Dino Giovannelli: Viva il Rugby a Rieti

Lo storico presidente e memoria vivente del rugby reatino, Dino Giovannelli (a destra nella foto), ha rivolto a tutto il mondo rugbystico di Rieti una lettera aperta che riportiamo di seguito.
Ho aspettato molto tempo prima di dare una mia relazione su quanto fatto con le celebrazioni dei 50 anni del Rugby Rieti. Questo per verificare fino in fondo le ricadute dell’evento sull’attività attuale del movimento.
Ritengo che le celebrazioni abbiano avuto uno svolgimento tra nostalgia e grandi emozioni grazie alla nutrita partecipazione e l’impegno di chi ha collaborato. L’unico scoglio che non si è riusciti a superare, credo sia stato quello dell’autocelebrazione, non rendendo incisivo il nostro operato sulle sorti dell’attuale movimento. Non parlo dal punto di vista solamente economico, ma soprattutto per quello che riguarda la partecipazione, si veda la sparuta presenza al torneo under 12 e alla partita della serie c del 14-12-14.
Eppure questi ragazzi meritano almeno il nostro incitamento per quello che stanno facendo, seppure tra mille difficoltà di organico, economiche ed organizzative. A me sembra che questa squadra vola seppur con qualche difficoltà. Se  rimaniamo ancorati nostalgicamente al passato non aiutiamo questi ragazzi nei quali ci possiamo riconoscere poiché hanno quelle che erano le nostre stesse difficoltà per conciliare rugby, lavoro, studio o altre passioni.
Loro avranno i loro tatuaggi mentre noi le nostre cicatrici reali ed esistenziali, ma cambia poco, specialmente ora che anche in società si sono aperte se non porte almeno spiragli ad operare sia sull’organizzazione sia sulla gestione.
Invito dunque tutti a partecipare e a vivere non nel passato, ma rivolti al futuro del nostro movimento, e come dissi nella lettera a Paolo Vaccari:  Viva il Rugby ma principalmente, VIVA il Rugby a Rieti.