Castelnuovo di Farfa, arriva il primo impianto pubblico di ricarica destinato ai veicoli elettrici e ibridi plug-in

Chi arriva nel suggestivo e antico borgo di Castelnuovo di Farfa, provenendo da Granica, trova da qualche giorno una novità. Infatti, entrando in paese attraverso la piazzetta della Madonna degli Angeli, si scorge a sinistra un’istallazione che trasporta il visitatore dall’alto Medioevo del monumento di San Donato direttamente nel futuro.

Si tratta di una colonnina in grado di alimentare contemporaneamente due autovetture elettriche o ibride con cavo per la ricarica da rete elettrica, oggi diciamo plug-in.

La vocazione assoluta per il turismo, che ha sempre caratterizzato il borgo di Castelnuovo di Farfa, e la speranza che il flusso dei turisti anche stranieri verso la Sabina riprenda presto, grazie alle riaperture dell’ultimo decreto Draghi e al numero crescente di vaccinazioni, hanno spinto l’amministrazione comunale a realizzare in tempi rapidi un impianto per attrarre i turisti muniti di auto elettriche o ibride plug-in, verso il Museo dell’Olio e le altre bellezze naturali e monumentali del paese e della Sabina.

E così, mentre si visitano il Museo e il paese o, meglio ancora, mentre si gustano le specialità dei ristoranti del borgo, l’auto si ricarica con grandi vantaggi anche per l’ambiente, che ringrazia.

Forse un po’ meno contenti saranno i vecchi automobilisti come me, che prediligono le auto a gasolio dell’ultima generazione, potenti, silenziose e poco inquinanti. Ma rassegniamoci, perché, nei primi mesi del 2021, le auto elettriche o ibride plug-in hanno fatto un deciso balzo in avanti nelle vendite, in tutto il mondo e anche in Italia.

Per le auto a gasolio, pur così tecnologicamente avanzate, si preparano tempi duri. Presto, piccola o grande, avremo tutti un’auto che ha bisogno di energia elettrica. Ecco perché bisogna dare atto alle amministrazioni del comune di Castelnuovo di Farfa e degli altri comuni della Sabina, che hanno istallato impianti di ricarica pubblici, di aver visto lungo, soprattutto per il possibile e sperato ritorno dei turisti italiani e non solo. Del resto, i turisti che vengono in Sabina sono proprio quelli che amano la natura e per questo rispettano l’ambiente. Un target che di sicuro predilige automobili ecologiche.

Giuseppe Manzo