Ieri sera abbiamo ascoltato con stupore il capogruppo del Pd al Comune di Rieti, Pierlorenzo Scacciafratte, affermare in una emittente televisiva locale che Franco Simeoni è il candidato alle primarie di coalizione del centrosinistra come espressione della maggioranza dei membri del coordinamento cittadino del partito di Rieti. Peccato però che Simeoni sia stato indicato dalla minoranza e non dalla maggioranza del coordinamento stesso.
A norma dell’art. 17 dello statuto del Pd del Lazio, gli iscritti al Pd, per essere candidati alle primarie di coalizione, devono essere infatti sostenuti da almeno il 25% dei membri dell’organismo di direzione della città e per Franco Simeoni hanno sottoscritto la candidatura 20 membri del Coordinamento comunale, mentre, per Annamaria Massimi, hanno sottoscritto la candidatura 28 membri. L’organismo è composto complessivamente da 51 dirigenti.
Alla luce dei fatti è del tutto evidente che il candidato alle primarie del centrosinistra, espressione della maggioranza del Pd è Annamaria Massimi. Il funambolismo della dialettica politica consente molto, ma non modifica certo la cruda realtà dei numeri.
La minoranza del coordinamento del Pd ne prenda atto evitando argomentazioni insostenibili.
