BILANCIO A CANTALUPO IN SABINA, COLLEPICCOLO: UN' ESPERIENZA AVVILENTE

Cantalupo in Sabina

Il comune di Cantalupo in Sabina in data 24 maggio 2010 ha approvato il bilancio di previsione 2010 e il triennale 2010-2012. E’ stata un’esperienza avvilente.

La cosa si è consumata in un misto esasperante di incompetenza e arroganza da parte della maggioranza, arroccata nella sua incrollabile convinzione di aver partorito il prodotto perfetto e sorda a qualunque sollecitazione venisse da parte nostra.

Dice un vecchio proverbio che “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”, detto che si adatta perfettamente ai nostri amministratori; a maggior riprova della loro arroganza e sordità c’è l’affermazione uscita in consiglio ad un loro esponente che recita  “il popolo ci ha votato e pertanto le nostre proposte sono inemendabili” (l’esponente in questione ha usato parole più colorite, a riprova ulteriore dello scadimento complessivo della nostra classe politica, ma il senso vi assicuro era quello da me riportato). La seduta è velocemente scivolata via tra voci concitate, frasi smozzicate, rivendicazioni di cose fatte e le ineffabili e immancabili citazioni in inglese del nostro sindaco, senza che da tutto ciò venisse fuori uno straccio o almeno uno strapuntino di concretezza o di proposta.

Il bilancio di Cantalupo si trascina stancamente senza dare ne prospettive ne speranze per il futuro. Ingessato, immutabile, sempre uguale a se stesso. Mai in questa sede un sussulto di idea nuova o di proposta. Anche le due nuove esponenti della maggioranza (nonché assessori), rivoluzionarie e moderne nelle loro dichiarazioni e nel modo di porsi ai cittadini di Cantalupo, hanno già su di loro la patina grigia e stantia che permea questo paese e la sua amministrazione. C’è un rito da compiere e lo si compie, punto. Oltre questo il nulla.

Il bilancio si esplicita con due parole; aumenti  e auspici. Acqua maggiorata del 25%, rifiuti del 13%, luci votive del  25%, non si da più il contributo per la mensa ai bambini delle scuole medie (tanto entro il 2025, se si continua con questo ritmo, avremo le medie a Cantalupo, giusto Sindaco?). Ma per la nostra maggioranza non è cosi. Le cifre, le  loro cifre, parlano e raccontano questa storia, ma non è vero. Si nega. Questa è la parola d’ordine, e i pretoriani silenti che formano il nostro consiglio comunale obbediscono, “Usi ad obbedir tacendo”, come il motto della benemerita. Un tempo erano i comunisti che ottusamente dicevano sempre e acriticamente si alle direttive del partito, adesso finiti i comunisti questa pratica è passata agli anticomunisti, sia qui a Cantalupo che a livello nazionale. Gli ottusi sempre adusi al voler del padrone, come diceva Benedetto Croce. Vecchia storia.

Ma dicevamo del bilancio. Aumenti, quelli visti sopra, e auspici. 18.000,00 euro di entrate dall’ostello. Ma per bocca della maggioranza questi “Non sono soldi sicuri”. E allora che li hai messi a fare? E allora vincolali ad una voce specifica in uscita, no? In maniera tale che se l’entrata non si verifica non metti in difficoltà l’impianto complessivo del bilancio. Ma questi sono concetti troppo complicati nella sede del nostro consiglio; dirlo a questi presuntuosi nati già imparati è come parlare al muro “Abbiamo il consenso del popolo e facciamo come ci pare”, ricordate? Recuperi crediti per 30.000,00 euro. In un paese spremuto come un limone. Sapete che l’addizionale irpef, caso unico in sabina, è la più alte possibile? Lo 0,8 per mille. Caccia all’evasore, cosa giusta per carità, ma oltre questo? Il nulla. E abbiamo legittimi dubbi sulla complessiva cifra che si pensa di recuperare. Vedremo.

Come minoranza avevamo presentato un pacchetto di emendamenti, per complessivi 61.000,00 euro, che evitavano gli aumenti di acqua, rifiuti, luci votive e permettevano di non pagare lo scuolabus. Risposta; demagogia. Ma quale demagogia, i soldi c’erano. Ma non si può, perche una parte di questi, 17.000,00 euro per la precisione, sono quelli che servono a pagare la nostra giunta. Guai a toccarli pertanto. I sacrifici in questa sede devono farli gli altri. Emendamenti solennemente bocciati e scomunica su noi reprobi.

Alla fine bilancio approvato inemendabile con tanto di squilibrio in parte corrente nonostante tasse alle stelle e ricorso ai soldi della Bucalossi. Siamo alla frutta, ma la nostra amministrazione, come l’orchestra del Titanic, suona e balla mentre la nave affonda. Soluzioni non ne cerca e dice che questo bilancio è il “migliore possibile data la situazione corrente” parole del Sindaco. Noi non dormiamo tanto tranquilli.