Da oggi gli studiosi possono contare su una nuova fonte per la storia della città di Rieti. Si tratta dell’archivio dell’opificio “F.lli Nicoletti”, una delle più significative esperienze imprenditoriali del primo Novecento, trasferito presso l’Archivio di Stato di Rieti.
Le carte sono state finora gelosamente custodite dalla famiglia Rinaldi, erede dei Nicoletti, e Federico Rinaldi, presidente della “Alessandro Rinaldi foundation”, ha proceduto, con i propri familiari, a donare all’Archivio reatino l’importante fondo, così come indicato dal padre, intenzionato a rendere i documenti pienamente consultabili e oggetto di valorizzazione.
I fratelli Nicoletti riuscirono a
realizzare un opificio che, all’atto di nascita della Provincia di
Rieti, dava lavoro a circa duecento operai. Luigi Nicoletti, che
troviamo nel 1851 a Rieti come maniscalco, si traferì a Roma dove
dette vita a un laboratorio di produzione di mobili, mentre Ercole
Nicoletti, figlio di Antonio, aveva un attrezzato e moderno
laboratorio di falegnameria a Rieti, in via Terenzio Varrone, dove
fabbricava mobili apprezzati per la loro qualità. Da lì iniziò una
storia aziendale, passata per lo stabilimento nei pressi di Porta
Conca e proseguita fino all’esperienza della “Rinaldi-Iacoboni”
nella zona di Porta Romana.
L’archivio
Nicoletti si compone di circa 5mila progetti e disegni di opere
realizzate dall’azienda, nonché da cataloghi fotografici dei
mobili, a partire dagli anni Trenta. Di particolare importanza, è
ciò che è emerso da alcuni registri con il quadro della clientela
della ditta. All’azienda reatina si rivolgevano, infatti,
personaggi della politica e delle istituzioni durante il fascismo,
come il ministro Giuseppe Bottai ma anche del mondo intellettuale
come la famiglia Montanelli, nonché gli scienziati Nazareno
Strampelli e Carlo Jucci e numerosi appartenenti alla nobiltà.
Inoltre, particolarmente significativa è la committenza da parte di ministeri ed altre istituzioni pubbliche cosi come di attività commerciali private. La falegnameria lavorò anche per la produzione, per conto della Breda, di parti in legno per armi leggere. Nella città di Rieti tuttora sopravvivono numerose testimonianze dell’attività artigianale realizzata da questa azienda nei primi del Novecento, quali vetrine di negozi, cassettoni in strutture pubbliche e mobili in abitazioni private.
Alla necessaria attività di
catalogazione, seguiranno iniziative di valorizzazione dell’archivio
Nicoletti, in particolare una mostra dedicata a questa importante
realtà aziendale della storia di Rieti.