di tentativi di azzoppare un’Amministrazione comunale che si sta caratterizzando per risultati storici che trasformeranno Rieti in una Città più moderna, funzionale e aperta alle opportunità che si presentano. Nonostante il chiasso della sinistra e dei fuoriusciti dalla maggioranza, i risultati continuano ad essere pessimi per loro. Spero che un giorno saranno capaci di farsene una ragione e di lasciar lavorare l’Amministrazione comunale che pensa quotidianamente alla Città e ai cittadini e vorrebbe evitare di perdere tempo con continue e inutili azioni di sabotaggio”.

Successo storico per il XII Castaldato di Antrodoco. In 5mila attorno all’evento

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Successo storico per il XII “Castaldato Interocríno” di Antrodoco che chiude la rassegna 2025 con una memorabile partecipazione di cittadini e pubblico, tra organizzatori, volontari, comparse e ospiti arrivati da tutta Italia. Nel borgo per l’intero evento quasi 5mila presenze. Alla fine vince il “Palio Madonna del Popolo” il rione San Terenziano. Agli annali: 14 eventi principali in un mese; 4 cortei e 5 gare di cui una, tra arcieri, campionato nazionale e regionale LIAS; la prima di un nuovo musical-commedia, spettacolo per il secondo anno sold out; un festival di tamburi di rilievo nazionale da più di 250 accrediti; una mostra di costumi dell’epoca e un concorso fotografico in memoria di “Elio Tedeschini”, curato dalla fotografa Mila Civica. Infine, 5 serate enogastronomiche al completo, tra locande e aperitivi medievali. Una macchina organizzativa che dagli allestimenti alla cucina, è stata coordinata dell’Associazione Castaldato di Antrodoco con la collaborazione delle due compagnie locali, arcieri e tamburi, e della Pro loco, con il sostegno di Comune e Regione Lazio, della Fondazione Varrone e del Ministero della Cultura. I vincitori edizione 2025 – Sul podio del XII “Palio Madonna del Popolo”, contesa tra arcieri, il rione San Terenziano, con migliore arciere Leonardo D’Eramo; mentre la Dama di quest’anno è del rione La Cona, ed è Aurora Alonzi; Raoul De Santis ad aggiudicarsi invece, la gara di tiro con l’arco e abito storico, sfida degli Arcieri Memorial “Danilo Bandini” che rientra nel Campionato nazionale e regionale LIAS. Quanto al Festival nazionale dei tamburi medievali, passano dalla competizione “Vesperi et Pandemonium” a “La Notte dei Tamburi” 2026 i “Musici e Sbandieratori San Biagio Nepi” (Lazio). Infine, standing ovation per il musical e molto apprezzata la cura di scenografie e abiti, delle danze che hanno scandito i momenti di festa, degli addobbi floreali nel banchetto clou che resta un unicum della rievocazione, sempre più aderente all’Antrodoco che fu tra 1230 e il 1370. “Indubbiamente abbiamo alzato l’asticella -ha detto l’assessore alla cultura del Comune di Antrodoco, Ernestina Cianca-. Vorremmo portare il Castaldato tra le rievocazioni storico-medievali più importanti d’Italia, ma ancora di più, continuare a riattivare quel carattere di paese attraente che Antrodoco ha già dimostrato di avere. Questa rievocazione contribuisce in modo importante a tutta una serie precisa di iniziative messe in campo, che toccano l’arte nella sua accezione più ampia, parlano all’anima di un territorio, guardano al mondo e alla contemporaneità. Tutto ciò richiede sforzi, organizzativi e finanziari. Il Comune fa la sua parte. Ringraziamo -ha concluso- gli enti sostenitori e un paese intero che fa la differenza”.

Sei persone denunciate per incendio colposo che ha distrutto 80.000mq di bosco

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Sei ettari di noceto, 2.000 mq circa di incolto, 80.000 mq di bosco bruciati e sei persone deferite all’A.G. nell’arco di pochi giorni: è questo il risultato della propagazione di quattro distinti incendi boschivi di natura colposa in Provincia di Rieti che hanno visto intervenire i Carabinieri della Specialità Forestale. Le indagini condotte dai militari dei Nuclei Carabinieri Forestale di Cittareale, Contigliano, Poggio Moiano, Rieti, nelle cui competenze territoriali si sono diffusi gli incendi, e dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Rieti, hanno permesso di accertare che gli stessi erano stati tutti innescati a causa di una condotta negligente ed imprudente degli indagati, impegnati in operazioni di ripulitura di terreni o in lavorazioni con attrezzi elettrici o a motore.

Nello specifico, due degli incendi sono stati innescati dall’abbruciamento di residui di sfalci e potature le cui fiamme, sfuggite al controllo, si sono estese al terreno circostante, particolarmente arido, alimentate dalle condizioni ambientali favorevoli. Il terzo incendio, invece, è scoppiato, verosimilmente, dal fascio di scintille promanate dagli attrezzi in uso per la ripulitura di un noceto, che hanno investito la vegetazione secca, creando le condizioni per l’innesco dell’incendio, distruggendo circa sei ettari di superficie. Il fuoco che ha divorato 80.000 mq di bosco di orniello, roverella e pino nero sul versante del Monte Terminillo, è scaturito, infine, dall’utilizzo incauto di un macchinario a motore, le cui faville hanno incendiato le zone limitrofe. I procedimenti, attualmente in fase di indagini preliminari, consentiranno all’Autorità Giudiziaria di valutare le eventuali responsabilità.

Al fine di sostenere una gestione responsabile del territorio, i Carabinieri Forestale sono attivi anche per promuovere una maggiore consapevolezza dei rischi associati agli incendi boschivi colposi. Si ricorda che dal 15 giugno al 30 settembre è vietata l’accensione di fuochi e l’abbruciamento di residui vegetali, a qualsiasi ora; tali comportamenti, imprudenti ed illegali, come anche l’utilizzo di macchinari che creando scintille possono incendiare le aree contigue e l’abbandono di rifiuti infiammabili, sono stati causa di numerosi incendi boschivi colposi, pericolosi sia per l’uomo che per l’ambiente, i cui responsabili rischiano una pena da due a cinque anni di reclusione.

Rieti, finti lavori per il Superbonus: tre persone denunciate e beni sequestrati per 380mila euro

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La Guardia di Finanza di Rieti, su incarico della locale Procura della Repubblica, ha scoperto una truffa legata al Superbonus 110%, che ha portato al sequestro di beni per circa 380 mila euro. Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, hanno accertato che una società edile aveva ricevuto crediti fiscali per lavori di ristrutturazione mai eseguiti, grazie all’utilizzo di documenti falsi e fatture per operazioni inesistenti, nonché mediante comunicazioni ingannevoli dirette all’Agenzia delle Entrate. In particolare, venivano presentati falsi stati di avanzamento dei lavori, e per ogni intervento si dichiarava il completamento di una prima parte dei lavori, che in realtà non erano mai iniziati. A beneficiare della truffa sono stati una società del settore edile, il suo amministratore e due tecnici professionisti, coinvolti nella preparazione delle false certificazioni. Grazie a queste pratiche, la società aveva ottenuto crediti d’imposta per un totale di 753 mila euro, di cui 380 mila euro risultati totalmente fittizi. Su richiesta della Procura della Repubblica, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Rieti ha disposto il sequestro dei beni per un valore pari all’importo indebitamente ottenuto. Le Fiamme Gialle hanno quindi sequestrato:
  • tre immobili situati a Fiano Romano e Fara in Sabina dal valore stimato 245.000 euro;
  • un’autovettura di grossa cilindrata;
  • la somma di 94.670 euro detenuta dagli indagati sui conti correnti.
L’intervento ha permesso di recuperare integralmente il danno economico causato allo Stato. L’attività conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare gli abusi legati ai bonus edilizi e nel difendere le risorse pubbliche destinate a famiglie e imprese in regola. Si precisa che le persone coinvolte sono, allo stato, sottoposte ad indagini preliminari e si presumono innocenti fino a sentenza definitiva di condanna, ai sensi dell’art. 27, comma 2, della Costituzione e dell’art. 115-bis c.p.p.

Il maresciallo capo Manuel Ermini ed il maresciallo Francesco Galizia lasciano Rieti per nuovi incarichi

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Il Maresciallo Capo, Manuel Ermini, Comandante della Stazione Carabinieri di Borbona, dopo quasi quattro anni, lascia l’incarico. Il sottufficiale, 33enne, originario di Rieti, è giunto in questa provincia nel dicembre 2021 e, tra qualche giorno, verrà trasferito ai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti. Dopo aver partecipato ad un concorso interno e frequentato un apposito corso di formazione, è divenuto Ispettore del Lavoro. Un impiego in un settore, la prevenzione e la sicurezza dei luoghi di lavoro, verso cui l’Arma dei Carabinieri rivolge una particolare attenzione ed impiega un sempre maggiore numero di personale specializzato. Il Maresciallo, Francesco Galizia, subentrerà invece quale Comandante in Sede Vacante alla Stazione dell’Arma di Borbona. Originario della provincia di Napoli è giunto a Rieti nel marzo 2010, dapprima al Nucleo Ispettorato del Lavoro, poi alla Centrale Operativa del Comando di viale de Juliis, successivamente alla Stazione di Amatrice come sottordine e, ora, presso il presidio Carabinieri di Borbona. Una scelta, per entrambi, dettata dalla voglia di mettersi nuovamente in gioco. Prima di partire alla volta dei nuovi incarichi, dopo aver salutato le Autorità locali, i due Marescialli, salutati i colleghi del precedente reparto, sono stati ricevuti presso la caserma “Carabiniere Raoul Angelini”, sede del Comando Provinciale, ove, nel corso di un incontro informale, breve ma carico di emozioni, hanno ricevuto gli auguri e le congratulazioni per il futuro impiego professionale da parte del Comandante Provinciale di Rieti, Colonnello Valerio Marra e del Comandante della Compagnia di Cittaducale, Capitano Toni Bocchino.

Oggi 19 anni senza Alberto Bianchetti, l’uomo che affrontò la gravità

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Era il 5 agosto 2006 quando, improvvisamente Rieti perse Alberto Bianchetti: 19 anni fa la scomparsa di un uomo che affrontò la gravità e che se ne andò a soli 66 anni, facendo quello che più adorava, volare libero tra le nuvole. Ed oggi, come ogni anno, Rietinvetrina lo vuole ricordare con questo articolo, una cronistoria sulle sue imprese volovelistiche e di arrampicata. Era a bordo del suo aliante nel cielo del Parco Nazionale d’Abruzzo quando a causa di un doppio vuoto d’aria precipitò a Pescasseroli (L’Aquila) perdendo la vita in quello che poteva apparire un pomeriggio qualunque, ma che invece segnò per sempre la sua famiglia e tutti gli amici che da una vita lo accompagnavano in mille attività. Agli alianti e al volo a vela si avvicinò negli anni ’70, in concomitanza con l’entrata nel CAI. L’alpinismo era un’altra sua grande passione. Fin da ragazzo era un amante dello sport. Iniziò ai tempi dell’università a partecipare a gare di moto e automobili, per poi entrare con la seconda disciplina nel mondo professionistico. Diverse le Coppe Carotti alle quali partecipò con la sua Lancia Appia Zagato. I più anziani ancora oggi ricordano le “battaglie automobilistiche” con Otello Rinaldi.La passione per le automobili l’ha sempre portata con sè, anche se smise di correre, proseguendo fino all’ultimo le altre sue due grandi passioni: l’alpinismo diventando anche vicepresidente e successivamente presidente del CAI Rieti e il volo a vela. La montagna la conobbe da piccino quando entrò a far parte dei boy scout e da allora non ne scese mai. Tantissime le spedizioni alpine alle quali partecipò con il fedele amico e cugino Arnaldo Millesimi, la prima nel 1983 in Bolivia, l’ultima nel 2006. Si conta che Alberto Bianchetti abbia partecipato a più di 20 spedizioni, anche al Polo Nord Magnetico e al Polo Nord Geografico.Tre delle più importanti spedizioni alle quali Alberto fece parte sono senza dubbio quella del 1989 al Mc Kinley in Alaska (la vetta più alta dell’America Settentrionale 6.190 metri s.l.m.) una delle “Seven Summits” del Pianeta, quella sul monte Aconcagua di 6.962 metri s.l.m., la più alta montagna della Cordigliera, di tutto il continente americano e di tutto l’emisfero meridionale, anche lei una delle “Seven Summits” del Pianeta, ossia una delle montagne più alte dei 7 continenti e quella sul “Picco Ibn Sina” comunemente chiamato “Picco Lenin”, una delle più alte vette del Pamir russo in Asia Centrale. Il Picco Lenin si trova tra il Kirghizistan e il Tagikistan ed è alto 7.134 metri s.l.m.Fu Alberto Bianchetti insieme a Lamberto Brucchietti e Marco Catini a dar vita nel ’74 al G.A.R (Gruppo Alpini Reatini) sorto dopo l’uscita dal CAI Rieti di alcuni componenti, tra i quali lo stesso Bianchetti, per divergenze interne. Successivamente nel ’78/’79 chi era uscito dal Cai vi rientra e Bianchetti lo fa assumendo la carica di presidente, per poi organizzare la prima spedizione fuori dalle mura italiane raggiungendo la Bolivia e conquistando la loro prima vetta di 6.000 metri s.l.m.Il 5 giugno del 1977 Alberto aprì una nuova via, insieme all’amico di cordata Mario Sciarra, sulla parete Nord del Monte Terminillo per poi ripetersi negli anni ’80 quando aprì quella nella Parete Nord del monte Camicia nei pressi del Gran Sasso, questa volta insieme all’amico Rocco Venditti. Brucchietti, Catini e Bianchetti sono da annoverare come i precursori dell’arrampicata in roccia, fino ad allora non praticata tra gli alpinisti reatini.L’impegno di Alberto per la città di Rieti lo si ricorda anche per aver portato nel 1984 nel capoluogo sabino, durante la sua presidenza Cai, il grande alpinista trentino Reinhold Messner che ospitò in casa, così come ospitò un altro grande alpinista italiano, Walter Boonatti, anche lui portato alla fine degli anni ’80 a Rieti. Bonatti, durante la sua permanenza in casa di Alberto, tenne anche una video conferenza. Infine, altro illustre alpinista fatto giungere a Rieti da Alberto Bianchetti, è Renato Casarotto (deceduto sul K2).Nel 2002 Bianchetti è stato capo spedizione del CAI L’Aquila nel tentativo di scalare il Sesto Ottanile Himalaya Cho Oyu ad oltre 8.201 metri s.l.m. Solamente uno degli alpinisti aquilani riuscì ad arrivare in vetta. A questa spedizione fu presente anche il figlio Paolo.A tutte queste attività affiancò anche l’impegno nel Soccorso Alpino e quello da istruttore di volo a vela e proprio con gli alianti in tanti lo vedevano volteggiare in cielo su Rieti. Bianchetti partecipò anche a diverse Coppe del Velino.Uomo pragmatico riusciva sempre a risolvere gli eventuali problemi che potevano sorgere a pochi minuti dall’inizio di una gara o di una spedizione, senza perdersi mai d’animo. Coraggioso, pieno di vitalità, gran sportivo, Alberto ha lasciato nel cuore e nella mente di chi lo conosceva un bellissimo ricordo che siamo sicuri non svanirà mai.Così come non svanirà mai l’amore dei figli per lui, Paolo oggi sindacalista della Cisl che da ragazzo partecipò anche ad alcune spedizioni con il papà e Stefano, oggi pilota di elicotteri del Corpo Forestale dello Stato e istruttore di volo a vela, da più piccolino campione juniores nel salto con l’asta. Menzione speciale per la moglie, Anna Teresa Millesimi, sempre al suo fianco nella vita. La vita di Alberto è stata costellata di molteplici attività, tra queste: l’atletica praticata come velocista negli anni ’50 e ’60, la carriera da calciatore nella FC Rieti, la docenza in Scienze Naturali, il conseguimento nel 1964 del brevetto da pilota di alianti con conseguente inizio dell’insegnamento come istruttore di volo e dopo ancora come direttore della scuola di volo a vela. Infine la scrittura e pubblicazione del libro “Montagne di ricordi” dove sono riportate tutte le sue avventure alpinistiche e il ricevimento della medaglia d’oro al Valore Sportivo consegnatagli dal presidente del CONI nazionale Gianni Petrucci. Il ricordo annuale di Rietinvetrina dedicato ad Alberto Bianchetti termina con la sua partecipazione ai “Veterani dello Sport” costituito da Carlo Millesimi, detto Carletto, maratoneta di lungo corso e partecipante a diverse maratone di Roma e alla Maratona di New York oltre che ai Campionati del Mondo senior di Goteborg. Ad Alberto Bianchetti è stato intitolato l’Aero Club di Rieti, oggi Aero Club Bianchetti. Il CAI Rieti deve molto ad Alberto e alla sua opera di divulgazione della disciplina alpinistica.

Presidente ACI de Sanctis: “Grazie ad ASM per la pulizia del tracciato post Rieti-Terminillo / Coppa Carotti”

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Quindici chilometri che separano Rieti dalla vetta del Terminillo sono stati anche quest’anno gremiti di pubblico in occasione della Rieti Terminillo Lenergia, evento dalle caratteristiche tecnico sportive uniche. Il suo percorso, su un fondo perfetto, con tratti veloci alternati ad altri più lenti, rappresenta infatti una vera e propria università internazionale della velocità in salita. Nei giorni successivi alla cronoscalata il programma prevede, come sempre la pulizia del tracciato, che proseguirà fino a mercoledì 6 agosto. L’iniziativa, organizzata nell’ambito del programma di pulizia e decoro del Comune di Rieti, vede squadre impegnate nella pulizia del percorso della gara. “Un plauso – commenta Alessandro de Sanctis, presidente dell’Automobile Club Rieti – va rivolto all’Azienda Servizi Municipalizzati, a lavoro fin dalle ore immediatamente successive alla premiazione. Le pulizie sono cominciate partendo dal Terminillo, in particolare dal piazzale Tre Faggi, affollato di spettatori nelle giornate della Rieti Terminillo Lenergia. Ci saranno tre giorni dedicati alla pulizia di tutto il tracciato, del quartier generale presso la scuola primaria di Vazia e della zona dell’area Hospitality, che ha accolto le autorità e gli sponsor che hanno scelto di fare rete con l’Automobile Club di Rieti e che ringraziamo per aver contribuito a dare vita ad una edizione memorabile”.