Biogas, Italia Viva Rieti è vicino ai cittadini e chiede consiglio comunale straordinario

Vazia

“Il coordinamento Provinciale di Italia Viva è vicino ai cittadini di Vazia e Madonna del Passo i quali da anni hanno intrapreso una battaglia a difesa del territorio e della salute della nostra comunità.

Il comitato dice no all’ubicazione dei due impianti. Uno a Biogas e l’altro di Pirolisi, perché siti in prossimità di abitazioni, dell’ospedale, del Carcere, delle Scuole e di centri commerciali.

ItaliaViva,  insieme ai cittadini, pur ribadendo la sua ferma posizione sull’importanza di combattere i cambiamenti climatici, implementare al più presto possibile, modelli di sviluppo sostenibili, modi di produzione di economia circolare e tecnologie che permettano un uso intelligente e sostenibile delle risorse naturali, chiede e pone delle domande alle altre forze politiche, agli enti preposti, di verificare le molte criticità che presenta l’impianto.

1 . Siamo sicuri che l’ubicazione sia quella più idonea ad assicurare il rispetto delle regole giuridiche e il piano regolatore?

2. siamo sicuri che sono state prese tutte le precauzioni e non ci saranno sfortunate causalità – casualità  e incidenti come spesso accadono a tali impianti che potrebbero mettere a rischio la sostenibilità, la salute dei cittadini e dell’ambiente?

Ricordo che questa comunità ha una grande responsabilità, in quanto detentrice di beni ambientali preziosi. Rieti e la Sabina sono ricche di risorse naturali, ambientali  e un grande patrimonio artistico, rari . Il nostro oro blu , l’acqua, il territorio agricolo che con tanti sacrifici e vincoli fornisce cibo e disseta la popolazione di Rieti e le popolazioni limitrofe che spesso politiche policentriche decennali, hanno disconosciuto e sfruttato.

3. Siamo sicuri e valutato,  se gli impianti produrranno ‘valore aggiunto sociale ‘ in termini di posti di lavoro  e pubbliche utilità ? Che tipo di lavoro, competenze professionali, artigianali necessiteranno? 

4. Da quello che è evidente , invece, risulta che questi impianti come sancito dall’art. 125 del Regolamento di Igiene del Comune di Rieti applicabile nei casi di industrie insalubri (l’impianto di biometano è definito impianto insalubre di prima classe), che prevede che “…la distanza minima dall’abitato o da ogni gruppo di case abitate… non potrà essere minore di 200 metri. Una distanza maggiore potrà essere prescritta dal Sindaco, su parere di una Commissione Tecnico igienica, che ne accerterà la necessità”;

5. La Provincia di Rieti non ha redatto il piano dei rifiuti che doveva individuare i siti idonei per il trattamento dei rifiuti già dal 2012 come hanno fatto altre provincie del Lazio.

6 . In questi giorni ci risulta che la Regione Lazio sta rimodulando il Piano gestionale dei rifiuti. che già prevede “fattore di attenzione progettuale per gli aspetti territoriali” l’assenza di idonea distanza dai centri urbani (1.000 metri) e dalle case sparse (500 metri), con il grado di vincolo che “al fine di contenere i disagi percepiti dalla popolazione, in presenza di possibili alternative di localizzazione, si ritiene siano preferibili localizzazioni in ambiti territoriali non caratterizzati da elevata continuità abitativa”

Siamo sicuri che per risolvere il problema dei rifiuti,  il cosiddetto umido e indifferenziato, in questo scrigno verde  e non contaminato l’impianto sia la soluzione più vantaggiosa per tutti? Ricordiamo che nella lista delle tecnologie per la gestione dei rifiuti, questi impianti sono classificati e posti prima della discarica. 

7. Vorrei porre l’ultima domanda, siamo sicuri che gli imprenditori investirebbero in questi impianti senza gli incentivi regionali?

ItaliaViva chiede uno sforzo ai cittadini di informarsi, alla comunità scientifica e tecnica , anche quella locale, di fare chiarezza sulla fattibilità degli impianti, e alle forze politiche di scegliere per oggi ma guardando al futuro.

Per quanto sopra esposto, si richiede un Consiglio Comunale straordinario per discutere e decidere sullo smaltimento dei rifiuti, sulle politiche ambientali e le strategie sostenibili che questa maggioranza vuole implementare e che da anni i cittadini attendono. 

E infine qual é la  sua   posizione  sulla costruzione ed esercizio dell’ impianto per la produzione di biometano con capacità produttiva di 500 smc/h prodotto esclusivamente da biomasse residuali/sottoprodotti (tab.1.A del DM 6.7.2012) e da frazione organica da raccolta differenziata (FORSU), da realizzarsi nell’area nella disponibilità del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti, in località Madonna del Passo, frazione di Rieti che costruzione ed esercizio di un impianto di pirolisi di rifiuti derivanti da imballaggi in plastica in località Madonna del Passo, frazione di Rieti.”

Italia Viva