Atletica paralimpica, a Rieti primati italiani di Campoccio, Bagaini, Gastaldi e Suma

Gli Italian Open Championships offrono a Rieti una bellissima giornata di gare, soprattutto in chiave azzurra.

Dei quattro primati italiani registrati oggi, emerge il solito Giuseppe Campoccio (nella foto sotto) (Paralimpico Difesa) che ad ogni gara importante fa sempre parlare di sé. Dopo l’exploit del disco di ieri (26,76), è bis per lui nel peso F33 con il record tricolore di 11,31 che supera di 30 centimetri il suo precedente limite nazionale.

Nella pedana del disco F57 è invece Piero Suma (Paralimpico Difesa) a migliorare di 63 centimetri il primato assoluto che gli appartiene, prima lanciando a 28,34 e poi a 28,58 trovato all’ultimo tentativo.

Anche dai 100 metri arrivano segnali di ottimismo per gli atleti italiani. Con 11.56 Riccardo Bagain (nella foto sopra) (Sempione 82) strappa tre centesimi di secondo al suo record tricolore precedente della categoria T47. Il compagno della staffetta d’argento mondiale Emanuele Di Marino (Fiamme Azzurre) stabilisce con 12.07 la migliore prestazione stagionale europea T44 che, secondo le regole sulle nuove classificazioni, potrà essere omologata da World Para Athletics come primato continentale solo a fine anno. Nella corsa in carrozzina T53 Diego Gastaldi (Sport No Limits Firenze) centra il limite nazionale di 16.40 che resisteva addirittura da 35 anni.

Tra le donne, Oxana Corso (T35) registra 16.79 al suo rientro agonistico dall’operazione al piede di fine 2016. La portacolori delle Fiamme Gialle, pluridecorata in tutte le rassegne internazionali che contano, è contenta: “Questa pista, dove ho fatto i miei due record del mondo nei 400, è sempre bella. Riprendere da qui mi ha fatto emozionare. A Nembro, ai Campionati Italiani, proverò anche i 200”.

Il bronzo paralimpico T63 Monica Contrafatto (Paralimpico Difesa) rallenta a metà gara per un problema alla protesi e termina in 15.57, mentre tra le giovani T13 Carlotta Bertoli (Veneto Special Sport) ha la meglio sull’amica-rivale Margherita Paciolla (Polisportiva Milanese) con un secondo posto da 14.03 dietro l’irlandese Orla Comerford (12.75).

Nel lungo risultato da incorniciare per l’ungherese Luca Ekler che salta un eccellente 5.18 a quattro centimetri dal record del mondo T38.