BIGLIOCCHI SU TAGLI SANITA': E' ORA DI RIVENDICARE I NOSTRI DIRITTI

Paolo Bigliocchi

Si è alzata la nebbia sulle intenzioni del Commissario ad acta per la sanità, Renata Polverini, ed il panorama che si vede è ancora più desolante rispetto alle previsioni dei giorni scorsi.

Al di là di qualche difesa d’ufficio che, in modo politicamente scorretto, tende ad addossare le responsabilità della attuale situazione alla precedente Giunta dimenticando gli anni della gestione Storace caratterizzata da qualche problema con la giustizia ordinaria, si può affermare che quanto previsto crei delusione e preoccupazione nei territori periferici della Regione.

Ospedali chiusi mascherati con improbabili riclassificazioni che nella realtà li rendono ben altra cosa e fumose promesse anche sul futuro dei dipendenti che comunque andranno sindacalmente trattate in altra sede.
Diciamo con assoluta serenità che il decreto 80 non tratta di riqualificazione e trasformazione ma in realtà di tagli precisi alla sanità regionale cosi come voluto dal Ministro.

Avevamo detto in tempi non sospetti che il decreto 48 non lasciava assolutamente tranquilli sulla sorte di Magliano ed è avvenuto quanto previsto.
Un pò meglio è andata per Amatrice che vede riconosciute alcune peculiarità territoriali che era difficile ignorare ed infine anche il De Lellis si vede penalizzato.
Che ciò dipenda da un calcolo degli indici sulle macroaree?
E’ possibile e giusto che il ridimensionamento colpisca prevalentemente strutture pubbliche?
Credo davvero importante aprire oggi una vertenza con la Regione e credo fondamentale consolidare i rapporti con le altre Province.

A chi accusa di polemiche strumentali vorrei ricordare, fosse sfuggito, due particolari.
Il primo è che il documento che contestava le precedenti scelte, propedeutiche alle attuali, è stato votato all’unanimità dal Consiglio Provinciale ed il secondo è che la protesta è ancor più forte proprio nelle Province governate dal Centrodestra.
Non ho molti dubbi nel pensare che la prossima mossa sarà quella di privare il nostro territorio della dirigenza AUSL accorpandoci o con Viterbo o con Roma ma questa è una mia pessimistica previsione.

Abbiamo il dovere di chiedere servizi e qualità cose che non si vedono a meno che qualcuno non pensi che il 118 o l’elisoccorso possano diventare strumenti di routine e non d’emergenza.
Siamo davvero al termine di un percorso in cui l’On Polverini ha dimostrato nulla sensibilità istituzionale e sociale e si è limitata ad essere esecutore di ordini senza impegnarsi in alcuna difesa della Regione che dovrebbe amministrare.
Oggi è a noi, coinvolgendo Sindacati, forze sociali, associazioni, rivendicare con forza i nostri diritti.
Sono certo che Renata Polverini avrà la sensibilità di venire a spiegare ma non sarei sorpreso del contrario.